Fallout 4 e la 'bellezza interiore' - editoriale
Bethesda ha svelato il suo nuovo RPG con un trailer in-game onesto, ma chissà che non se ne sia già pentita...
Ricordo ancora il giorno in cui assistetti all'annuncio di Oblivion, nel 2004. Le console con grafica in HD non sarebbero arrivate sul mercato che parecchi mesi dopo, ma ricordo che la presentazione a porte chiuse di Bethesda mi colpì come un pugno in faccia: semplicemente non avevo mai visto una grafica del genere, così dettagliata e affascinante, almeno non su console e soprattutto non in un titolo open-world. Todd Howard, mastermind del progetto, lo sapeva benissimo e infatti gongolava palesemente soddisfatto del lavoro svolto e dell'impatto ottenuto sui giornalisti.
Da allora sono passati più di 10 anni e molte cose sono cambiate: i giochi, ormai, si annunciano direttamente al pubblico con trailer che fanno il giro del mondo e realizzano milioni di click in una manciata di minuti. È proprio così che pochi giorni fa è stato svelato Fallout 4, ultimo capitolo di una saga idolatrata dai fan e tra le più blasonate che il genere degli RPG occidentali possa contare. Solo che stavolta le cose per Bethesda non sono andate altrettanto bene perché la reazione del pubblico è stata, a dir poco, mista.
Diciamolo pure: l'aspetto grafico di Fallout 4, almeno stando a quanto abbiamo visto nel primissimo trailer, non è esattamente quello che ci si poteva immaginare, non dopo ben 7 anni trascorsi dal terzo capitolo e un intero salto generazionale di mezzo.
Innanzi tutto, sembra proprio che Bethesda si ostinerà ad impiegare ancora una volta l'engine Gamebryo, un motore grafico poco amato e che ormai da molto tempo non ottiene risultati di particolare eccellenza (lo stesso Fallout 3 non brillava dal punto di vista estetico).
Al di là di questo fattore specifico, comunque, il trailer di annuncio e le immagini da esso tratte hanno mancato di impressionare il pubblico e, francamente, anche il sottoscritto. Da un lato i fan hanno gioito all'annuncio che il gioco non sarà l'ennesimo progetto cross-gen e dunque non si vedrà tarpare le ali dalla potenza ormai inesistente degli hardware di vecchia generazione; dall'altro il sospiro di sollievo si è interrotto a metà quando il primo materiale in-game ha cominciato a circolare.
Fallout 4 non si può definire propriamente brutto ed è senz'altro apprezzabile che Bethesda abbia scelto di presentarlo attraverso un trailer veramente in-game (argomento di cui abbiamo già abbondantemente discusso). L'atmosfera di insoddisfazione è però piuttosto palese, tanto da essere giunta all'attenzione dello stesso vice presidente PR e Marketing di Bethesda, il quale ha risposto alle critiche con una serie di tweet francamente sopra le righe.
Reagire ai commenti del pubblico dicendo che "non si capisce quale gioco abbia visto" è un atteggiamento discutibile; proseguire affermando che non si intende spendere alcuna energia "per considerare quelle opinioni" è addirittura ridicolo. A qualsiasi sviluppatore o publisher, ovviamente, interessa molto quello che il pubblico pensa del suo gioco: negare quest'assoluta evidenza e rispondere alle critiche con tono stizzito non rappresenta un episodio di pubbliche relazioni tra i più felici nella storia di Bethesda.
Ovviamente sappiamo benissimo che "la grafica non è tutto" e che, anche se questo nuovo capitolo di Fallout finisse davvero per risultare bruttino, probabilmente compenserà con una storia e un gameplay di alto livello, come da tradizione per la serie. Questo però non significa che il tema tecnico possa essere così grossolanamente sottovalutato.
Trovo ironico che i forum di mezzo mondo siano attualmente divisi in due fazioni: c'è chi critica l'aspetto estetico di Fallout 4 e chi risponde lamentandosi a sua volta delle critiche e tacciando i primi di superficialità. L'evidenza è che di Fallout 4, per ora, conosciamo quasi esclusivamente l'aspetto estetico: commentarlo e in caso anche criticarlo è assolutamente naturale. Innalzare immediatamente lo stendardo del gameplay come unica virtù apprezzabile in un videogioco è una reazione tanto passionale quanto estremista ed illogica.
La grafica, nel contesto dell'esperienza audiovisiva offerta dai videogame, riveste un'importanza non soltanto superficiale: attraverso di essa si concretizza la visione artistica dei creativi e si potenzia il senso d'immersione del giocatore. Pretendere anche un buon aspetto grafico, specialmente da un titolo tripla-A venduto a prezzo pieno, è del tutto legittimo.
Questo ovviamente non significa che la sfida sul terreno del gameplay non sarà altrettanto importante. Fallout 4 potrebbe certamente rivelarsi una gemma tanto rivoluzionaria da far dimenticare fino all'ultima texture a bassa risoluzione, e io stesso sono curioso di scoprire se Bethesda sarà realmente in grado di mettere sul piatto qualcosa di nuovo. La storia di questo avvio di next-gen, però, consiglierebbe di usare molta prudenza e ridimensionare le aspettative anche da questo punto di vista.
Finora le nuove piattaforme si sono dimostrate incapaci di stimolare reali balzi in avanti dal punto di vista del gameplay e del design, offrendo come principale o forse unica attrattiva proprio quell'aspetto grafico migliorato, nei confronti del quale così tanti ostentano il loro disprezzo.
Se Fallout 4 sarà il primo gioco a rompere questo meccanismo poco virtuoso, offrendo un mondo più vivo e dinamico di quanti se ne siano visti finora, un sistema di fisica innovativo e dalle interessanti applicazioni concrete, un'Intelligenza Artificiale finalmente degna di questo nome o magari un'integrazione online nuova e affascinante... solo in quel caso i suoi difensori a spada tratta e sostenitori del primato assoluto del gameplay avranno ragione.
Io per primo sono pronto a perdonare a Fallout 4 un aspetto grafico sotto gli standard ma solamente a patto che sia davvero "bello dentro": un'esperienza realmente nuova e non soltanto una versione leggermente rifinita dello stesso titolo che ho già giocato 7 anni fa. Finché il mondo dei "nuovi" videogiochi non sarà in grado di darci qualcosa del genere, non ci lascerà altra scelta che affogare i dispiaceri e le delusioni nella superficialità dell'ultra-grafica...