Family Trainer Extreme Challenge
Quel tappetino mi ricorda qualcosa...
Nella notte dei tempi, quando Activision non aveva ancora nemmeno pensato all'ipotesi di riempire le nostre case con attrezzi di plastica di ogni foggia possibile per giocare a ogni suo titolo (a proposito: a quando un controller a forma di controller?), dal Giappone e dalla Corea arrivavano strani giochi di danza che facevano uso di un tappetino plastificato all'interno del quale erano celati i controlli, grossi pulsantoni a pressione nascosti da una bella imbottitura.
Erano i bei tempi di Dance Dance Revolution, titoli guardati con sospetto o, il più delle volte, con compatimento dalla massa dei giocatori hardcore, ma che lasciavano presagire quello che sarebbe stato negli anni a venire. Da lì, l'idea di coinvolgere fisicamente il giocatore nel gameplay ha fatto passi da gigante, specialmente grazie alla mai troppo celebrata Wii, console che ha fatto della semplicità e dell'interattività reale le sue bandiere.
Dopo il primo Family Trainer, molto apprezzato dal popolo casual a caccia di novità e sempre meno preoccupato di far figuracce in compagnia, Atari si appresta a lanciare a settembre il nuovo Family Trainer Extreme Challenge, un titolo suddiviso in mini eventi che vi porterà a riutilizzare il benedetto tappetino in modo creativo e divertente, magari riuscendo coinvolgere anche i vostri genitori che così la smetteranno di dire che i videogame rimbambiscono.
Per un giocatore hardcore, ovviamente, l'impatto è durissimo, ma non è certo a questo pubblico che il publisher intende rivolgersi con il titolo realizzato da Namco Bandai. Il Family Trainer Mat, il tappetino dotato di otto direzioni e sensibile alla pressione, funziona piuttosto bene e consente di partecipare a sfide divertenti come il free climbing, il paracadutismo, il salto della corda o la spettacolare discesa seduti su di una sorta di skateboard.
Quest'ultima prova è quella che mi ha più colpito, forse per il fatto che si sta belli seduti o forse perchè è quella che più somiglia a un videogame tradizionale. La folle corsa in discesa presenta bonus da raccogliere, corsie acceleratrici e salti che trasformano il gameplay in una folle discesa ricca di adrenalina.
L'impatto grafico è gradevole, in linea con la maggior parte dei titoli casual e dei party game presenti sul mercato, le animazioni sono fluide (compatibilmente con la console che gestisce il tutto) e i Mii fanno il loro lavoro senza problemi: sono carini.
Giocando, sudare si suda e dobbiamo ringraziare Atari per la decisione di attendere fino a settembre per il lancio del gioco che, diversamente, avrebbe certamente mietuto vittime nella calura agostana. Chi si domanda per quale motivo sarebbe il caso di scegliere Family Trainer Extreme Challenge invece di Wii Fit, sappia che la risposta è tutta contenuta nel Family Trainer Mat, ben diverso dalla tecnologica e sofisticata Balance Board.
Il nocciolo della questione sta infatti nell'uso che si fa del tappeto, con movimenti molto meno delicati rispetto a quelli che si compiono sulla Balance Board e quindi più utili per bruciare calorie (finisce che la Wii adesso me la compro anch'io): il salto, ad esempio, è un vero salto e non un bando piegamento delle ginocchia che porta a uno spostamento di peso e il minigame del salto con la corda è faticoso sul serio, eppure riesce a essere appassionante, mentre la risposta del Mat è puntuale, precisa.
Che vi piaccia o no, anche questi titoli fanno parte del mondo videoludico e ho il sospetto che vendano molto più di titoli celebrati eppure tradizionali, tuttavia va riconosciuto a Namco Bandai tutto il merito per essere riuscita a realizzare un insieme di attività realmente fisiche e nel contempo divertenti, esperienze di gioco che mostrano tutta la loro qualità specialmente se giocate in gruppo.