Fanatec ClubSport Shifter SQ V 1.5 - recensione
Per i puristi tra i puristi di Fanatec.
Proseguiamo le recensioni del nuovo catalogo di prodotti Fanatec con il ClubSport Shifter SQ V 1.5 in versione europea. Si tratta di una leva del cambio marcia per postazioni Fanatec configurabile, che segue la filosofia dell'azienda tedesca: solidità costruttiva assoluta e possibilità di andare incontro alle esigenze di un pubblico con un hardware in grado di compiere più funzionalità.
Dell'unboxing video che potete trovare a corredo dell'articolo, e dalla fatica che facciamo nel maneggiare il Fanatec ClubSport Shifter V 1.5, si capisce perfettamente che ancora una volta Fanatec non ha badato a spese nello scegliere i materiali per di questa leva del cambio che, appena tolta dalla confezione, colpisce per l'eccellente solidità della base che insieme alla leva porta il peso del prodotto a due chili e mezzo di metallo. All'interno della confezione è presente la bulloneria per la parte sottostante, un pomello del cambio in alluminio extra di forma più sottile e allungata oltre a quello sferico "di serie", e la cavetteria necessaria a connettersi a una postazione di guida Fanatec.
Fortunatamente disponevamo di un cockpit dotato di traforaggi standard, perché in sua assenza è letteralmente impossibile montare il ClubSport Shifter 1.5 se non affidandosi a un kit di ancoraggio venduto separatamente di cui parliamo nel box qui a lato sull'accessoristica. In alternativa è possibile sfruttare i recessi nella parte laterale e montare il cockpit lateralmente sia sul lato destro sia su quello sinistro piuttosto che appoggiandolo su un piano, ma anche in questo caso è fondamentale avere un appoggio perfettamente stabile.
Una volta posizionato il ClubSport Shifter V 1.5 restituisce una splendida sensazione di robustezza e la sensazione di avere tra le mani una vera leva del cambio c'è sicuramente tutta. Come detto sono presenti due pomelli del cambio diversi a seconda delle preferenze, ma volendo è possibile sostituirli con quelli di qualsiasi altro produttore acquistabili presso negozi per accessoristica per il motorsport.
La leva è a sette posizioni più la retromarcia e può essere utilizzata sia come normale cambio "ad H" sia come cambio sequenziale. Per fare questo si deve intervenire direttamente sulla base del cambio dove si trova un grosso interruttore che permette di passare in tempo reale da una configurazione all'altra. Molto intelligentemente Fanatec ha posizionato l'interruttore sia sul lato destro sia su quello sinistro della base, permettendo anche ai mancini di effettuare la configurazione nel caso la leva venga montata all'interno di un cockpit per raggiungerla facilmente. L'interruttore è infatti completamente meccanico e blocca l'escursione della leva nella posizione desiderata senza particolari incertezze.
Non si tratta dell'unica possibilità di regolazione: tramite un foro nella parte posteriore in cui è possibile inserire la testa di una brugola inclusa nella confezione, si può ruotare la resistenza che regola l'innesto delle singole marce: è quindi possibile passare dal valore medio "standard" a una resistenza quasi nulla che fa sentire solo leggermente l'attivazione, a una più consistente per chi apprezza la cambiata assassina e vuole sentire lo scatto secco dell'innesto con una maggiore resistenza.
Anche se le posizioni sono otto, è abbastanza facile prendere la memoria del posizionamento e le marce dalla prima alla sesta scorrono via molto facilmente senza impuntamenti particolari: la lunghezza della leva è di medie dimensioni e permette escursioni abbastanza veloci da una marcia all'altra, anche perché per attivare la cambiata non è necessario arrivare a fondo corsa dell'innesto. La retromarcia e la settima marcia sono caratterizzate da un innesto meccanicamente diverso rispetto alle altre marce: si deve infatti premere leggermente la leva ed innestare la marcia, un accorgimento per evitare inserimenti indesiderati utile per la retromarcia sicuramente, ma che forse per la settima marcia si poteva sicuramente evitare, anche se nella realtà dei fatti le vetture con cambio tradizionale a sette marce non sono di certo molto frequenti.
Come detto passare dalla modalità standard a quella sequenziale è questione di pochi secondi, sebbene ovviamente il gioco debba supportare correttamente la cambiata sequenziale e si debbano assegnare i comandi correttamente. In questo caso gli innesti sono ancora più veloci in quanto basta essenzialmente spingere o tirare la leva per un tratto molto breve per attivare l'innesto. Se in questo caso non è necessario essere precisi ma solo rapidi, si viene aiutati nell'operazione da un ritorno della leva in posizione centrale molto secco, che permette sequenze molto veloci. Il feeling è eccellente, soprattutto se si ha l'accortezza di montare il pomello del cambio alternativo, più lungo e più sottile di quello standard pensato solo per essere tirato o spinto e non mosso lateralmente.
Abbiamo usato il ClubSport Shifter V1.5 per un paio di settimane su Assetto Corsa e Dirt Rally con varie vetture in entrambe le modalità e il cambio non ha mai fatto registrare alcun genere di problema o di impuntamento: a parte qualche innesto sbagliato nelle prime ore d'utilizzo dovuto alla scarsa abitudine, la leva si fa sentire in tutta la sua fisicità che richiede un misto tra precisione e veemenza nell'effettuare gli innesti, garantendo un eccezionale realismo nella guida simulata delle vetture tradizionali o delle moderne GT sequenziali. I sensori che rilevano le cambiate sono gli hall che da qualche tempo si stanno facendo largo tra le periferiche di questo tipo, garantendo un'affidabilità e precisione superiore nel lungo periodo rispetto ai vecchi switch meccanici.
Tre sono i difetti degni di nota e non riguardano l'utilizzo in senso stretto l'uso ma il montaggio e la compatibilità. Chi non dispone di un cockpit coi traforaggi preformati deve per forza acquistare a quaranta euro il kit ClubSport Shifter Table Clamp. Stessa cosa per rendere il cambio compatibile con altre periferiche non Fanatec e permettere l'uso della settima marcia anche affiancando il cambio a normali volanti Logitech e Thrustmaster: è necessario acquistare un adattatore separato, il ClubSport USB Adapter per altri venticinque euro di spesa. Infine, i cavi inclusi nella confezione sono un po' corti: chi dispone di cockpit preformati rischia di avere qualche difficoltà ad effettuare il collegamento verso la base ma soprattutto verso il PC, nel caso il cambio venga aggiunto a un sistema differente.
Il Fanatec ClubSport Shifter V 1.5 è indubbiamente un prodotto eccellente per prestazioni, ergonomia, robustezza e possibilità offerte di simulazione di guida. Il prezzo di 249 euro è però decisivo nell'abbassarne la valutazione, soprattutto pensando al fatto che per una cifra del genere era lecito attendersi tutte le funzionalità in un pacchetto completo, così da permettere anche a chi non disponga di cockpit standard (e sono tanti) di montarlo su un normale tavolo o di connetterlo a direttamente al PC, affiancandolo a un volante di un produttore diverso.
In questo senso il suo concorrente diretto, il Thrustmaster TH8 RS Shifter , è leggermente inferiore nei materiali ma costa 149 euro e soprattutto è pronto per essere usato "out of the box" anche da chi non disponga di un abitacolo e non abbia problemi di compatibilità di alcun genere con volanti della concorrenza. Se la vostra postazione di guida è pensata per smontaggi veloci, avete componentistica di marca diversa e il prezzo è un parametro fondamentale nella scelta di quest'accessorio, la proposta di Thrustmaster è migliore in virtù di un miglior rapporto qualità prezzo.
Ma se già disponete di un sistema Fanatec, probabilmente la spesa per voi non è un problema e in questo senso non ci sono altre controindicazioni all'acquisto del Fanatec ClubSport Shifter V1.5 se non quelle citate nel corso dell'articolo. Per il resto, le soddisfazioni saranno garantite per molti anni a venire.