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Fanatec ClubSport Wheel Base V2 Servo - recensione

Fanatec rinnova il cuore del suo sistema di guida virtuale, ma il risultato non è per tutte le tasche.

Di Fanatec abbiamo parlato spesso negli ultimi tempi: il batch di prodotti che l'azienda tedesca ci ha inviato ha spaziato un po' in tutti i settori del suo catalogo, dal volante per Xbox One, alla nuova pedaliera, passando per il cambio manuale. Quest'oggi vi proponiamo l'ultima ma probabilmente anche la più importante tra componenti messe a nostra disposizione visto che si tratta del cuore di tutto l'ecosistema Fanatec, ovvero la ClubSport Wheel Base V2 Servo. Si tratta della nuova versione della ClubSport Wheel Base V1 che avevamo recensito con dovizia di particolari quasi tre anni fa.

Questo nuovo modello è esteticamente molto quasi identico al predecessore, ma le novità che propone sono numerose e racchiuse sotto il cofano di questa periferica che nasce con uno scopo ben preciso: essere installata all'interno di un cockpit con i traforaggi preformati secondo il template Fanatec. Già montata è la base inclinata da imbullonare agganciare a un piano compatibile, ma si può anche staccare per dare all'utente la possibilità di adattare al meglio il montaggio con le esigenze di ogni utente. Dall'unboxing video che abbiamo fatto potete farvi un'idea abbastanza precisa del contenuto, del sistema di sgancio, dei connettori presenti ma sopratutto della qualità costruttiva di questa base.

Per accedere a tutte le funzionalità standard si deve installare il software scaricabile direttamente dal sito di Fanatec. L'ambiente naturale di questa periferica è chiaramente il PC: il menu principale e tutti quelli sottostanti relativi ai settaggi di base cambiano dinamicamente a seconda del volante montato. Durante i nostri test abbiamo infatti installato il BMW GT2, poi il F1 RIM e infine l'Universal Hub per Xbox One. L'applicazione ha riconosciuto dinamicamente ogni volante installato con tutte le sue caratteristiche come le levette digitali e analogiche, i tasti e il FunkySwitch nel caso dell'Universal Hub, così come l'ultima pedaliera a nostra disposizione, la V3.

La Fanatec ClubSport Wheel Base V2 Servo: le dimensioni sono identiche a quelle del modello precedente, ma la componentistica interna è stata ampiamente aggiornata.

Se il funzionamento su PC è garantito dal pacchetto software aggiornante, la compatibilità con PS3, PS4 e Xbox One è invece di serie "out of the box". Questo significa che è sufficiente collegare base, volante e pedaliera e a prescindere dalla configurazione prescelta e questi verranno direttamente riconosciuti dalla console con i set di tasti predefiniti Microsoft e Sony a seconda della console connessa.

Tornando al software in versione PC, le funzionalità e possibilità di personalizzazione sono le stesse della versione precedente: è quindi possibile impostare una rotazione fino a 900° dell'angolo di sterzata e soprattutto il ritorno di forza che può arrivare a livelli nettamente superiori a quelli della versione precedente, che già di suo non scherzava. Ma non sono solo le dimensioni dell'unità centrale ad essere leggermente superiori: anche l'alimentatore esterno è nettamente più grosso a conferma di ci siano forze maggiori in gioco.

Esternamente si nota un o-ring in gomma intorno al pignone dello sterzo perno pensato per ridurre al massimo eventuali oscillazioni dello stesso, probabilmente dopo molte ore di utilizzo intenso, ma per il resto non ci sono grosse novità. Il grosso pulsante rosso d'accensione richiede una pressione di almeno tre secondi per l'accensione spegnimento, mentre nella parte anteriore spiccano tutti i recessi per i collegamenti del caso. Sono in una posizione un po' scomoda perché impediscono di collegare altre periferiche una volta effettuato il montaggio, anche se la sensazione è che si tratti una soluzione in funzione antistrappo.

Il frontale in alluminio spazzolato CVC testimonia una qualità costruttiva ineccepibile: il pignone dello sterzo resisterà ad anni e anni di torsioni di ogni tipo.

Non abbiamo aperto l'unità, ma a giudicare dalle specifiche tecniche inviateci da Fanatec e da quello che è possibile vedere attraverso la copertura superiore in plexiglass, tutta la parte interna è stata ampiamente rivisitata sia per quanto riguarda la meccanica sia per i sensori che rilevano il posizionamento, ma soprattutto in ambito force feedback. Essendo la retrocompatibilità garantita con tutti i volanti e pedaliere del catalogo Fanatec, non ci siamo sorpresi nel vedere che quelli in nostro possesso non hanno avuto alcun genere di problema ad adattarsi al meccanismo di quick release tipico del produttore tedesco.

Il gioco inesistente ma soprattutto la notevole forza necessaria per procedere allo sgancio confermano la natura adulta di questo prodotto, di cui già ci si accorge dal peso e dalla laboriosità del montaggio. La precisione è garantita da due sensori magnetici Hall, che sostituiscono il singolo sensore ottico già presente sulla vecchia versione mentre per quanto riguarda il motore force feedback, si è passati anche per Fanatec alla tecnologia brushless che abbiamo già visto in azione nei volanti che abbiamo recensito negli ultimi tempi di Thrustmaster e Logitech. I due motori tradizionali sono stati sostituiti da uno brushless di dimensioni maggiorate, che ha cambiato buona parte della meccanica interna e dei flussi di dissipazione del calore.

Tempo di effettuare il collegamento e siamo entrati subito in Assetto Corsa per sperimentare le differenze di resa nel force feedback e nella precisione rispetto al predecessore. Con il simulatore di Kunos abbiamo passato la maggior parte del tempo con le vetture a trazione posteriore più potenti andando a modificare la forza complessiva del FFB ma anche agendo su quel particolare opzione che permette di eliminare o mantenere del tutto i picchi del force feedback. Le prove effettuate combinando la potenza del FFB presente nel software di configurazione, ma soprattutto nel menu in gioco e la suddetta regolazione dei picchi confermano le prime impressioni: senza filtri e al massimo della potenza, questa ClubSport Wheel Base V2 Servo è talmente potente da risultare quasi pericolosa per la rapidità della risposta e la forza espressa dal ritorno di forza.

Agli sfoghi laterali per l'aria se n'è aggiunto un altro nella parte posteriore.

Finire a muro in testacoda ad alta velocità provoca movimenti dello sterzo perentori al punto da sconsigliare una presa "morbida", per non parlare della resistenza espressa in generale, assolutamente superiore rispetto al modello precedente. È piuttosto chiaro che nessuno userà mai al massimo queste impostazioni, ma si tratta di una riserva di potenza che rende bene l'idea di quanto sia sovradimensionato il motore force feedback al suo interno e quindi l'affidabilità sotto sforzo che uno strumento del genere può garantire nel lungo termine anche in condizioni d'utilizzo molto impegnative. Già un'impostazione al 50-60% è più che sufficiente per garantire un ritorno di forza abbastanza impegnativo da gestire per un adulto, che con l'andare delle ore di guida si può tramutare in doloroso affaticamento se non si è allenati a dovere.

Insieme alla base, Fanatec ci ha fornito tutta una serie d'informazioni sulla meccanica interna che confermano il nuovo livello di sofisticazione e potenza raggiunto: tutta la meccanica è in metallo di alta qualità a partire dagli ingranaggi che collegano il pignone dello sterzo al motore force feedback, compresi i cuscinetti in acciaio e tutto il sistema di raffreddamento. Alle due ventole che espellono l'aria lateralmente ne è stata aggiunta una terza sul frontale dedicata proprio al motore FFB. Anche le superfici dissipanti in metallo presenti all'interno sono nettamente aumentate per tenere la componentistica il possibile al riparo dai danni del calore accumulato con l'uso intenso.

Se il salto in avanti quantitativo espresso sul fronte della potenza è indiscutibile, meno evidente è quello della precisione di guida e della risposta "fine" agli effetti della strada o della vettura come l'accelerazione, la frenata o gli spostamenti di peso. I due sensori hall sono capaci di precisione chirurgica nel rilevamento della posizione, ma anche il sensore ottico della prima versione era eccellente sotto questo punto di vista. Dove si nota il salto di qualità è nella raffinatezza degli effetti, in particolare quelli meno percettibili come l'attivazione dell'ABS nelle frenate, il pattinamento disattivando il controllo trazione o lo slittamento di anteriore o posteriore. Una precisione eccezionale, dovuta probabilmente anche alla frequenza di aggiornamento da 500Hz della connessione USB. Siamo a livelli qualitativi assoluti, nettamente superiori a quelli della concorrenza in questa fascia di prezzo: solo il T500RS di Thrustmaster gli si avvicina, mentre gli ultimi modelli di Logitech, per quanto di ottima fattura sono chiaramente una spanna sotto.

Ecco il cambio semiautomatico fisso installato direttamente sulla base, uno dei tanti accessori del catalogo Fanatec compatibili con la ClubSport Wheel Base V2 Servo.

Tutte queste considerazioni si possono fare anche con il solido rFactor 2, un altro ottimo simulatore, anche se non è caratterizzato dalla stessa qualità del force feedback e modello di guida del suo concorrente. Abbiamo provato anche a connetterci a una Xbox One installando l'Universal Hub con Forza Motorsport 6. Nessun problema di rilevamento anche in questo caso grazie all'assegnazione dei tasti e calibrazione automatica gestita direttamente dal gioco. Stavolta la gestione del ritorno di forza massima impostabile era inferiore al massimale che abbiamo ottenuto su PC, ma comunque più che sufficiente a godersi il titolo corsaiolo più bello attualmente presente sulla console di Microsoft.

Un potenziale talmente elevato al punto da non lasciare dubbi sul livello qualitativo e costruttivo di questa Fanatec ClubSport Wheel Base V2 Servo: siamo assolutamente al top di gamma per quanto riguarda il gaming, ma anche oltre, visto che parliamo di un dispositivo capace di non sfigurare a confronto con soluzioni nettamente più costose degne dei simulatori professionali. Quest' attitudine dell'azienda tedesca a produrre hardware con una connotazione di altissimo livello è evidente anche dalla qualità di volanti, pedaliere e accessori a catalogo che si riflette in un prezzo inavvicinabile per la stragrande maggioranza dei piloti per gioco, ovvero 750 euro. L'aumento di prezzo è stato giustificato da Fanatec stessa qualche tempo fa con i movimenti del cambio euro-dollaro. La divisa europea dal 2010 ad oggi ha perso oltre il 30% del suo valore e questo ha creato delle ripercussioni su tutto il listino dell'azienda tedesca che evidentemente acquista materiali ed assemblaggio in dollari presso le aziende taiwanesi.

Il salto rispetto alla precedente versione di ben 250 euro relega purtroppo questo prodotto nella stratosfera delle periferiche di guida visto che per realizzare un sistema Fanatec completo di base, volante e pedaliera si parla ormai di 1300 euro, a cui va aggiunto giocoforza un cockpit; installare uno strumento del genere su un tavolo (tramite un accessorio venduto separatamente), è un esercizio di stile quasi senza senso per una periferica del genere. Ma se i giochi di guida sono la vostra unica ragione di vita (videoludica) e volete solo il meglio del meglio, non ci sono dubbi: questa è la base da cui partire per realizzare l'abitacolo virtuale dei vostri sogni.

9 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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