Fantasy Life: Animal Crossing incontra Dragon Quest - review
Come sarebbe la vostra vita, in una favola?
Finalmente anche per noi poveri europei è arrivato il momento di mettere le mani su Fantasy Life, titolo sviluppato da Level 5 per Nintendo 3DS e che, sotto molti punti di vista, ha saputo ripercorrere le orme di Animal Crossing, conquistando il mercato nipponico.
Di cosa si tratta esattamente? Come è riuscito il team già responsabile di Dragon Quest e Ni No Kuni, a coinvolgere in modo così intimo i giocatori dagli occhi a mandorla? L'idea alla base di Fantasy Life è tanto semplice quanto geniale: prendere la struttura di Animal Crossing e trasportarla senza troppe modifiche nel più tradizionale dei mondi fantasy, con tanto di magia, draghi e cavalieri.
Le primissime fasi di gioco richiedono di decidere cosa fare della propria vita e, in parole povere, scegliere una delle 12 professioni presenti nel gioco. A seconda della scelta effettuata ci si trova a vestire i panni di un combattente, di un fornitore di materie prime, o di un artigiano, trovandosi di fronte a gameplay sempre diversi.
I combattenti sono quelli che, più di chiunque altro, devono esplorare il vasto mondo di gioco alla ricerca di creature sempre più potenti da abbattere, seguendo le varie quest elargite dalla Franfalla (personaggio chiave della storia principale) o dai numerosi NPC in circolazione.
I raccoglitori si occupano di ottenere oggetti e materiali utili agli artigiani o ai cittadini del mondo, esplorando le ambientazioni alla ricerca di elementi e ingredienti sempre più rari e sorprendenti.
Gli artigiani, dal canto loro, sono gli unici in grado di creare gli oggetti con cui le altre professioni sono solite lavorare. Si va dalla produzione di utili pozioni magiche alla realizzazione di armi e armature sempre più potenti, tutto in base alla professione scelta.
Una volta deciso il proprio mestiere di partenza, Fantasy Life mette a disposizione del giocatore un capitolo introduttivo dedicato, che oltre a presentare con il tipico tutorial le caratteristiche principali della classe, aiuta anche ad avvicinarsi agli NPC utili per seguire fino in fondo la via intrapresa.
Dopo aver mosso alcuni passi (e incontrato la già citata Franfalla) ci si rende finalmente conto di quanto sia vasto questo Fantasy Life. Oltre alle numerose missioni legate alla professione scelta, infatti, è possibile acquistare mobili con cui arredare la propria casa o investire i propri soldi per acquistare abitazioni sempre più grandi.
Si può adottare un cucciolo, accumulare felicità per sbloccare nuovi oggetti e abilità (come la capacità di cavalcare, utile per viaggiare più rapidamente da un luogo all'altro) e, soprattutto, incontrarsi online con gli amici per scambiarsi oggetti e sfidare le creature più grandi e pericolose del mondo di Reveria.
Pur mantenendo sempre un approccio pensato per un pubblico relativamente giovane (grafica cartoonesca, livello di difficoltà generalmente permissivo e dialoghi davvero molto semplici), Fantasy Life si rivela un'esperienza gradevole anche per gli utenti più grandicelli, principalmente grazie al sistema di combattimento, al crafting e alla possibilità di cambiare liberamente mestiere.
Già! Dopo aver mosso i primi passi lungo la via di una delle 12 professioni disponibili, viene offerta la possibilità di cambiare lavoro in qualsiasi momento, dettaglio che trasforma un'esperienza pericolosamente monotona in un viaggio dinamico e ricco di spunti intriganti.
Anche se è possibile finire Fantasy Life rimanendo saldamente legati a un unico mestiere, è fortemente consigliato passare da un lavoro all'altro senza soluzione di continuità, in modo da sbloccare tutti gli elementi presenti nel gioco.
Solo ottenendo determinati materiali, tanto par fare un esempio, è possibile forgiare le armi più potenti. Le varie classi sono in qualche modo legate tra loro, ed è proprio per questo che gli sviluppatori hanno saggiamente inserito la possibilità di cambiare mestiere senza limiti o penalizzazioni di sorta.
Cambiando lavoro si ottengono nuovi costumi e nuove abilità, da utilizzare per proseguire con l'esperienza di Fantasy Life. Pur non brillando per originalità e complessità, la storia principale del gioco riesce a garantire un vago senso di progressione, molto più di quanto non accadesse in Animal Crossing.
A rendere tutto questo ancor più intrigante è un sistema di combattimento che, almeno in parte, sembra derivato da Ni No Kuni. Una volta incontrato il nemico e impugnate le armi, infatti, il personaggio concentra la propria attenzione sul bersaglio.
Gli può comodamente girare attorno senza mai smettere di guardarlo, può schivare i suoi attacchi e può sfruttare le proprie abilità per portare a segno attacchi più o meno potenti, a seconda dell'arma equipaggiata e della classe di riferimento.
Tutto è molto dinamico e intuitivo e la cosa diventa ancor più intrigante durante le sessioni multiplayer. È in questi casi, infatti, che la collaborazione tra i giocatori si rivela davvero soddisfacente, permettendo di sfruttare al meglio le abilità di ogni singola professione.
Durante le sessioni multiplayer, poi, non è strettamente necessario rimanere tutti nella medesima zona, ma ci si muove indipendentemente per portare a termine vari compiti, salvo poi teletrasportarsi da eventuali compagni in difficoltà.
Pur essendo originariamente nato su Nintendo DS, per poi essere portato su 3DS con una ricca espansione, Fantasy Life è tecnicamente valido, complice anche l'ottimo design di personaggi e creature. A questo si aggiunge una fantastica colonna sonora realizzata da Nobuo Uematsu, che accompagna con leggerezza le vicende del gioco.
Se siete a caccia di un'esperienza vasta, variegata e stilisticamente molto gradevole, Fantasy Life su Nintendo 3DS fa al caso vostro, a maggior ragione se siete genitori interessati a giocare qualcosa insieme ai propri figli.