Far Cry 3

Al momento non ci è dato di sapere se tale sistema abbia una valenza ruolistica o più semplicemente si tramuti in una sorta di "moneta di scambio" per acquistare equipaggiamenti più potenti e sofisticherie simili, né in che modo andrà a influenzare la giocabilità complessiva: maggiori dettagli arriveranno probabilmente a Colonia il prossimo agosto.

Open World, dicevamo. L'aspetto più importante di tale feature, al di là di una componente esplorativa di tutto rispetto (nonostante sia inferiore a quella di Far Cry 2, l'area visitabile è comunque ragguardevole) che permette di visitare ogni anfratto dell'isola, risiede nella possibilità di affrontare ogni sezione di gioco con approcci differenti.

Nella missione proposta, ad esempio, possiamo raggiungere il tanto agognato elicottero uscendo allo scoperto, testa bassa e fucile alla mano, eliminando ogni resistenza nemica nel cuore dell'accampamento (il classico approccio alla Duke Nukem, per intenderci) oppure optare per una strategia più sottile, che ricorre all'utilizzo di coperture e al fucile da cecchino per eliminare i nemici in sicurezza, e ai barili esplosivi per trasformare la base in uno spettacolo pirotecnico: restano solo da eliminare gli ultimi superstiti ed ecco raggiunto l'obiettivo, senza traccia di fiatone.

Il risultato è un'esperienza non lineare ed estremamente adattabile alle proprie "esigenze", che non costringe a fare fuoco in qualsiasi circostanza ma che, al contrario, dà adito ad approcci più ponderati sfruttando a proprio vantaggio i corsi d'acqua e la foresta, gli elementi preponderanti dell'isola. Sgattaiolare tra le piante per poi comparire alle spalle di un nemico, eliminandolo con una delle armi ravvicinate a disposizione, è spesso più indicato che fare fuoco dalla distanza, una scelta che attirerebbe un discreto numero di rinforzi.

Allo stesso modo, l'acqua è un elemento fondamentale per la fuga, qualora ci trovassimo in netto svantaggio numerico (una situazione a cui tuttavia ci si dovrà abituare in fretta) e volessimo trovare un riparo senza essere troppo esposti all'altrui piombo.

L'azione di gioco è spettacolare e ricca di scene cinematiche che nulla hanno da invidiare all'universo della celluloide: esplosioni, inseguimenti, autentiche caccie all'uomo, il tutto condito da un voice over davvero sopra le righe e assolutamente in tema con la narrazione proposta. Far Cry 3 si configura come il classico sparatutto da giocatore singolo, caratterizzato da un ritmo frenetico e dalla volontà di stupire il giocatore in ogni istante.

Proprio per questo motivo, il titolo non presenta alcuna modalità cooperativa sia off che online: inoltre, viene drasticamente ridimensionata (per non dire quasi annullata in toto) la possibilità di reclutare alleati, una delle caratteristiche più dibattute del precedente capitolo. È proprio il caso di dirlo: uno contro tutti.

Esame passato con ottimi voti anche dal comparto grafico, che offre una serie di modelli tecnicamente ineccepibili, con animazioni puntuali e una mimica facciale (in special modo Vaas) davvero impressionante: la strada verso la release ufficiale del titolo è ancora lunga, ma già a questo punto dello sviluppo è possibile apprezzare il lavoro svolto dal team di Ubisoft, in special modo nella realizzazione delle brulicanti location da sempre il marchio di fabbrica della serie.

E mentre assistiamo al finale della demo, con il nostro sudatissimo elicottero che si libra in volo incurante dei proiettili nemici, per poi cadere rovinosamente colpito da un missile lanciato dallo stesso Vaas, non possiamo non chiederci quando potremo vendicarci personalmente per l'affronto subito.

Far Cry 3 sarà disponibile per PC, Xbox 360 e Playstation 3 (qualcuno ha detto forse Wii U?) in una data imprecisata del prossimo 2012: forse per quella fantomatica data non avremo ancora imparato il significato di pazzia così come la intende il nostro nuovo nemico, ma sicuramente nessuno saprà meglio di noi cosa voglia dire attesa.