Ferrari Challenge Trofeo Pirelli
Sterile.
Non poteva proprio esistere alcuna possibilità concreta che la versione Wii di Ferrari Challenge si rivelasse migliore dell'originale destinato a PlayStation 3 -un racing game simultativo tutto sommato discreto anche se mai particolarmente memorabile. Come parziale consolazione però, questa versione del gioco ha il merito di aver conservato inalterate pressoché tutte le feature che contraddistinguono il prodotto System 3, anche se il gioco online è stato completamente rimosso.
Tristemente, l'aspetto in cui Ferrari Challenge commette passi fassi in questa incarnazione dedicata alla console N è un'area spesso destinata a far discutere: il sistema di controllo. Non dovrebbe essere neanche necessario dirlo, ma io adoro il Wii. E' una console intelligente e divertente, e il suo focus sul lato più puramente giocoso rispetto alla potenza bruta rappresenta una boccata d'aria fresca per quanto mi riguarda. Il problema è che semplicemente non si tratta di una piattaforma particolarmente indicata per una simulazione di guida tecnica e piuttosto "seria".
C'è infatti un motivo per cui la softeca del Wii è maggiormente incline a giochi come Mario Kart ed Excite Truck piuttosto che a titoli sulla falsariga di PGR e Gran Turismo: le periferiche del Wii non sono state progettate con lo scopo di offrire all'utente un livello di feedback tale da risultare adeguato per i racing game simulativi, e Ferrari Challenge indubbiamente risente di questa mancanza.
Il controllo dei veicoli può avvenire tramite Wiimote oppure Wiimote+Nunchuck, eppure nessuna delle due soluzioni si rivela particolarmente comoda per il genere. Il joypad classico semplicemente non è un'opzione supportata: io per abitudine tengo inserito nel Wii un controller del Gamecube da utilizzare per i giochi della Virtual Console, ed è un peccato constatare che Ferrari Challenge si rifiuti persino di partire con quello che evidentemente System 3 considera un inutile fardello.
Giocare soltanto con il Telecomando Wii si rivela particolarmente snervante, con 2 configurazioni di tasti disponibili entrambe del tutto inefficienti nel mappare i bottoni in modo intuitivo e funzionale. Ma è il motion control a rivelarsi fatale, comunque: manca completamente della precisione richiesta per un gioco di questo tipo, e in un titolo interamente costruito attorno alle derapate e alle frenate al limite il Wiimote risulta in una parola inadeguato. Ho persino provato ad inserirlo nella Wii Wheel per vedere se l'add on rendesse l'esperienza un pochino più "solida", senza tuttavia arrivare ad alcun risultato. Inclinare un parallelepipedo di plastica nell'aria è semplicemente una soluzione impensabile per qualcosa di simulativo.
Le cose migliorano considerabilmente con il nunchuck inserito. I tasti assumono con questa soluzione di controllo un set-up assai più immediato: B per accelerare, lo stick analogico per curvare e C e Z divisi tra freno a mano e freni. Non è di certo proponibile come sostitutivo di un volante con tanto di force feedback, però per lo meno con questo tipo di scelta è possibile concentrarsi sulla gara stessa piuttosto che sui controlli.
E questo ci conduce direttamente alla critica ricorrente già mossa rispetto all'originale PS3, ovvero che Ferrari Challenge non è purtroppo un racing game particolarmente interessante o emozionante da giocare. Riesce anche a comportarsi bene da molti punti di vista, specialmente per quanto riguarda la fisica e il modello di guida, eppure manca di quella scintilla in grado di distinguere un gioco di guida leggendario dalla massa di tutti gli altri. E' in sostanza un prodotto soltanto adeguato più che davvero entusiasmante, e per un titolo teoricamente costruito sulla vibrante passione per un marchio specifico si tratta di un difetto piuttosto pesante.
Per farvi capire meglio, la nostra recensione di GTR:Evolution illustra alla perfezione tutto ciò che manca in Ferrari Challenge. Quando si parla di "Clamore wagneriano dei V8" di "palpabile senso di massa in movimento", di "lotta furiosa tra pneumatici e strada" si descrive in maniera eloquente quella peculiare alchimia di guida che purtroppo manca dolorosamente a Ferrari Challenge, specialmente in questa versione depotenziata.
Ovviamente la grafica su Wii non è paragonabile a quella della versione PS3, ma il fatto che probabilmente qui si perdano confronti con la PS2 è causa di qualche significativa perplessità. Di certo il Wii è in grado di offrire un impatto visivo assai più spettacolare di questo. Invece ci dobbiamo accontentare di una serie di Ferrari che sembrano più che altro giocattoli di plastica, in gara per circuiti spogli e desolanti.
I danni sono stati implementati, anche se in maniera assolutamente bizzarra: in caso di incidente, paraurti e cofani si piegano in assurde forme triangolari senza tuttavia influenzare minimamente la guida del mezzo. La musica si merita anche una menzione particolare, ma soltanto perché con la sua miscela di rock senza personalità, rap e dance della peggior specie ricorda da vicino le soundtrack più generiche dei giochi dei primi anni '90.
Tutto ciò che non era del tutto convincente su PS3 diventa meno che interessante su Wii, ma il gioco in sé è ancora più deprimente dal punto di vista visivo. Non mi piace parlare male dei controlli nei giochi per Wii, perché alcuni in malafede penseranno che il Wii abbia persistenti problemi a livello di controllo (cosa del tutto infondata!) o che chi si occupa della review non sia in grado di imparare come si gioca davvero (e smentiamo anche questa...). La verità nuda e cruda è che il Wii è basato su un sistema di controllo che mal si sposa con un gioco così specifico, che richiede input millimetrici.
Ferrari Challenge probabilmente si rivelerà interessante per quei papà ansiosi di provare qualcosa di diverso durante i rari momenti in cui Wii Sports non la fa da padrone sulla TV di casa. Da quel punto di vista, la pressoché totale mancanza di altri racing sim su Wii farà apparire il gioco in questione più interessante di quanto realmente non sia. Se riuscirete insomma ad abituarvi a Nunchuck e Wiimote come surrogati del classico volante allora forse l'esperienza sarà decente, ma nulla più di quello.