FIFA 14 - prova
EA Sports prova a sconfiggere l'inerzia.
Milano - Dopo aver assistito alla prima presentazione di qualche settimana fa, pensavamo di conoscere tutto quello che avremmo trovato nella versione finale di FIFA 14. Durante il secondo evento di presentazione del gioco, organizzato a Milano qualche giorno fa, abbiamo avuto modo non solo di provare una versione preliminare del gioco ma anche di scoprire che le sorprese non erano ancora finite.
La più grande novità che Sebastian Enrique e Kantcho Doskov hanno inserito nel loro gioco è stata battezzata Precision Movement e andrà a rivoluzionare il modo in cui i giocatori si muoveranno in campo. No, questa volta non si tratta 'semplicemente' di nuovi movimenti che i calciatori eseguiranno per smarcarsi o di una particolare applicazione degli schemi, ma di una completa revisione del sistema di animazioni del gioco.
Dal punto di vista tecnico si è passati da un sistema nel quale le animazioni non potevano essere interrotte a un altro nel quale dopo ogni passo il gioco sceglierà quale animazione usare in base, ovviamente, al vostro input. La prima via era stata utilizzata in quanto animazioni lunghe e continue (si parla comunque di pochi frame consecutivi) donano un maggior senso di fluidità consentono di collegare più facilmente diverse sequenze tra di loro.
Il rovescio della medaglia è che talvolta, per avere un impatto corretto col pallone, il gioco era costretto a far scivolare in avanti o indietro l'atleta, in modo che il movimento pre-impostato del corpo combaciasse con quello della sfera. In questo modo la sensazione di controllo sul proprio atleta veniva un po' meno, dato che il gioco poteva impiegare alcune frazioni di secondo per rispondere al vostro comando.
"Il motore di gioco di FIFA 14 consentirà agli atleti di avere molta più fisicità e di essere molto più legati al terreno"
Cambiando animazione dopo ogni passo, invece, il motore di gioco di FIFA 14 consentirà agli atleti di avere molta più fisicità e di essere molto più legati al terreno. Questo non avrà dei riflessi solo dal punto di vista estetico ma andrà a cambiare radicalmente anche il modo in cui vi muoverete in campo, ma soprattutto accentuerà il tempismo con cui ogni azione potrà essere effettuata, data la maggiore flessibilità consentita dal nuovo sistema di animazioni.
Un'altra conseguenza di questa novità è il fatto che ogni giocatore potrà essere maggiormente caratterizzato, dato che la sua capacità di muoversi, accelerare e decelerare potrà variare in modo più sensibile che in passato. Immaginate la velocità di gamba di Messi e la sua capacità di cambiare velocemente direzione palla al piede. Ecco, ora immaginatevi Mexes. Si tratta di una differenza che potenzialmente potrebbe far fare un salto davvero notevole a tutta la serie, dato che uno degli elementi chiave di FIFA 14, ovvero i movimenti dei giocatori, verrà completamente rivisto.
A rimarcare il possibile cambiamento sono state mostrate tre differenti versioni del gioco, ognuna con solo pochi giorni di sviluppo in più dell'altra, ma che mostravano davvero grosse differenze, segno sia di come gli sviluppatori di EA Sports stiano ancora cercando la quadratura del cerchio, sia di come basti variare qualche parametro per avere un feeling sul campo profondamente diverso.
La versione meno recente, per esempio, era quella nella quale le dinamiche di accelerazione e decelerazione erano più accentuate, obbligando quindi i giornalisti presenti a dover reimparare come muovere i calciatori. Il primo gol che abbiamo preso, infatti, è stato frutto di una semplice finta da parte dell'attaccante che, scartando di lato, si è liberato di un difensore troppo lento a frenare la sua corsa, insaccando in rete un pallone piuttosto semplice.
Dopo i primi istanti in cui tutto sembra ingestibile, abbiamo cominciato a vedere le similitudini con il calcio reale. Una volta fatta la mano coi nuovi movimenti, infatti, si è capito che il sistema di gioco di FIFA 14 tende a punire i calciatori troppo avventati nella corsa e a premiare invece l'attesa e il tempismo.
Le versioni più recenti, oltre a sistemare parzialmente alcuni bug piuttosto irritanti come i passaggi sulle fasce che inesorabilmente finivano in fallo laterale o degli arbitri troppo permissivi, cominciano progressivamente a diminuire l'incidenza dell'inerzia, riallineandosi a un gameplay molto più simile a quello visto lo scorso anno come reattività dei calciatori.
Quale delle due direzioni vorranno intraprendere gli sviluppatori è ancora un mistero, dato che la versione mostrata era a loro dire completa al 60%, ma le sensibili differenze tra tre codici stampati a così pochi giorni di distanza fanno capire come il Precision Movement possa cambiare profondamente tutta l'esperienza e sia il cardine intorno al quale girerà l'edizione del prossimo anno.
"Per godere appieno delle nuove animazioni sarà necessario andare nei replay e sfruttare le telecamere più ravvicinate"
Questo perché le altre novità inserite in FIFA 14 vanno ad incastrarsi all'interno di un sistema già sufficientemente solido e apprezzato e solo i giocatori più accaniti potrebbero realmente comprendere la loro portata. Per apprezzare la perizia simulativa dei Pure Shot, per esempio, occorre attendere che la palla e il calciatore assumano delle particolari posizioni, in modo da veder scagliare in porta uno spettacolare tiro a mezza altezza o con uno strano effetto ad uscire. Non esistono, infatti, combinazioni di tasti speciali per tentare un colpo al posto di un altro e quindi la loro incidenza sarà minima, esattamente come nel calcio reale.
Per godere appieno delle nuove animazioni poi, sarà necessario andare nei replay e sfruttare delle telecamere più ravvicinate per scorgere il miglioramento dell'edizione 2014. Giocando si ha l'impressione che tutto si muova meglio e che siano state aggiunte tante nuove animazioni capaci di rendere diversi momenti di gioco ancora più realistici (ha destato scalpore tra gli spettatori della nostra partita una splendida animazione di un difensore che, ignorando la palla, è riuscito a sbilanciare l'avversario in corsa solo attraverso un contatto di spalla), ma solo coloro che hanno passato decine di ore sui campi virtuali del tredicesimo capitolo noteranno e si esalteranno con queste differenze.
Decisamente più impattante sul gameplay è la capacità di coprire la palla col proprio corpo. Questa meccanica, da aggiungere al più presto al bagaglio personale, rende decisamente più efficaci le percussioni centrali, soprattutto in presenza di attaccanti dalla grande prestanza fisica come Ibrahimovic o Lewandowski, che potranno resistere per qualche frazione di secondo alla pressione dei difensori per appoggiare indietro il pallone a un compagno, far salire la squadra o provare uno spettacolare dribbling. Allo stesso modo i difensori potranno utilizzare la stessa tecnica per provare ad imporre il proprio fisico per avere la meglio su attaccanti sguscianti ma leggeri come Messi o Giovinco.
Un altro inconveniente di provare i giochi nel bel mezzo della produzione è che realmente tutto può cambiare da un giorno all'altro e che il processo di assemblaggio di tutte le parti impone una gerarchia ben definita di priorità. Come Kantcho Doskov ci ha confermato, non è stato ancora possibile testare le novità per quanto riguarda l'intelligenza artificiale. Questo perché è uno degli ultimi elementi che verrà sistemato dal team di sviluppo, dato che l'aggressività dei difensori, la frequenza dei raddoppi o degli inserimenti negli spazi dipendono dal bilanciamento di altri elementi del gameplay, come la velocità di gioco o l'efficacia del dribbling.
Dal punto di vista tecnico non si notano grandi cambiamenti rispetto alle edizioni passate, se non un completo ridisegno dei menù di gioco, che si rifanno a quelli di Ultimate Team, e probabilmente una migliore gestione dei replay e delle inquadrature ravvicinate. Il nuovo Precision Movement andrà studiato nei dettagli, dato che il passaggio dal vecchio sistema al nuovo potrebbe portare ad animazioni meno fluide o a qualche problema di troppo. Ci sembra comunque improbabile, dato che la corrente generazione di console è ormai agli sgoccioli e il team canadese ormai conosce a menadito il codice del suo gioco. Il compito di stupire con effetti speciali, comunque, sarà delegato all'Ignite, il motore grafico ideato per sfruttare appieno la potenza di Xbox One e PlayStation 4, che verrà presentato tra qualche giorno all'E3 di Los Angeles.
È ancora presto per comprendere la portata del cambiamento apportata da questo FIFA 14, ma quello che abbiamo potuto capire da questa prova è che EA Sports sta procedendo senza intoppi nel sistematico perfezionamento della sua simulazione calcistica, attraverso miglioramenti puntuali volti a soddisfare i palati dei giocatori più esigenti, ma anche con cambiamenti dalla portata decisamente più vasta che potrebbero costringere i fan a imparare nuovamente a giocare a FIFA, esattamente come fece la tactical defending anni fa.
A questo punto sembra che EA abbia finalmente messo in tavola tutti i suoi assi nella manica. Ora non resta che aspettare e vedere le contromosse che Konami mostrerà stasera durante lo show pre-E3. Solo così si potrà cominciare a capire chi sarà il vincitore della partita di quest'anno.