Skip to main content

FIFA 20 - recensione

C'era una Volta il calcio di strada.

Chi si definisce un appassionato di calcio ed è nato a cavallo degli anni '90, potrà facilmente ricordare alcune celeberrime campagne pubblicitarie come Joga Bonito o La Gabbia, che mostravano i migliori calciatori del globo affrontarsi con le regole dei campetti di periferia, quel calcio di strada che ha allevato moltissimi di noi durante l'adolescenza.

Quegli spot erano esaltanti proprio perché star del calibro di Henry, Roberto Carlos, Ronaldo e Totti scendevano per un istante dall'olimpo dei professionisti per giocare con le nostre regole, e noi finivamo inevitabilmente per volerli emulare contro i rivali del quartiere.

Questa improvvisa popolarità mediatica dello street soccer ebbe un inevitabile riflesso sul mondo dei videogiochi, che ben accolse la pubblicazione dei titoli della serie FIFA Street, un terzetto di produzioni di ottima fattura che riuscirono a conquistarsi un posto speciale nel cuore dei giocatori. Da allora, il ritorno alla formula "street" è stata una delle richieste più frequenti della community di FIFA, che quest'anno potrà nuovamente rivivere le atmosfere della scena calcistica underground grazie a Volta Football, modalità interamente dedicata al calcio di strada e che fa il suo esordio in quest'edizione.

Il nuovo capitolo del fortunato franchise sportivo, in arrivo il 27 settembre su PS4, Xbox One, PC e Switch, non si accontenta però di introdurre una novità assoluta come Volta. Sono davvero tantissimi i tangibili miglioramenti che toccano tutte le modalità di gioco, a partire dalle inedite meccaniche di gameplay fino al rinnovato editor di calciatori e allenatori, per non parlare di un FUT mai così interessante da giocare grazie all'arrivo delle Stagioni. L'offerta contenutistica è davvero massiccia (come accade spesso se parliamo di un FIFA), ma sappiamo come questo può di tanto in tanto non bastare a differenziarsi adeguatamente dalle precedenti iterazioni e, specialmente, dalla concorrenza.

Guarda su YouTube

Come potevamo aspettarci, FIFA 20 schiera le prime, importanti innovazioni sul fronte del gameplay, che nel primo contatto in occasione della demo avevamo trovato abbastanza simile a quello dell'edizione numero 19. Le ragioni di queste sensazioni sono dovute alla natura degli interventi che il team di sviluppo ha applicato alla formula di gioco di questo capitolo, che non riguardano il ritmo o la velocità delle azioni ma precise situazioni di attacco e difesa.

Nel corso di una partita i momenti più esaltanti sono certamente quelli legati a situazioni di uno contro uno, dove è l'abilità degli atleti a fare la differenza tra una pericolosa azione da gol o un intervento ben riuscito. EA Sports ha voluto dare enfasi a questo aspetto riprogettando da zero il sistema di posizionamento automatico dei giocatori sul campo da gioco, rendendo così molto più frequenti questi duelli. Per superare il diretto avversario gli attaccanti hanno ora a disposizione il dribbling laterale, una feature che offre ai giocatori più esperti uno stuolo di opzioni per liberarsi di un difensore. Al contrario, le dinamiche di difesa vengono arricchite dai contrasti controllati, una meccanica inedita che garantisce al difensore in tackle di ottenere il possesso della palla o di indirizzarla verso un compagno, anziché farla rimbalzare verso un avversario,

Rimanendo nell'ambito delle situazioni 1 contro 1, un'altra interessante novità è rappresentata dalla finalizzazione controllata, che rende infinitamente più semplice segnare se si è soli davanti al portiere. Nel calcio reale, quando un attaccante si trova a tu per tu con l'estremo difensore è molto probabile che questo segni mentre in FIFA, da sempre, i portieri godono di una reattività al limite dell'innaturale e si finisce spesso col calciargli addosso. Per favorire il realismo, in FIFA 20 la precisione dei tiri nelle situazioni di uno contro uno è nettamente maggiore e potremo quindi evitare di fare una figuraccia davanti a uno stadio gremito.

Con le nuove possibilità di dribbling, sbarazzarvi dei difensori sarà prima un piacere che un dovere.

Tra i nuovi elementi che concernono il gameplay, è doveroso menzionare il sistema dei calci piazzati che ha subito un pesantissimo restyling, venendo rivoluzionato fin dalle fondamenta. Il nuovo sistema, valido tanto per le punizioni quanto per i rigori, presenta innanzitutto un cursore sulla porta, che indica la direzione che prenderà il pallone e che i giocatori possono muovere liberamente. L'altezza della conclusione, d'altro canto, dipenderà come sempre dalla pressione del tasto di tiro.

A quel punto, mentre il giocatore avanza verso il pallone potremo scegliere con l'analogico destro tra ben quattro stili di punizione tra cui conclusione a giro, conclusione mista, a scendere e maledetta, che avranno un effetto importantissimo sulla traiettoria della palla. Se a un primo approccio questo meccanismo c'era sembrato fin troppo cerebrale per qualcosa di così istintivo come una punizione, a conti fatti possiamo dirci soddisfatti della scelta di EA Sports, specialmente poiché è in grado di donare al giocatore una molteplicità di strumenti (gli stili della punizione) che gli rendono possibile disegnare la pennellata perfetta, quella da cui magari dipende una finale di Champions League.

È vero, tutte queste novità di gameplay potrebbero non risultare così evidenti durante le vostre prime partite, eppure non dubitiamo del fatto che ciascuna novità avrà il suo impatto sull'economia di gioco, soprattutto ad alti livelli. Del resto, migliorare un'esperienza come quella di un FIFA può dimostrarsi davvero complicato e a nostro avviso EA Sports ha fatto la cosa migliore, affidandosi alla community e ai Game Changer, ascoltando e accogliendo le loro richieste.

Volta Football era la ventata di aria fresca che alla serie mancava da anni.

Passando ora al novero delle tantissime modalità di gioco di FIFA 20, come non iniziare dall'attesissimo Volta Football, che ci porta sui campi di periferia e nelle arene più importanti del futsal professionistico con una nuova storia a giocatore singolo che, però, funge solo da semplice antipasto alle partite online?

Ripercorrendo il contesto precedente all'arrivo di Volta, ricorderete che questa modalità vuole sostituire la trilogia de "Il Viaggio", che ha proposto negli ultimi tre capitoli dello sportivo targato EA Sports una vera e propria trama dotata di un'ottima componente narrativa, coadiuvata da dialoghi a scelta multipla, colpi di scena e decisioni cruciali per la carriera del giovane Hunter.

Da questo passaggio, a guadagnarne è sicuramente il gameplay: definire una partita a Volta Football come piacevole è a dir poco riduttivo, tra tocchi di prima, trick all'infuori di ogni logica e conclusioni al volo. Certo, tutto vi sembrerà un po' complicato nelle prime battute e dovrete necessariamente tornare a sfogliare la lista delle mosse abilità, ma fin dalle prime partite potrete godere di qualcosa che non vedevate in un FIFA da un bel pezzo. L'ottimo feedback iniziale è dato non solo da una soundtrack sugli scudi, ma soprattutto da alcune forme stilistiche che i giocatori compiono in autonomia senza che il giocatore debba richiamarle con la pressione dei tasti.

Guarda su YouTube

A convincere, senza mezzi termini, sono anche le numerose arene disponibili in Volta Football, ben 17. Ambientate ognuna in una diversa città del globo, si modellano alle tantissime tipologie di partite di street soccer con cui potremo divertirci in FIFA 20, come le 3 contro 3 nella gabbia, le quattro contro quattro con o senza portiere, le cinque verso cinque o addirittura quelle che seguono le regole del futsal professionale. C'è n'è davvero per tutti i gusti, un'ottima notizia per tutti coloro che vedono Volta come la loro personale modalità di rifermento di questo FIFA.

Avendo completato la storia di Volta Football, non possiamo esimerci dal segnalare una netta inversione di tendenza per quanto riguarda la validità del filone a giocatore singolo: la storia Volta dura a fatica tra le 6 e le 7 ore, la sua linearità è a dir poco disarmante ed è evidente che abbia il solo scopo di fornire all'utente i rudimenti di questa modalità, facendo salire di qualche punto l'overall del suo giocatore. Il focus infatti è tutto riposto sulla personalizzazione che EA Sports ci invoglia a sfoggiare nel Campionato Volta, una competizione sul modello delle Divisioni dei precedenti FIFA che sarà, secondo noi, il vero fulcro di Volta Football.

Siamo convinti di ciò per l'impressionante mole di personalizzazioni estetiche che gli utenti possono applicare al loro giocatore e all'intera squadra attraverso il Negozio Volta, un dettagliato shop online in costante aggiornamento nel quale si può spendere la valuta ottenuta nella storia e nel Campionato Volta. Tra i tanti accessori per i calciatori, troviamo inoltre la possibilità di editare il simbolo della squadra, che comparirà a inizio partita e che donerà quel pizzico di stile in più alla nostra formazione.

Dai campetti di periferia alle arene sopra un grattacielo, Volta vi illuminerà gli occhi con le sue ambientazioni.

A proposito di squadra, essa può essere costruita pezzo per pezzo reclutando gli atleti attraverso la storia Volta o facendo singole partite nelle arene in giro per il mondo, ma se volessimo ambire a scalare i ranghi del Campionato dovremo inevitabilmente assemblare il team nel miglior modo possibile. Ogni giocatore, un po' come in FUT, ha infatti una città di provenienza oltre a una posizione e a un modulo di riferimento, quindi dovremo incastrare bene i rappresentati più talentuosi della squadra perché rendano al meglio.

Lasciando per un attimo in secondo piano l'inspiegabile scivolone relativo alla storia, Volta Football è tutto sommato una gran bella aggiunta al roster delle modalità di FIFA. Divertente da giocare, bella da vedere e fantastica da ascoltare, Volta era quello che ci voleva per differenziare l'offerta contenutistica di FIFA 20, che ora ha le potenzialità per conquistare davvero ogni tipo di platea.

Ma che FIFA sarebbe, senza FIFA Ultimate Team? La modalità più popolare del franchise torna in questo capitolo adottando la stessa struttura portante già vista in FIFA 19, che vanta pilastri del calibro di Squad Battles, Sfide Creazione Rosa e gli incontri delle Division Rivals, che danno accesso all'ambita FUT Champions Weekend League. Nonostante EA Sports sembri aver trovato la quadra attorno a questa formula, nulla le ha impedito di implementare in FIFA 20 alcune importanti novità, che potrebbero avere un impatto significativo sulle dinamiche di gioco di FUT.

Il negozio online di Volta vi permetterà di trasformare il vostro calciatore in una appariscente star dello street soccer.

La prima di queste innovazioni è sicuramente quella legata all'introduzione delle Stagioni, molto simili ai Pass Battaglia che abbiamo imparato a conoscere in videogiochi come Fortnite. FUT include ora una vasta gamma di obiettivi a breve, media e lunga scadenza che premiano l'utente con punti esperienza, utili a scalare i livelli della Stagione. Ogni livello garantisce una ricompensa tra crediti, personalizzazioni per il club, pacchetti o carte giocatori, anche se con nostro sommo dispiacere quest'ultime riguardano solo la Premier League inglese.

Nell'ambito delle nuove modalità, segnaliamo l'inedita possibilità di organizzare amichevoli FUT con i propri amici in locale o in rete, senza che queste partite consumino i contratti o la forma fisica dei giocatori della rosa. Le Amichevoli FUT sono la scelta perfetta per mettere alla prova i calciatori, ma anche per sfoggiare con i rivali di sempre le nuove personalizzazioni del club incluse in FUT, con cui si possono andare a modificare le coreografie, gli stendardi e gli striscioni all'interno dello stadio. Neanche a farlo apposta, buona parte delle ricompense della prima Stagione FUT sono relative a questi decori, quindi avrete da sbizzarrirvi nelle settimane post-lancio.

A completare la line-up delle modalità di FIFA 20 intervengono la Carriera Allenatore e Giocatore e il Pro Club, che poteva lasciare il passo a favore di Volta Football ma che invece troviamo, con nostro sollievo, ancora all'interno dell'offerta contenutistica di FIFA. La Carriera Allenatore, da sempre apprezzata da una larga fetta della community, si rinnova quest'anno con l'introduzione delle conferenze stampa pre e post-partita, con dialoghi a scelta multipla che avranno un impatto sul morale della squadra e dei singoli giocatori.

Le domande dei giornalisti non saranno scriptate, ma piuttosto basate sui risultati e sull'andamento generale del team che alleniamo, anche in termini di reti segnate, periodo della stagione e competizione che stiamo affrontando. Questa componente si lega d'altro canto alla gestione caso per caso del morale dei singoli atleti. Come già capitava nelle passate edizioni, i calciatori verranno spesso a cercarvi per richieste o piccole conversazioni ma questa volta potremo interagire con i dialoghi attraverso diverse linee testuali, che avranno un impatto anche considerevole sul morale (e quindi sulle prestazioni) del giocatore.

Il fiore all'occhiello dell'intera produzione è però, ancora una volta, la sua sbalorditiva realizzazione tecnica. Giocato su Xbox One X, FIFA 20 è semplicemente perfetto, privo di qualsiasi sbavatura e con i modelli dei calciatori che si comportano a dovere anche nei momenti più concitati. Anche quest'anno, a non convincere sono i volti dei giocatori, identici alle loro controparti reali se parliamo di Premier League inglese ma irriconoscibili negli altri campionati di prima fascia, Serie A compresa. Nulla da segnalare invece sul fronte dell'intelligenza artificiale, che si è dimostrata solida tanto nelle partite normali quanto in quelle Volta, dove una scarsa reattività dei giocatori controllati dal computer sarebbe stata fatale.

Con l'apertura dei server in occasione dell'uscita della versione di prova EA Access, abbiamo potuto mettere alla prova le nuove dinamiche di gameplay che in un ambiente controllato come il single player non potevano essere giudicate adeguatamente. Dopo più di trenta partite tra Stagioni e Division Rivals di Ultimate Team, siamo rimasti leggermente delusi dal constatare che l'impronta inedita data da EA Sports al gameplay di FIFA 20 non sembra funzionare benissimo. La forte volontà di esaltare gli scontri uno contro uno penalizza alcuni aspetti del gioco, dal momento che le fasi di attacco e difesa sono legate a questi micro-eventi su cui spesso ci sentiamo di non avere totale controllo.

Guarda su YouTube

In questo capitolo, per difendersi adeguatamente dovremo affidarci unicamente alla sola capacità di lettura dei movimenti del portatore di palla. Di conseguenza, anche impostando un quadro difensivo in grado di rispondere alle manovre avversarie, tutto sarà deciso da un singolo contrasto e ciò rappresenta un irrimediabile passo indietro rispetto al passato. Al contrario, quando si attacca si ha la sensazione di dover necessariamente saltare l'uomo per giungere al tiro, mentre sembra a dir poco impossibile costruire una fitta azione fatta di scambi e inserimenti in profondità che possano portare al gol in modo spettacolare.

FIFA 20, senza alcun dubbio, vuole mettere in risalto le abilità dei giocatori abbandonando gran parte delle sovrastrutture che hanno come fondamenta gli automatismi gestiti dal computer. Chi era abituato a difendersi, ad attaccare e a passare il pallone col sistema manuale troverà in FIFA 20 il suo personale giardino dell'Eden, eppure la precisa scelta stilistica di EA Sports va ad intaccare, secondo noi, quella piacevolezza che caratterizzava il gameplay di FIFA fino alla precedente edizione. In ogni caso, siamo convinti che basteranno una manciata di settimane per abituarsi alla nuova direzione presa dagli sviluppatori, certi del fatto che il team continuerà ad ascoltare la community apportando tantissime modifiche al sistema di gioco da qui ai prossimi mesi.

Al netto di tutto ciò, FIFA 20 vanta un'offerta contenutistica davvero titanica e continua, quasi testardamente, ad essere l'indiscusso punto di riferimento per gli amanti del gioco più bello del mondo. Volta Football è una novità importante anche se scivola quasi inspiegabilmente su una modalità storia insipida e dimenticabile, mentre FIFA Ultimate Team riesce a migliorarsi ulteriormente con l'arrivo delle Stagioni, in grado di donare ulteriore profondità a una modalità che conquista ogni anno milioni di giocatori in tutto il mondo. In definitiva, se mangiate, respirate e vivete di calcio, FIFA 20 è tutto ciò che vi serve per sopravvivere alle pause delle nazionali e alle lunghe settimane senza coppe. E ricordate, tanto nei migliori stadi d'Europa quanto nei campi virtuali di Volta, la regola è solamente una: Joga Bonito.

8 / 10