FIFA Street - hands on

Quando penso alla serie Street, e più in generale ai giochi che sacrificano ogni realismo sull'altare delle mosse spettacolari che sfuggono a ogni logica, li percepisco sempre come titoli privi di spessore, con una curva di divertimento che scende in picchiata dopo pochissimo tempo.

È probabile che anche in EA la pensino così, perché dopo lo scarso successo dell'ultimo FIFA Street, questa nuova versione più che un seguito è un reboot che punta tutto sul realismo del fratellone maggiore, ovvero FIFA 12.

A farla da padrone è ovviamente lo spettacolo, ma una spettacolo fatto di dribbling, di doppi passi, di palleggi, di controllo di suola, in campetti privi di rimesse laterali dove l'azione non si ferma mai; non quello delle rovesciate assurde, dei tiri che bruciano la rete o che lasciano scie di fuoco.

Certo, la filosofia di fondo è sempre quella dell'immediatezza e della facilità di controllo, ma una volta preso il pad in mano ci si rende conto che FIFA Street è un titolo tutt'altro che semplice e arcade, o almeno non è solo quello. Il sistema di controllo, interamente basato su quello di FIFA 12, è all'apparenza semplice ma difficile da padroneggiare senza un minimo di esercitazione, e la potenza dell'Impact Engine rende possibili cose e animazioni fino a ora impensabili.

Fulcro del titolo è il pulsante dorsale sinistro. Tenendolo premuto e muovendo lo stick destro, il giocatore con la palla comincerà a controllare la sfera di suola, fermandosi quasi del tutto e iniziando quella danza d'incroci, doppi passi, finte e gioco di gambe che vediamo di solito fare negli spot televisivi o a qualche ragazzino brasiliano che gioca nelle favelas.

Ovviamente ci vuole tempismo e un minimo di senso tattico nell'eseguire questi movimenti, pena delle colossali figure da cioccolataio, ma è così semplice farlo che vi basteranno pochi minuti per capirne le basi e inanellare dribbling altamente spettacolari, anche se siete degli scarponi come il sottoscritto.

Per chi poi volesse proprio esaltare la folla, c'è il dorsale destro con cui il giocatore alza la palla da terra per eseguire palleggi aerei o più semplicemente una rovesciata al volo. La gestione di questo pulsante è il vero e proprio spartiacque tra i giocatori normali e gli esperti. Questi ultimi infatti prima vi ubriacheranno con qualche ipnotico gioco di gambe e poi se ne andranno alzando la palla e portandola via di testa o con un colpetto di spalla, mentre voi siete ancora li a chiedervi cosa sta succedendo.

A voler essere sinceri, nella demo provata c'erano ancora alcune incertezze. La prima è relativa alla gestione dei portieri, che tendono ad andare un po' troppo a spasso e a guardare la palla che rotola lentamente verso la linea di porta come se non fosse un loro problema. La seconda è invece legata al gioco con i compagni, che specialmente nel 3 vs. 3 tendono a rimanere troppo dietro, anche quando un bell'inserimento sarebbe la soluzione ideale per il gol.

Fino al giorno dell'uscita, prevista per marzo 2012, c'è comunque abbastanza tempo per correggere questi difetti, che quasi sicuramente non ritroveremo in fase di recensione.

Ciò che troveremo invece sono le interessanti modalità di gioco con cui FIFA Street aumenta ampiamente la varietà della propria offerta. Innanzitutto, il gioco supporterà l'online in maniera massiccia, grazie a una modalità denominata World Tour in cui dovrete creare un vostro alter-ego online, come se foste in un gioco di ruolo.

A voi il compito di formare una squadra di giocatori, comandati dai vostri amici, per competere in un campionato mondiale che parte coi team della vostra zona o città per allargarsi sempre di più, fino a farvi scontrare con le più forti squadre di ogni nazione. Col passare del tempo potrete sbloccare oltre 100 mosse e dribbling differenti, proprio come ogni personaggio di un gioco di ruolo sblocca magie e abilità aggiuntive.

Se però siete più tipi da single player, c'è abbastanza carne al fuoco anche per voi. Oltre al classico calcio a 5, potrete giocare la variante 3 contro 3 a porte piccole, il "Futsal", che è sostanzialmente il calcetto indoor dove c'è la rimessa laterale e la palla ha un rimbalzo smorzato; il "Panna Rules", dove un tunnel vale tre punti, un gol al volo due e gli altri uno; infine il "Last Man Standing", dove si perde un giocatore ogni volta che si fa gol e ovviamente si vince quando tutti i giocatori sono usciti dal campo.

FIFA Street dunque, con questo cambio d'abito, sembra decisamente destinato a vincere e convincere, rivolgendosi più al pubblico degli appassionati di calcio in ogni sua forma che non a chi cerca un titolo arcade con cui farsi quattro risate.

Nonostante una certa complessità iniziale, il gioco funziona, funziona alla grande. L'idea di prendere il realismo e il gameplay di FIFA 12 e mescolarlo con la filosofia più leggera del calcetto di strada si è rivelata una mossa molto azzeccata. Se EA correggerà qualche errore di gioventù, e sono più che sicuro che lo farà, FIFA Street ha tutte le carte in regola per diventare l'alternativa perfetta al suo fratello maggiore.