Skip to main content

Fight Night Round 4

Electronic Arts torna sul ring.

Iron Mike contro Alì...che micidiale spettacolo sarebbe, non trovate? La forza bruta e selvaggia del mangiaorecchie contro la classe sportiva e intellettuale di una vera icona della boxe (a proposito, fatevi un favore e guardatevi quel piccolo capolavoro documentaristico chiamato "Quando Eravamo Re"). Ebbene, la scelta di mettere i due pesi massimi sulla cover del gioco fa già presagire incontri all'ultimo sangue, e non dimentichiamoci che stiamo parlando pur sempre del sequel diretto dell'osannato Fight Night Round 3, un titolo che molto semplicemente ha saputo elevare gli standard della boxe in versione videoludica.

Dover sviluppare il sequel di un titolo di successo implica necessariamente alcune scelte fondamentali: innanzitutto bisogna limare eventuali sbavature del predecessore, siano queste tecniche o inerenti al gameplay, e poi si ha (sempre) l'urgenza di offrire novità tali da leggittimare l'acquisto da parte dei giocatori. Il team di EA Sports ha chiaramente coscienza dei suoi obblighi verso i fan, ed è con estremo piacere poter constatare che la strada imboccata sia ancora una volta quella giusta. Non ci saranno stravolgimenti epocali nella serie, poiché gran parte delle risorse è stata comprensibilmente spesa al fine di trovare un perfetto bilanciamento di tutti gli elementi "in gioco".

Ciò significa che potremo usifruire di una mappatura dei controlli ancor più immediata, senza per questo veder sacrificati la profondità o il grado di sfida. FNR 4 scorrerà liscio a 60 frame per secondo: i ragazzi di EA hanno garantito una fluidità senza precedenti e una superiore qualità visiva tanto nei movimenti quanto nei dettagli estetici degli atleti. Tali elementi sono già ravvisabili nei filmati rilasciati in rete, nei quali potete ammirare non solo l'incisività dell'impatto fisico tra un gancio e un montante, ma persino il rigonfiamento dei muscoli tesi nello sforzo e il loro guizzare sotto la pelle lucida.

Ammirate la cura maniacale nei dettagli degli atleti. Sudore e sangue schizzeranno via in maniera davvero convincente.

Grande lavoro è stato fatto in sede di motion capture, grazie al quale i movimenti saranno ancor più accurati rispetto alla precedente iterazione e sicuramente più credibili. In termini di verosimiglianza, tale aspetto sarà coadiuvato dall'implementazione di una fisica decisamente più elaborata, capace di deformare i volti e di stravolgere la fisionomia dei contendenti sul ring. Non si tratta però della semplice applicazione di texture, bensì di riprodurre in maniera esemplare gli effetti dei colpi subiti tramite animazioni apposite elaborate in tempo reale.

Simili dinamiche richiedono un sistema di collisioni alquanto sofisticato, poiché è proprio nella capacità di trasmettere la fisicità dei pugni che risiede il punto cardine dell'intera esperienza. Da questo punto di vista, i passi in avanti sono indubbiamente notevoli. L'engine fisico è stato infatti ricompilato proprio per tenere il passo con le pretese di realismo della next-gen, offendoci in tal modo il Punching Trough Blocks, vale a dire la possibilità di eludere la copertura dell'avversario con un montante capace di arrivare al mento in velocità.