Final Fantasy XIV Heavensward - recensione
Preparate i cappotti, che a Ishgard si congela.
A distanza di quasi due anni dal lancio di Final Fantasy XIV A Realm Reborn dove Square Enix, grazie a un intenso lavoro e a un fallimento dal quale è stato imparato molto ha dato nuova luce al suo MMO, dopo innumerevoli aggiornamenti che sono andati ad aggiungere sempre più contenuti, arriva la prima vera espansione e con sé porta un mare di novità, inclusa la nuova razza giocabile degli Au Ra e le cavalcature volanti.
Heavensward ci fa riprendere dal punto in cui la trama si era interrotta, dopo gli eventi dell'aggiornamento Before the Fall e dopo averci visti coinvolti in una non troppo onorevole fuga verso nord. Arriveremo quindi finalmente nella fredda Ishgard, che in questi giorni di caldo torrido ci farà desiderare come non mai di poter percorrere realmente le sue strade.
Qui troveremo nuovi alleati che ci aiuteranno a risollevarci dal duro colpo e che in cambio avremo la possibilità di ricambiare immischiandoci nella Dragonsong War, una guerra che dura da più di mille anni e che vede l'impero di Dravania scontrarsi con i draghi, i quali ricopriranno un ruolo davvero importante. La trama della nuova Main Scenario Quest risulta essere davvero intrigante e ricca di colpi di scena, e per questo non vi sveleremo nulla di più per non rovinarvi nessuna sorpresa.
Oltre alla storia principale Heavensward porta con sé un carico di quest secondarie di tutto rispetto. Nulla di realmente nuovo rispetto a quanto visto finora, in realtà, ma piuttosto le solite missioni in cui parlare col classico NPC e portargli qualcosa che cerca, uccidere un determinato numero di mostri e così via. C'è da dire però che il ciclo di missioni che ci sono state affidate dai buffi Moguri ci hanno fatto divertire non poco, non tanto perché abbiano qualcosa di innovativo ma per la goffaggine dei nostri interlocutori e per le situazioni assurde in cui si cacceranno.
Tra i numerosi nuovi incarichi ne troveremo alcuni che desteranno in ogni caso il nostro interesse come, ad esempio, quelli che ci daranno accesso ai tre nuovi jobs. Tra le nuove specializzazioni troveremo dunque il Dark Knight, che armato di spadone e magia oscura andrà ad inserirsi nella fila dei tank; l'Astrologian, che avrà invece la funzione di guaritore, sfrutterà la magia celestiale e sarà dotato di un mazzo incantato dal quale pescare in modo casuale le varie carte per curare e supportare il gruppo, una meccanica che abbiamo trovato interessante e che vivacizzerà un ruolo molte volte ritenuto troppo noioso.
L'ultimo dei tre nuovi Jobs è il Machinist, un feroce DPS munito di doppie pistole con la possibilità di posizionare torrette sul campo di battaglia e che non avrà nulla da invidiare alle classi di danno già presenti e che, a dirla tutta, sotto alcuni aspetti ci ha ricordato l'Engineer di Guild Wars 2.
A causa dell'enorme mole di tempo richiesta per sviscerare i nuovi contenuti non ci è stato possibile, a differenza di come invece avremmo voluto, proseguire la storia con uno dei nuovi Jobs, che per quanto non abbiano bisogno di alcuna sottoclasse partono comunque dal trentesimo livello (colmare il gap ci avrebbe richiesto più tempo del necessario). Non ci siamo però fatti scappare l'occasione di giocherellarci un po' e tutte tre mostrano interessanti caratteristiche, sebbene il Dark Knight ci abbia letteralmente rapito il cuore (o forse era l'anima? ).
I Jobs già presenti, incluso quelli lavorativi, grazie al l'innalzamento del cap di livello portato ora a 60, si sono visti aggiungere nuove abilità combattive e tutta una nuova serie di oggetti da costruire, così da rimanere aggiornati con i tempi e non rischiare di risultare troppo deboli rispetto alle nuove introdotte.
Per quanto riguarda invece le ambientazioni avremo un buon numero di location da visitare ed esplorare: oltre alla già citata Ishgard, altre faranno da corollario alle vicende narrate, tutte con paesaggi incantevoli e mozzafiato in linea con lo stile di Final Fantasy. Nei mesi passati il buon Yoshida-San aveva dichiarato di voler tornare ad uno stile più maturo ed impegnato, quasi più gotico, e questo lo possiamo ben notare fin da subito percorrendo le strade di Ishgard Foundation e Pillars, con le loro enormi costruzioni dalle infinite guglie, il che segna un parziale abbandono dello stile fanciullesco delle precedenti locazioni. Tutto ciò riceverà un'ulteriore spinta dal comparto grafico, soprattutto per quanto riguarda la versione PC, in quanto finalmente si è reso disponibile il supporto alle DX 11 , permettendoci così di sfruttare a pieno potenziale le nostre schede video per rendere Eorzea ancora più affascinante.
Le nuove aree saranno davvero enormi, quasi il doppio della mappa più grande che abbiamo visto finora e per nostra fortuna ci verrà data la possibilità di esplorarle anche in volo. Dalle fredde terre di Coerthas a quelle verdeggianti di Dravanian e Churning Mist, fino al Sea of Cloud, non saremo quindi costretti a girarci queste enormi mappe a piedi, perché in aiuto potremo chiamare i nostri fidati amici Chocobo, che per l'occasione avranno imparato a volare e ci porteranno allegramente a spasso per i cieli.
Ovviamente non saranno le uniche cavalcature volanti alle quali avremo accesso e durante la quest principale verremo in possesso di altri mezzi per librarci nei cieli, a patto di aver prima però scoperto le varie correnti ascensionali presenti nelle zone. La questione è più facile a farsi che a dirsi, in realtà: grazie all'aiuto di una pratica bussola potremo infatti scovare i vari punti con i quali sincronizzarci, come accade con i punti di Aether che utilizziamo per teletrasportarci, e una volta trovati tutti quelli di una determinata mappa potremo finalmente alzarci in volo.
Durante le numerose ore spese ad esplorare le nuove località, la vita ci sarà resa più semplice da questa possibilità e sarà quindi molto più veloce portare a termine i nostri compiti se appena giunti in una nuova zona c'impegneremo a scoprirne tutte le correnti, dato che le nuove mappe non solo sono molto più grandi ma hanno anche un sviluppo verticale impressionante, rendendo alcune zone accessibili solo tramite il volo.
Il nostro consiglio è dunque di sbloccarlo il più velocemente possibile, per avere maggiore libertà nonché velocità di movimento, in quanto le cavalcature in volo sono davvero rapide. Da notarsi però che nelle zone "vecchie" non sarà possibile volare e non è ancora chiaro se questa mancanza sarà permanente o verrà risolta in un futuro a seconda degli sviluppi della storia.
Sempre restando in tema di volo e novità, da ora nella zona di housing potremo acquistare il Company Workshop, che ci darà la possibilità di costruire la nostra Airship personale. Una volta completata la potremo mandare in avanscoperta ad esplorare nuove aree, raccogliere materiali, informazioni e così via, ma al momento non ci sarà possibile salire fisicamente a bordo e andare a zonzo per Eorzea.
Nuove zone, come si sa, portano anche dungeon e raid, che nel caso Heavensward introduce otto nuovi dungeon. Cinque ci accompagneranno durante il cammino verso il raggiungimento del nuovo livello massimo, mentre gli altri tre invece richiederanno un livello minimo di equipaggiamento per accedervi.
Passeremo dunque dalle fredde stanze di Dusk Vigil alle enormi stanze di Great Gubal Library dove ci troveremo faccia a faccia con un enorme libro indemoniato che tenterà di schiacciarci tra le sue pagine, dalla tecnologica Aetherochemical Research Facility a Fractal Continuum il cui primo boss ci ha ricordato davvero molto il Generale Grievous di Star Wars.
Insieme ai dungeon arrivano anche due nuovi Primals, Ravana il salvatore della tribù dei Gnath nonché maestro di lame e Bismarck, un enorme drago chiamato dalle leggende la balena bianca del Sea of Clouds. Lo affronteremo comodamente, si fa per dire, posizionati sopra un'isola trascinata da una nave volante, uno dei combattimenti più strani di tutta la nuova espansione e con un video di apertura al limite del tamarro.
In ultimo (ma non di sicuro per importanza) abbiamo il nuovo raid, Alexander, che per il momento è disponibile solo nella sua versione Normale e che per accedervi richiederà un item level di 170. La modalità Savage, ovvero la difficoltà Hard, sarà sbloccata nelle prossime settimane per dare così modo a tutti di prepararsi adeguatamente, raggiungendo il livello di equipaggiamento minimo richiesto. I forzieri di ogni livello saranno settimanali, perciò fate molta attenzione e non siate ingordi: se un pezzo non vi serve passatelo perché vi si potrebbe precludere la possibilità fino alla settimana successiva di ottenere quello che invece vi serve. Al termine dell'assalto invece non troverete alcun forziere ma verrete ricompensati con un gettone che potrete scambiare con ciò che v'interessa.
A fare da contorno a questi nuovi contenuti ci sarà come sempre una colonna sonora affascinante, musiche differenti ed azzeccate per ogni occasione che, a nostro parere, andrebbero ascoltate per goderne appieno. E poi lo stesso Yoshida-San, nei mesi passati, ne ha decantato le qualità: non vorremo deluderlo, vero?
Venendo al dunque, Heavensward introduce una quantità di contenuti davvero enorme. Portare a termine la sola Main Story Quest e raggiungere quindi il nuovo livello massimo, vuol dire spendere almeno una cinquantina di ore, un tempo di tutto rispetto durante il quale ci siamo davvero divertiti e ci siamo spesso sentiti coinvolti emotivamente dai fatti narrati. A questo aggiungiamo molte altre attività da portare a termine, missioni secondarie, sfide ai Primals e il nuovo raid, che ci terranno impegnati per molto altro tempo ancora.
Il tutto è amalgamato molto bene con musica e scenari, e difficilmente ci si stancherà di esplorare, volare o combattere per superarsi ogni volta, costruire nuovi oggetti e sperimentare ognuno dei nuovi Jobs. L'unica pecca è che per poter accedere ai nuovi contenuti sarà necessario aver portato a termine il filone di quest della trama principale che da A Realm Reborn ci porta a Before the Fall. Il che, per un giocatore che si avvicini per la prima volta al titolo, vorrà dire molto più tempo per mettersi in pari.
A parte questo, Final Fantasy XIV Heavensward mantiene nuovamente le promesse e pone le basi per un solido futuro, lasciandoci intendere che il bello debba ancora venire.