Final Fantasy VII Remake Orchestra World Tour
Oltre il videogioco… la Musica gioca il vero ruolo di una saga senza tempo!
L'esperienza è stata di quelle incancellabili, che dichiarare superbamente coinvolgente e realisticamente entusiasmante è cosa alquanto semplicistica.
Nella grande sala, dall'ottima acustica avvolgente, del Teatro degli Arcimboldi di Milano, che in più di un'occasione ha ospitato concerti e cine-concerti (quelli, per intenderci meglio, con la partitura eseguita dal vivo sulla proiezione del film integrale), dedicati al mondo della musica applicata alle immagini, sia essa tributante pellicole più o meno celebri sia musical che videogiochi di fama mondiale, si sono spiegate le note del pentagramma di una delle saghe più longeve e rilevanti dell'universo videoludico internazionale, ovvero quelle del concerto-evento (solo due date, il 15 e il 16 dicembre) basato sul visionario videogame Final Fantasy VII Remake di Square Enix.
Un'eccellente orchestra italiana di 100 elementi tra musicisti e coristi (provenienti dalla Toscana) si è esibita sotto la direzione trascinante e attenta del rinomato direttore vincitore del Grammy Award, l'americano Arnie Roth, che ha collaborato con star mondiali quali, tra gli altri, Il Divo, Diana Ross, Andrea Bocelli, Peter Cetera e, nel panorama della musica per i videogiochi, con il famosissimo compositore Nobuo Uematsu e la società videoludica Square Enix come direttore musicale in tour per il globo di "Distant Worlds: music from Final Fantasy", "Dear Friends: music from Final Fantasy", "More Friends: from Final Fantasy", "Voices: music from Final Fantasy", oltre ad aver diretto l'orchestra in "Play! A Video Game Symphony" .
Una fragorosa compagine orchestrale tutta made in Italy che ha suonato per quasi due ore di fila, con un afflato e una potenza d'impatto esecutivo da lasciare testualmente a bocca aperta, non solo nelle performance dei brani più concitati e adrenalinici (gli 'Action Themes' per eccellenza) ma perfino nelle pagine più romantiche, delicate ed enfaticamente new age della sorprendente partitura scritta a più mani, sia dal fautore dei leitmotiv originari, il succitato Nobuo Uematsu, che da Masashi Hamauzu - tra l'altro ospite speciale delle serate concertistiche milanesi (e non solo, visto che è presente in tutte le tappe dell'Orchestra World Tour) - e Shotaro Shima, Yoshitaka Suzuki e Yasunori Nishiki, autori delle musiche addizionali di questa versione remake del capitolo sette di Final Fantasy.
Che, se non ricordate attentamente, consta di ben sedici capitoli dal 1987 ad oggi, più una sequela infinita di spin-off, che dimostrano quanto concretamente Final Fantasy sia la serie nipponica di videogiochi di ruolo più importante nello spazio interattivo videoludico. Saga che nel 1997, proprio con Final Fantasy VII, raggiunge probabilmente il suo apice con un capitolo capace di raccogliere sperticati elogi della critica in tutto il mondo.
E difatti l'appassionante "Final Fantasy VII Remake Orchestra World Tour" lo sta a dimostrare diffusamente, con le sue innumerevoli date sold out nei più autorevoli teatri del mondo come il Royal Albert Hall di Londra e il Microsoft Theatre di Los Angeles, non ultimo il nostro Tam Teatro Arcimboldi di Milano.
L'evento è stato affollatissimo e ha visto la presenza di fan più che accaniti, cosplayer e neofiti, altrettanto calorosi per via di un'esecuzione sinfonica e corale al fulmicotone di nuovi arrangiamenti dei temi più noti di questa settima avventura, appositamente scritti per il tour mondiale per accompagnare un concerto multimediale composto dalle sequenze più rappresentative dei personaggi e dei momenti d'azione del videogioco, proiettate sul grande schermo alle spalle dell'orchestra.
I brani eseguiti, quasi una ventina, e il bis con la proposizione di due tracce già eseguite in concerto, hanno riscosso il giubilo del pubblico assai partecipe. Il primo è stato un tema romantico e fanciullesco, "Flowers Blooming in the Church", dal mood musicale disneyano e vicino allo stile quietamente sognante del noto compositore Joe Hisaishi per il sodale regista e Maestro premio Oscar Hayao Miyazaki, autore dei meravigliosi film d'animazione La città incantata e Il castello errante di Howl, tra i suoi tanti celebrati.
Il secondo è stato il leitmotiv del cattivo di turno Sephiroth, il leggendario guerriero dalla folta chioma argentea, "One-Winged Angel - Rebirth", un pezzo sinfonico corale dall'apocalittica entità epica con influenze di Carl Orff dei Carmina Burana e del premio Oscar Howard Shore per la saga de Il Signore degli Anelli, con anche qualche bagliore di Sergej Sergeevič Prokof'ev per il suo cavalcante Aleksandr Nevskij.
È stata una serata che ha fatto venire qualche brivido sulla pelle in svariate occasioni tra cui, una su tutte, la performance dell'eccelso cantante del tema-sigla "Hollow" di Nobuo Uematsu, che ha fatto venire giù il teatro per gli applausi scroscianti e strameritati (una versione del celeberrimo tema del Final Fantasy VII Remake che lascia stupefatti per bellezza compositiva e ampiezza interpretativa del cantante e coro di turno).
Altri momenti epici di questo indimenticabile concerto-tributo, con alcune testimonianze dei compositori e realizzatori del videogame in causa, tra un brano e l'altro, attraverso video-contributi-intervista, si sono vissuti e soprattutto ascoltati nei brani "Shinra's Theme", una marcia militaresca impetuosa, e "Let the Battle Begin! - Battle Medley", pezzo guerresco al cardiopalma da standing ovation.
In conclusione, ciò che resta di questo straordinario evento concertistico multimediale e sensoriale è che oltre il videogioco... la Musica, come spesso accade, gioca il vero ruolo di una saga senza tempo: la sua 'Fantasia Finale'!
Massimo Privitera è direttore da ben 17 anni di ColonneSonore.net, la prima ed unica rivista ufficiale italiana sulla musica applicata alle immagini. È anche scrittore di libri sulle colonne sonore e docente di Film Music presso conservatori e accademie di settore.