Final Fantasy VIII - review
Square Enix 'emula' un grande classico del passato.
Divenuto nel tempo forse uno dei capitoli più discussi della serie, Final Fantasy VIII si assunse nel lontano 1999 il difficile compito di fare da sequel al settimo e più amato capitolo della saga. Un compito che ha portato avanti egregiamente ma non senza qualche piccolo intoppo. Il paragone stilistico con Final Fantasy VII è infatti ovvio e, diversamente da quelle di Cloud, le avventure di Squall hanno da sempre diviso il pubblico di appassionati.
Da un lato c'è chi ama lo stile adulto del titolo e dall'altro chi rimpiange quello più ispirato del precedente capitolo. Che lo si odi o lo si ami, comunque, Final Fantasy VIII è stato una pietra miliare e fa quindi sempre piacere vedere che, ancora oggi, riesce ad attrarre l'attenzione degli appassionati, questa volta grazie a una versione rimasterizzata disponibile su Steam.
Come già successo al suo predecessore, anche Final Fantasy VIII è riapprodato su PC con una versione graficamente migliorata il più possibile fedele a quella originale, che non vuole fare altro che fornire al giocatore un modo per rigiocare un vecchio e ancora apprezzabile capolavoro del passato.
Tutto resta quindi inalterato e, a parte il supporto per gli obiettivi, il gioco appare indistinguibile dalla versione che giocammo a suo tempo sulle nostre PSX. Anzi, il titolo punta molto proprio su questo aspetto, incorporando nel laucher dell'applicazione un tool che ci consente di modificare a piacimento la qualità grafica.
Potremo decidere se giocarlo con una grafica in alta definizione, adeguata al nostro monitor, oppure se goderci tutto l'aliasing della versione originale. Qualora lo desiderassimo potremmo addirittura allungare l'immagine per renderla a 16:9 (anche se poi tutte le forme apparirebbero distorte) e attivare il texture filtering per goderci un comparto visivo leggermente migliore.
"Potremo allungare l'immagine per renderla a 16:9, attivare il texture filtering o goderci tutto l'aliasing della versione originale"
Fatta eccezione per queste limitate migliorie grafiche, il gioco appare però inalterato e ancora una volta dovremo vestire la canottiera e il giaccone di pelle di Squall per rivivere le sue avventure insieme a Rinoa, godendoci i meravigliosi filmati di CG che inframmezzano le fasi di gameplay. E persino le finestre di dialogo e i menù saranno gli stessi che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare. Tutto è riproposto com'era un tempo, senza fronzoli né miglioramenti di sorta, fatta eccezione per il già citato launcher che ci permette anche di visualizzare e gestire gli obiettivi sbloccati, le partite salvate sulle "memory card" virtuali e attivare una funzione denominata Magic Booster. Un'opzione che tutti i giocatori di vecchia data ripudieranno ma che potrebbe essere interessante per i meno esperti, fornendogli un modo semplice per superare i boss più ardui di un titolo che non è proprio gentilissimo.
Il Magic Booster è in sostanza un cheat, un trucco in bella vista nel menù principale che ci consentirà, qualora decidessimo di farne uso, di "dopare" il nostro salvataggio. Con un semplice click tutti gli incantesimi a nostra disposizione aumenteranno di 100 unità, garantendoci gli strumenti per uscire facilmente da qualsiasi situazioni complicata, senza perdere tempo e gil in lunghe ricerche di oggetti ed esperienza.
Peccato che, sebbene semplifichi un po' troppo le cose, questa opzione non pare avere effetto sugli achievement, rendendo fin troppo forte la tentazione di abusarne ma privandoci in tal modo di molto del divertimento. La decisione finale spetta comunque al giocatore che, piuttosto che darsi al cheating legalizzato, può anche godersi una piccola chicca. Parliamo di Chocobo World, un minigioco bidimensionale presente originariamente solo nella versione PC o nel PocketStation, un apparecchietto simile al tamagotchi o alle memory unit del Dreamcast e mai edito in Europa.
In Chocobo Word il giocatore dovrà controllare un piccolo chocobo intento a esplorare un mondo aperto, in cui combattere, cercare tesori e salire di livello. Un minigioco che ben pochi utenti PlayStation sono stati in grado di provare qui in Europa e che rappresenta, almeno per gli appassionati, una simpatica aggiunta. Un'altra aggiunta risiede nel supporto per il joypad che, originariamente assente nella versione PC, è stato ora inserito e implementato per una vasta gamma di dispositivi, con tanto di mappatura automatica dei tasti.
Che dire allora di questa versione rimasterizzata del titolo? Prima di tutto possiamo dire che ci soddisfa appieno. I tool aggiunti per migliorare l'esperienza di gioco sono utili ma non invasivi. Gli extra, pur non eccelsi, rendono questa versione completa e giocabile, per non parlare del fatto che il prezzo di 12,99 euro a cui viene proposto e i possibili sconti futuri che ormai Steam ci offre ogni stagione, rendono questo prodotto ancora più appetibile.
Detto ciò, prima di procedere all'acquisto dobbiamo tenere presente che non potremo contare su una grafica completamente rivista o su texture ridisegnate. Tutte le migliorie grafiche applicate a questa versione sono quelle che potremmo ottenere con un qualsiasi emulatore, con la differenza però che qui tutto funziona benissimo, fatta eccezione per alcuni piccoli problemi con la registrazione del prodotto sui server di Square Enix.
"Tutte le migliorie grafiche applicate a questa versione sono quelle che potremmo ottenere con un qualsiasi emulatore"
In conclusione questa versione di Final Fantasy VIII è un "must buy" per tutti gli appassionati della serie, proponendo la stessa identica esperienza dell'epoca a un prezzo accettabile e con qualche piccola chicca in grado di accontentare anche i fan più accaniti. E ora, dopo i remake del settimo e dell'ottavo capitolo, non ci resta che sperare in un "remake" del nono.