Final Fantasy: The 4 Heroes of Light
Il più classico dei classici.
In questi giorni abbiamo avuto modo di testare l'ennesimo capitolo per Nintendo DS della saga di Final Fantasy. La nostra impressione dopo qualche ora di gioco del codice preview? Diciamo solo che di “Fantasia” ce n'è sempre meno, visto che in effetti ci troviamo di fronte al più classico dei JRPG.
Chiudete gli occhi, immaginate un qualsiasi cliché del genere, e potete scommettere che lo ritroverete nei primi minuti del titolo Square Enix. C'è proprio tutto, a partire dalla caratterizzazione (grafica e psicologica) dei quattro personaggi principali, fino ad arrivare ai singoli dettagli che ognuno di noi ha apprezzato mille e mille volte in un genere ormai sempre meno creativo.
Appropriazione indebita dei beni nelle abitazioni dei villaggi? Presente! NPC immobili che ripetono continuamente le stesse frasi di circostanza? Ovviamente ci sono! Il protagonista che viene svegliato dalla madre (Crono... Crono!) per affrontare una giornata particolarmente importante? Check!
Potremmo continuare l'elenco ma forse finiremmo con l'annoiarvi, quindi passiamo direttamente a esaminare le caratteristiche peculiari di questo nuovo Final Fantasy per DS. Il sistema di controllo è estremamente basilare, e prevede indifferentemente l'uso del pennino o dei tasti della console.
Per muovere i personaggi attraverso le ambientazioni si può contare sulla croce direzionale, oppure affidarsi all'accoppiata pennino + touch screen. La stessa cosa vale per la navigazione dei menu e per la selezione di oggetti e opzioni all'interno delle varie finestre, che può essere fatta con i tasti frontali della console, o attraverso un semplice tocco sullo schermo.
Il vero fulcro di ogni JRPG, comunque, si trova nella trama e nel sistema di combattimento, elementi chiave perché un gioco del genere si distingua dalla massa di cloni ed entri nel cuore degli appassionati. Come se la cava The 4 Heroes of Light, su questi fronti?
Ovviamente è ancora presto per giudicare l'impianto narrativo, ma si possono già fare le prime considerazioni del caso. L'incipit della storia, così come i primi frammenti del suo sviluppo, sembrano usciti direttamente dalla più classica delle favole per bambini.
Dopo pochi minuti abbiamo avuto a che fare con la principessa scomparsa, con la labirintica caverna oscura invasa da mostri e con l'immancabile strega capace di trasformarsi in un letale drago nero dotato di ali, zanne e artigli.
Considerando che andando avanti non abbiamo trovato nulla di particolarmente originale o ricercato (a meno che non consideriate tali un misterioso cristallo parlante che dona ai 4 eroi il potere della luce, e una maledizione che trasforma in pietra tutti gli abitanti del villaggio iniziale), dubitiamo che Square Enix stia pensando di realizzare un gioco adatto a un pubblico con esigenze narrative particolarmente elevate.