Final Fantasy XIII
Tutto qui?
Peccato soltanto che la concezione di "avventura" di Toriyama & Co. sia dolorosamente diversa da quella del sottoscritto e di milioni di altri appassionati: se cercate infatti esplorazione, interazioni più o meno profonde con decine e decine di personaggi non giocanti, combattimenti tesi ed entusiasmanti e, in generale, quel senso di evasione e scoperta di un universo sì virtuale ma anche sontuosamente pulsante di vita (se penso all'indimenticabile Skies of Arcadia mi vengono ancora i brividi), preparatevi a una terribile delusione, poiché Final Fantasy XIII non sembra essere niente di tutto ciò.
Nell'evidente tentativo di creare qualcosa di appetibile per un pubblico giovane e inesperto (nonché palesemente fanatico dei Tokio Hotel), Square-Enix ha infatti confezionato un prodotto fin troppo lineare e semplice, fondato su una prospettiva di totale disimpegno al limite dell'inconsistenza.
Difficile allora cadere in battaglia in un videogame che ti ricopre di pozioni curative come se piovesse (senza contare che con una singola dose l'intero party verrà risanato e che i punti vita saranno recuperati tra uno scontro e l'altro, tanto per rendere ulteriormente più accessibili le cose), ma anche impossibile perdersi in un mondo fatto letteralmente di corridoi senza interazioni o complicazioni varie ed eventuali.
Con un battle system dinamico ma anche troppo (contando la fulminea rapidità con cui si chiuderanno i combattimenti, spesso senza nemmeno farvi capire bene cosa sia accaduto!), un level design non pervenuto più in linea con le esigenze di un action alla Bayonetta che non con i labirintici dungeon di un Demon's Soul e una sconcertante assenza di cose da fare e da vedere (basti dire che non ho avuto modo di esplorare nemmeno una città o di incrociare neppure un negozio, forse ritenuti inutili vista la presenza di un'interfaccia di compravendita in ognuno dei millemila terminali di salvataggio), cosa rimane?
La trama, certo (anche se pure da questo punto di vista si potrebbe avere qualcosa da ridire, considerate le assurde forzature atte a crescere artificiosamente il lirismo dei passaggi drammatici e la spensieratezza di quelli sereni), la pregevole realizzazione tecnica ed ovviamente il nome di un brand capace di catalizzare le vendite come pochi altri.
Onestamente un po' pochino per un mega progetto con 4 anni di sviluppo sulle spalle, teoricamente destinato a lasciare una traccia indelebile in un genere e in una generazione. In un certo senso Final Fantasy XIII ha così finito per ricordarmi (seppure assolutamente in peggio) il precedente di Resident Evil 5: non sarà un'allarmante cartina di tornasole della crisi ormai comprovata degli sviluppatori nipponici, evidentemente ancora non del tutto a loro agio nella gestione dei blockbuster su console HD? Lo scopriremo solo vivendo, anche se la delusione nello specifico è stata purtroppo tanta.
Final Fantasy XIII sarà disponibile per PlayStation 3 e Xbox 360 a partire dal prossimo 9 marzo.