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Fire Emblem Warriors - recensione

Marth, Corrin, Celica, Robin e gli altri eroi in un musou dal DNA strategico.

Questo 2017 è stato un anno importante per la serie di Fire Emblem. A gennaio è arrivato su iOS e Android Fire Emblem Heroes, il gioco mobile free-to-start che ha letteralmente sbancato gli app store generando un fatturato di $2,9 milioni nel solo giorno di lancio, di €5 milioni nella prima settimana e di $114 milioni fino allo scorso luglio. Poi, ad aprile è stata la volta dell'ottimo Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia per Nintendo 3DS, ed infine arriva adesso Fire Emblem Warriors su Switch e New 3DS/New 2DS XL, il primo spin-off hack & slash della longeva serie strategica.

Fire Emblem Warriors segue le orme di Hyrule Warriors, proponendo un videogioco in cui i protagonisti di un noto brand interno a Nintendo se le danno di santa ragione in ambienti aperti affrontando migliaia di soldati degli eserciti nemici, sulla falsa riga del celeberrimo franchise Dynasty Warriors. Poiché Hyrule Warriors ha ottenuto un discreto successo prima su Wii U e poi su 3DS, Nintendo ha pensato di riprovarci con un brand che in questo momento gode di ottima popolarità e che probabilmente si presta di più a questo tipo di spin-off.

A differenza di Hyrule Warriors, Fire Emblem Warriors arriva stavolta in contemporanea su 3DS e sull'emergente Switch. Una scelta comprensibile da parte di Nintendo, che vuole sì spingere le vendite di Switch (che fra l'altro procedono a gonfie vele), ma che d'altro canto non vuole rinunciare al bacino di oltre 65 milioni di utenti del 3DS. Ma sarà stata la scelta giusta? Inevitabilmente uno sviluppo parallelo per due macchine dotate di potenza hardware e caratteristiche notevolmente differenti ha dovuto far scendere gli sviluppatori di Omega Force a compromessi, ma questo lo vedremo più avanti.

Partiamo parlando della trama del gioco, che ci vede vestire i panni di due principini gemelli, Rowan e Lianna, che intraprendono un cammino nel tentativo di salvare il proprio regno di Aytolis. Si tratta di due personaggi inediti, che nel corso della loro avventura incontreranno tantissimi protagonisti di svariati capitoli della saga di Fire Emblem, ognuno con la propria storia da raccontare, che in un modo o nell'altro incrocerà il nostro destino, spesso unendosi alla nostra causa. Incontreremo quindi ad esempio Chrom, capitano dei pastori di Ylisse; Ryoma e Xander, delle nazioni di Hoshido e Nohr; Corrin, Marth, Frederick, Cordelia, Celica e tantissimi altri.

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Ogni personaggio di Fire Emblem che incontreremo nel nostro cammino e che deciderà di unirsi alla nostra causa sarà poi totalmente controllabile, e ognuno avrà le sue armi specifiche, le sue tecniche di lotta, le sue abilità e ovviamente le sue mosse finali speciali. Il fan service qui è dunque assicurato, facendo presto dimenticare che il battle system è quello importato da titoli come Dynasty Warriors e Hyrule Warriors.

La campagna principale è suddivisa in capitoli, che ci imporranno superare delle mappe dense di obiettivi primari e secondari. L'obiettivo primario sarà quasi sempre quello di sconfiggere un boss o di fermare l'avanzata dell'esercito nemico, ma esplorando le varie mappe ci verranno offerte svariate missioni secondarie che ci faranno guadagnare punti di esperienza per far livellare il nostro roster, denaro da spendere nello shop, e oggetti consumabili e craftabili. All'inizio di ogni capitolo assisteremo a delle cut-scene tramite cui si sviluppa la trama, facendo da fisiologico intermezzo tra le concitate ed estenuanti sessioni di mazzate che possono durare anche più di un'ora per quadro.

Lo schema di combattimento è abbastanza semplice: avremo a disposizione un attacco base, un attacco potente e un attacco guerriero, una sorta di mossa speciale che si può scatenare una volta riempita una relativa barra che si riempie eseguendo combo e mandando KO nemici, oppure raccogliendo delle ampolle gialle sul campo. Come loot capiterà di trovare anche dei materiali con cui è possibile creare Stemmi e Benedizioni nella Piazza, utili per potenziare i nostri eroi.

È vero che siamo di fronte a una sorta di clone di Dynasty Warriors ma non manca certo la componente strategica, caratteristica distintiva della serie Fire Emblem. Ritroviamo infatti il classico triangolo di armi Spade-Asce-Lance, che governano le regole di combattimento secondo il seguente schema: le spade prevalgono sulle asce, le asce sulle lance e le lance sulle spade. Questa semplice regola conferisce una certa componente strategica al battle system, visto che ogni nostro eroe è equipaggiato con una di queste armi e a seconda di quella brandita dal nemico da affrontare occorrerà scegliere con cura il personaggio con cui fronteggiarlo.

Le cut-scene sono molto suggestive e curate, splendono sullo schermo di Switch e faranno brillare gli occhi ai fan di Fire Emblem.

Esiste anche una modalità speciale chiamata Risveglio, attivabile una volta riempita la relativa barra. Questa modalità è una sorta di berserk in cui vengono annullati gli effetti del triangolo, mettendoci in vantaggio contro qualsiasi tipo di arma ma ovviamente ha una durata molto limitata nel tempo, seppur aumentabile tramite gli Stemmi. Durante le fasi di lotta sulle mappe aperte potremo anche accedere a un menu che risulterà molto familiare ai fan di Fire Emblem, che ci consentirà di muovere le nostre pedine e di impartire svariati ordini come difendere posizioni, raggiungere compagni o attaccare boss e mini boss.

Per aumentare l'efficacia in battaglia potremo anche comporre un Duo di personaggi. In questa dinamica, uno dei due sarà l'avanguardia e l'altro il sostegno; l'avanguardia ottiene dei bonus statistiche e può utilizzare l'attacco combinato, la doppia guardia e l'attacco speciale combinato. Quest'ultimo è un colpo finale devastante attivabile una volta che entrambe le barre guerriero saranno piene. Nel processo vengono consumate tutte e due le barre all'istante, ma il colpo che ne scaturisce è non solo spettacolare (accompagnato da suggestive cut-scene), ma anche mortale nella maggior parte dei casi.

L'attacco combinato è invece una tecnica che permette all'unità di sostegno di attaccare al posto dell'avanguardia. Questa tecnica è utile nel caso in cui l'arma del sostegno sia in vantaggio contro l'arma del bersaglio. In tal caso, ogni colpo a segno del sostegno farà andare in Collasso il nemico. In questo particolare status, il nemico avrà sopra di sé una barra di energia, che una volta fatta svuotare a suon di colpi ci darà diritto ad un potente colpo triplo gratuito.

Nelle mappe del campo di battaglia troveremo numerosi presidi che possono essere controllati dall'esercito nemico o dal nostro. Potremo conquistare velocemente un presidio sconfiggendo il suo capitano. I presidi ci permettono di recuperare HP stando al loro interno, e se riusciremo a conquistare tutti i presidi della mappa tutti i nostri alleati otterranno importanti bonus. Oltre ai presidi ci sono anche gli Avamposti, punti strategici che se conquistati continueranno a rifornire di unità le nostre truppe, il loro controllo è quindi fondamentale ai fini della vittoria della battaglia.

La qualità grafica nelle mappe 3D è inadeguata all'hardware di Switch. Guardate i grossolani modelli dei soldati e le texture del terreno.

La campagna principale offre due modalità: la classica Storia e la modalità Epica. Quest'ultima ci permette di rivivere alcune battaglie storiche dei giochi della serie Fire Emblem, collezionando gli scenari mettendo insieme i frammenti di cartoline che troveremo presso il venditore Anna, che saltuariamente comparirà in maniera casuale e per un periodo di tempo limitato sulle mappe della modalità storia.

Insomma, comprenderete che di carne al fuoco ce n'è, ed il sistema di combattimento è abbastanza profondo e differente rispetto agli standard di Dynasty Warriors, pur ereditandone DNA e schemi di base. Pure il fan service è elevato, ma ci sono dei punti negativi. Prima di tutto il gameplay risulta molto presto abbastanza ripetitivo, e talvolta veramente non si vede l'ora di terminare una mappa, che può durare fino a un'ora se si perde il controllo di diversi avamposti e presidi.

Lo sviluppo dei personaggi risulta inoltre troppo schematico e poco interessante. I rami di espansione delle abilità sono abbastanza equivalenti tra i vari eroi e gli upgrade delle armi troppo simili. Insomma, si vede che si tratta di una facciata posta su un'impalcatura preesistente piuttosto che di una struttura creata ad hoc per un gioco di Fire Emblem.

Un'altra nota dolente risiede nell'aspetto tecnico. Lo sviluppo congiunto del gioco su Switch e 3DS ha inevitabilmente forzato Omega Force a limitare l'utilizzo delle risorse hardware di Switch. Se facciamo bene attenzione sono solo gli eroi e gli antagonisti, specialmente nelle cut-scene, a ricevere un trattamento speciale per la console ibrida. Ma le texture di ambienti, terreno, ed edifici sono davvero grossolane, presumibilmente perché in comune con la versione 3DS del gioco. E questo è davvero un peccato, perché uno sviluppo esclusivo su Switch avrebbe permesso di osare di più.

il sistema di progressione dei personaggi è affidato a un sistema di Stemmi che si ottengono combinando oggetti trovati sul campo di battaglia.

La versione Switch permette almeno di scegliere tra una modalità qualità e una modalità performance, ma solo in configurazione docked! La prima predilige la pulizia delle immagini al frame-rate che viene impostato a 30fps, mentre la seconda riduce il filtraggio delle texture per arrivare ai 60fps (anche se non sempre costanti). La differenza qualitativa tra le due impostazioni non è eclatante ed il gioco risulta molto più godibile in modalità performance.

Non manca il supporto agli amiibo, con le statuette di Fire Emblem recenti e meno recenti come quelle di Marth, Celica, Corrin, Robin e compagnia bella, che vengono riconosciute e forniscono agli eroi armi e materiali speciali. I fan saranno anche ricompensati del loro amore verso la serie con una ricca galleria di immagini, voci e filmati del gioco e dei propri eroi, che comprende anche un'arena in cui è possibile vedere in azione ognuno dei personaggi sbloccati fino a quel momento. Su Nintendo Switch è inoltre presente una modalità co-op a due giocatori su TV on in tabletop mode, utilizzando una singola coppia di Joy-Con o anche il Pro Controller.

Concludendo, Fire Emblem Warriors è un hack & shlash/musou basato sulla celebre serie Dynasty Warriors, ma con importanti modifiche al gameplay per adattarsi agevolmente alla storica serie strategica di Nintendo. La componente strategica non sarà ai livelli dei capitoli classici ma è comunque presente e rende meno macchinose le lunghe sessioni di mazzate che ci aspettano nei confronti di orde di nemici che arrivano quasi senza sosta.

Nonostante ciò, a volte prevale prepotentemente la monotonia, ragion per cui questo prodotto si orienta principalmente ai fan di Fire Emblem che sapranno passare oltre i difetti evidenziati in questa sede. Attenzione se sceglierete la versione 3DS del gioco, perché è compatibile solo col nuovo hardware di New 3DS e New 2DS XL.

7 / 10