Fist of the North Star
Ken, sei tu, fantastico guerriero…
C'era un tempo in cui la violenza in televisione era cosa da piccoli e tutti noi videogiocatori in erba eravamo un felice popolo ammaliato dal mondo post atomico di Kenshiro, il mitico guerriero delle sette stelle di Hokuto.
Erano anni felici, quando il Grande Fratello ancora non era che un embrione nella mente di terribili produttori televisivi e Cristina d'Avena era un'icona sexy per giovani imberbi in fase di tempesta ormonale.
Chiunque abbia vissuto quell'epoca magica ha da sempre nel cassetto il sogno che qualcuno arrivi ad allietare la propria esistenza con un titolo in grado di cogliere almeno in parte l'atmosfera di quei tempi, capace di spazzare via il buonismo che avrebbe imperversato solo un decennio dopo la sua uscita.
Purtroppo però i pochi tentativi in tal senso si sono spesso scontrati contro la dura realtà dei fatti, perlomeno fino all'arrivo di Fist of The North Star, il titolo di Tecmo che promette di ribaltare questo trend negativo.
Invitati così a Milano per la presentazione nazionale del gioco negli uffici di Digital Bros (il distributore italiano di Fist of the North Star), abbiamo avuto modo di assistere a una breve anteprima dello stesso, coadiuvati dalla gentile presenza di Misashi Koinuma, producer della serie e veterano dell'industria videoludica.
Come illustrato nel corso della chiacchierata, allietata peraltro da un messaggio di Tetsuo Hara, storico disegnatore del manga originale, il gioco ricalcherà in maniera pedissequa la storia raccontata del fumetto, partendo dalle origini fino allo scontro finale con Raoul, epica chiusura della prima serie.
Se però poteva risultare scontato impersonare il mitico Ken all'interno delle nostre scorribande per le martoriate lande della Terra post nucleare, piacevole sorpresa è stata scoprire che potremo vestire i panni anche di altri quattro personaggi (qualcuno ha detto Shin?) e che inoltre con alcuni di essi sarà addirittura possibile vivere degli interessanti "what if", chicca prelibata per i fan della serie.
Dal punto di vista visivo, la rielaborazione Tecmo ha fatto in modo che i caratteri distintivi della serie televisiva e del manga emergano in maniera chiara, rendendoli poi ancora più evidenti con la cura al testosterone a cui sembra siano stati sottoposti i corpi dei personaggi.
Koinuma stesso ha sottolineato come ci sia stato un attento lavoro al riguardo, tanto da arrivare a prendere spunto addirittura dalle riviste di body building per rendere quanto più realistici i protagonisti.
Sempre in tema di fedeltà, è stata fatta anche la scelta di mantenere il parlato originale in lingua giapponese, così che anche i fan più accaniti possano andare in brodo di giuggiole quando i loro beniamini si troveranno impegnati a utilizzare una delle mosse della scuola segreta di Nanto.
I sottotitoli in Italiano daranno comunque manforte a chi vorrà seguire il dipanarsi delle vicende invece di darsi solo allo smazzulamento feroce.