Skip to main content

Flower, Sun and Rain

Quel pazzo di Suda. Ancora lui.

Alcune cose potrebbero persino risultare incomprensibili, come per esempio quando dovremo aiutare un wrestler che ci ostacola il cammino, a recuperare la sua forma perduta, piuttosto che aggirarlo e proseguire nelle nostre indagini. Eppure avremo modo di capire come tutto, in Flower, Sun and Rain, sia messo li appositamente, quasi fosse un film di David Lynch, in cui ogni cosa trova la sua spiegazione a seconda dell'interpretazione personale che ogni spettatore può fornire. Per fare qualche esempio dell'assurdità di molti degli aspetti di questo titolo, Mondo dovrà recarsi nella sala ristorazione dell'hotel presso cui è ospite per fare colazione, ma ci renderemo presto conto che tale operazione, apparentemente semplice, potrebbe rivelarsi impossibile, o comunque molto ardua, considerando le molteplici interferenze che ci saranno arrecate dai personaggi intenti a sottoporci richieste di ogni tipo e costringendoci a risvegliarci sudati nel nostro letto e a ricominciare tutto da capo. Proprio come in un sogno (o un incubo).

A differenza di quanto accade per altri giochi su DS, come nel caso della serie Phoenix Wright, questo Flower, Sun and Rain non concilia alla perfezione enigmi e trama principale. I codici numerici grazie ai quali è possibile risolvere la maggior parte degli enigmi, sono spesso scritti su fogli che è possibile reperire nell'hotel. Alcuni di essi saranno scritti anche su post it o sulla guida dell'albergo. Tutto dipende sin troppo da questi codici e non sarà possibile far prevalere l'intuito o la capacità di deduzione sul ragionamento spesso troppo "cervellotico" per risolvere un problema

cosa più grave è che spesso avremo la soluzione chiaramente sotto gli occhi, ritrovandoci, di fatto, un passo avanti al gioco, che invece, nostro malgrado, ci costringerà a trovare il codice giusto, ad aprire il manuale in dotazione in un determinato punto per poter andare avanti. Tutto troppo rigido e troppo strettamente legato alla risoluzione metodica degli enigmi, e spesso non esistono alternative. La frustrazione di questo titolo è ulteriormente alimentata dalla scelta di rendere il tutto in 3D. Se in Phoenix Wright il videogiocatore poteva muoversi in ambienti in 2D in cui tutto era alla portata di mano e pratico, in Flower, Sun and Rain tutto è macchinoso e reso fin troppo complicato dalla scelta di collocare il gioco in un ambiente tridimensionale, interrotto solo da rudimentali e alquanto superflue animazioni. Un altro elemento di insoddisfazione è rapresentato dagli enigmi, che potrebbero anche essere decenti, se non fossero ridotti quasi tutti ad un mero "copia e incolla" o ad una continua e ripetitiva risoluzione di codici.

Non possiamo fare a meno di congratularci con Rising Star Games per aver deciso di tradurre il titolo e di mantenerlo intatto da un punto di vista della programmazione, in maniera tale da far arrivare ai giocatori il gioco così come era previsto per PlayStation 2 e farlo conoscere, adesso mediante il DS, anche a chi non ne avesse mai sentito parlare, in considerazione anche del fatto che la popolarità di Suda 51 è esplosa solo di recente in occidente e in Italia. Nonostante il downgrade grafico, inevitabile nel passaggio da PS2 a DS, gli ambienti di gioco hanno mantenuto le loro caratteristiche peculiari, con elementi post moderni lussuosi per quanto concerne gli interni dell'hotel presso cui Mondo sarà ospite, e la bizzarria dei personaggi che incontreremo, rimasta integra. L'atmosfera di gioco in generale, poi, comunica un senso di appariscenza e di vistosità che ben si sposa con la selezione musicale della colonna sonora, risultato di vari remix di Erik Satie, Bach e Gershwin.

Non c'è differenza tra pennino e bottoni a livello di controllo, peccato per il ritardo nella risposta talvolta

Il gioco è fuori di testa, senza dubbio, e lo scopo di una seconda uscita, adesso su DS, vuole forse essere quello di riproporre un concetto di nostalgia da rimandare a circa una decina di anni fa. Gli amanti dell'arte videoludica, forse, sapranno chiudere un occhio dinanzi ad un gameplay al giorno d'oggi quasi improponibile e saranno capaci di scovare ciò di buono si cela dietro un titolo quanto mai "d'autore" come Flower, Sun and Rain.

6 / 10