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For Honor - prova

Il progetto ha preso forma e ve lo raccontiamo dopo il nostro viaggio a Parigi.

Parigi - Mancano ormai un paio di mesi all'uscita di For Honor. Il team di Ubisoft Montreal continua a lavorare tenendo conto dei feedback ricevuti da stampa e community. Dopo aver giocato l'alpha avevamo manifestato una certa curiosità verso questo brawler all'arma bianca. Curiosità che si è trasformata in sincero interesse dopo l'ennesima prova. Giusto ieri sono uscite le notizie relative alla natura always online del gioco. In realtà, c'è una giustificazione molto semplice. A Parigi, infatti, gli sviluppatori ci hanno parlato della Faction War, modalità che coinvolgerà a livello globale ogni singolo momento del gioco, a prescindere dalle piattaforme.

In sostanza, il gioco chiede di scegliere con quale delle tre fazioni schierarsi (senza limitare la scelta dei personaggi da usare) e, da quel momento in avanti, tiene traccia di tutto ciò che viene fatto una volta avviato For Honor. Le azioni dei giocatori si riflettono sul conflitto globale che, a sua volta, condiziona le partite degli utenti. La Faction War sarà divisa in turni (della durata di 6 ore), in round (2 settimane) e in stagioni (10 settimane). Al termine di ogni stagione vengono elargite le ricompense ai membri della fazione vincitrice (principalmente elementi cosmetici esclusivi), mentre al termine di ogni round vengono offerti i classici lootbox.

Durante la stagione il conflitto si sposta via via in territori sempre diversi, andando a modificare alcuni elementi delle mappe. Ognuna delle 12 mappe disponibili al lancio, infatti, sarà presente in 4/6 varianti, per un totale di 60 versioni differenti. Ovviamente le geometrie rimarranno le stesse (per non creare inutili ambiguità durante le sfide), ma ci ritroveremo a combattere con condizioni climatiche e dettagli naturali sempre diversi. Questo dettaglio dovrebbe garantire una buona dose di freschezza, complice anche l'ottimo lavoro artistico svolto finora dagli sviluppatori.

Ecco i tre nuovi guerrieri che abbiamo avuto modo di provare. Uno leggero e agile, uno ben bilanciato e uno lento e potente.

Al termine di ogni stagione della Faction War, verranno distribuiti nuovi contenuti gratuiti, garantendo così una crescita regolare del gioco, segnata da scadenze ben precise. Il team ci ha tenuto a sottolineare che tutti gli aggiornamenti del mondo di gioco saranno gratuiti e che ogni elemento extra potrà essere sbloccato semplicemente giocando. Ovviamente, i più impazienti potranno spendere denaro reale per acquistare gli immancabili pacchetti contenenti la valuta del gioco, utili per sbloccare più in fretta tutti gli extra del caso.

Dopo la presentazione della Faction War, l'evento ci ha offerto qualche ora di divertimento con una build avanzata del gioco. Rispetto all'alpha erano presenti tre nuovi personaggi (uno per fazione), più altri che non potevano ancora essere selezionati. I nuovi guerrieri erano l'agile Peacekeeper (per i cavalieri), il massiccio Warlord (tra i vichinghi) e il corpulento Shugoki, un samurai a metà tra un lottatore di sumo e Roadhog di Overwatch. Questi lottatori confermano la volontà del team di creare guerrieri molto diversi tra loro, utili per garantire tanti approcci ai combattimenti.

Lo sfuggente Peacekeeper, per esempio, combatte usando una spada e un pugnale, alternando rapidi fendenti a letali affondi. Smanettando un po' con i suoi talenti sbloccabili abbiamo scoperto che può avvelenare le lame per infliggere lievi danni nel tempo o perfino equipaggiarsi di una carica esplosiva da far brillare prima di morire. La versione medievale del Martirio di Modern Warfare, in pratica.

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Lo Shugoku, forte della sua mole, può contare su una serie di attacchi dotati di armor. Il gigante nipponico, in pratica, è in grado di portare a segno i colpi con la Kanabo (una mazza ferrata degna dei leggendari Oni) anche mentre incassa i fendenti del nemico. Tutto questo è ovviamente bilanciato da una lentezza pachidermica. Durante l'evento stampa ci siamo divertiti con i duelli 1 contro 1 e con la modalità Obiettivo (già presenti nell'alpha), ma a metterci davvero alla prova è stata la modalità Eliminazione. Si tratta di violenti risse 4 contro 4 senza respawn, all'interno di mappe disseminate di bonus di ogni tipo.

Vista la natura del gioco, l'obiettivo è quello di separare la squadra avversaria per mettere ogni membro in inferiorità numerica. Se i duelli 1 contro 1 sono infatti onesti e bilanciati, già in 2 contro 1 la musica cambia, costringendo ad applicare strategie alternative (come l'immancabile fuga). La nostra esperienza con Eliminazione è stata divertente e caotica, ma è probabile che la scarsa conoscenza delle mappe e del set di mosse dei vari guerrieri abbia contribuito a rendere tutto più casuale del dovuto.

Le ultime considerazioni le riserviamo alla modalità single player. Che For Honor sia nato come progetto multiplayer è ben noto. Il single player è stato aggiunto solo in seguito ai feedback di stampa e giocatori. Il problema è che, a quanto abbiamo visto, la Campagna per un giocatore non promette nulla di interessante. Le missioni a disposizione riguardavano la fazione vichinga e quella dei cavalieri e in entrambi i casi chiedevano di avanzare nelle mappe, sterminando i nemici e portando a termine incarichi di poco conto.

La modalità 4 vs 4 premia il gioco di squadra. Probabilmente sarà quella più gettonata per eventuali tornei.

Il vero problema era l'IA dei nemici. Per tutta la durata delle missioni, infatti, abbiamo incontrato gruppi di massimo tre avversari che, in linea con la tradizione di Assassin's Creed, si assicuravano di non sfruttare mai la superiorità numerica. Al massimo, mentre fronteggiavamo un nemico uno dei suoi compagni accennava un singolo attacco, giusto per ricordarci dell'esistenza delle parate in successione (utilissime nel multiplayer). Nonostante la momentanea bocciatura del single player, comunque, For Honor continua a trasmettere vibrazioni positive.

Il multiplayer sembra davvero divertente e la struttura della Faction War potrebbe rivelarsi perfetta per fidelizzare l'utenza. A gennaio del 2017 verrà lanciata una nuova beta, in cui sarà possibile provare i nuovi personaggi, le nuove modalità e, soprattutto, avere un assaggio della Faction War. For Honor uscirà il 14 febbraio. Se avete un'indole competitiva e amate i combattimenti all'arma bianca, tenetelo d'occhio. Potrebbe rivelarsi una gran bella sorpresa.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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For Honor

PS4, Xbox One, PC

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