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Formula Fusion - recensione

L'erede spirituale di WipEout che non fa onore alla celebre serie di Psygnosis.

Quest'ultimo anno è stato davvero grandioso per il genere racing a gravità zero, con un vero e proprio fiorire di proposte tra nuovi esperimenti e riproposizioni di classici su tutte le piattaforme. Appena un anno fa i giocatori PC hanno infatti ricevuto l'ottimo RedOut, sviluppato dagli italianissimi 34BigThings, poi abbiamo tessuto le lodi di Fast RMX per Switch, versione rimasterizzata e arricchita di Fast Racing NEO per Wii U, e appena qualche giorno fa i possessori di PS4 hanno ricevuto il gioiello WipEout Omega Collection, collezione definitiva in 4K60 (su Pro) degli ultimi giochi della serie.

Tra tutti questi importanti titoli sbuca anche Formula Fusion, un progetto nato da R8 Games, uno studio il cui fondatore Alex Walker ha vinto un BAFTA Award come miglior design per WipEout 3 nel '99. Il team è formato da ex-membri di Psygnosis e Studio Liverpool che hanno lavorato ai più importanti episodi della serie WipEout. Il progetto è stato finanziato tramite una campagna Kickstarter da £79.000, e ha visto il coinvolgimento anche dei designer originali del primo WipEout, The Designer Republic. Grazie alla campagna crowdfunding, Formula Fusion è sbarcato su Steam in Early Access nel 2015, e in questo mese di giugno è finalmente stato rilasciato sul mercato.

Proponendosi come "successore spirituale di WipEout" e con tanti ex membri di Psygnosis, Studio Liverpool e The Designer Republic alle spalle, era logico che le aspettative su questo titolo fossero non solo alte, ma di più. Aspettative che purtroppo sono state quasi totalmente disattese, per una serie di problemi che affliggono questa release che andremo ad analizzare in questa recensione.

Lo stile di WipEout c'è tutto e si vede la mano inconfondibile di The Designer Republic.

Il primo impatto che abbiamo avuto provando Formula Fusion a ridosso della sua release non è stato affatto positivo. L'impressione generale è stata quella di un gioco fatto uscire sul mercato in fretta e furia, e il cui lo sviluppo non era ancora completato. Il problema principale è rappresentato dalle performance: anche su configurazioni spinte con Intel i7 quad-core Kaby Lake e schede video del calibro di AMD RX 570 e Nvidia GTX 1050 Ti (nella sfera dei requisiti consigliati) a nostra disposizione, il gioco non solo non raggiungeva i 60fps ma le prestazioni calavano incredibilmente fino a un frame-rate inferiore ai 20fps, una situazione davvero inammissibile per un racing futuristico in cui la velocità e la fluidità dovrebbero essere il fondamento imprescindibile.

Anche abbassando la qualità grafica, la situazione non migliorava granché. Nelle nostre misurazioni prestazionali abbiamo infatti notato un utilizzo eccessivo e ingiustificato della CPU, con tutti i core ed i thread occupati quasi al 100%, a tal punto da ostacolare la comunicazione tra la CPU e la GPU. Quest'ultima infatti rimaneva spesso a corto di dati da elaborare e quindi i frame al secondo calavano di conseguenza. I problemi di performance sembravano strettamente legati all'IA: infatti quando si riusciva a seminare il gruppo delle navicelle avversarie (o si correva un time trial) le prestazioni miglioravano.

Inoltre, un fatto abbastanza curioso riscontrato è stata una differenza abissale di prestazioni tra la modalità quick race e quella della campagna: nello stesso tracciato, con la stessa modalità di gara e il medesimo numero di navicelle, vi era infatti una differenza di 20-30fps tra quick race e campagna a sfavore di quest'ultima, situazione che non lascia spazio ad alcuna spiegazione logica se non ad un intoppo nel codice. Ed a volte le prestazioni mutavano persino nella stessa sezione del tracciato a seconda del giro in atto.

I tracciati sono sicuramente l'aspetto più riuscito, pieni di dettagli e di saliscendi da capogiro.

Ma dobbiamo spezzare una lancia a favore degli sviluppatori, visto che non appena questi (ed altri problemi) sono stati segnalati in massa sul forum ufficiale, si sono adoperati per mettere mano al codice e rilasciare una patch correttiva in un paio di giorni che ha migliorato le cose sensibilmente (anche se ancora c'è molta strada da fare).

Passando ad analizzare il gameplay, Formula Fusion offre un tipo di esperienza che il classico fan di WipEout si aspetti. Tracciati futuristici da percorrere a grandi velocità, frecce acceleratrici sul terreno, curve a gomito che se prendi la tangente spacchi lo scafo, armi per farsi largo tra gli avversari, diverse modalità di gioco, e un bel numero di classi di velocità. Sulla carta sembra un bel calderone di opzioni, ma l'implementazione non è altrettanto buona.

A nostro avviso il team confida un po' troppo sul fatto che l'acquirente (o potenziale) conosca alla perfezione WipEout e le sue meccaniche. Manca infatti qualsiasi tipo di descrizione delle varie modalità e delle tipologie delle astronavi disponibili. Queste sono in tutto cinque, ma si possono personalizzare tramite una vasta scelta di componenti nel garage. Anche qui, però, tutto appare confusionario e implementato malamente. Innanzitutto i vari potenziamenti al motore, alla tenuta di strada, all'anti-gravità (?) hanno un prezzo abbastanza alto e in realtà pochi di essi sono realmente utili. Ad esempio, ci sono più di cinque tipi di motori, tutti venduti allo stesso prezzo, ma solo uno è il più potente ed è acquistabile fin da subito. Perché quindi dovrei scegliere di comprare quelli più scarsi?

Il garage è un passaggio obbligato per poter vincere gare e tornei, ma sarebbe stato meglio se un'introduzione l'avesse spiegato. Inoltre, è l'unico posto in cui si possono vedere le statistiche delle varie navicelle.

Un tutorial, anche se minimo (magari con un breve filmato) sarebbe stato necessario, visto che vincere la prima gara della campagna senza acquistare alcun potenziamento è un'impresa disperata, ma anche arrivare sul podio (condizione necessaria per progredire nella carriera). Una volta che capiremo che bisogna per forza fare un salto al garage per vincere le gare, tutto cambierà radicalmente, e passeremo dall'arrivare non prima dell'ottavo posto, a dominare le gare, correndo da soli in testa e riuscendo in varie occasioni persino a doppiare gli avversari più lenti!

Non convincono nemmeno le armi, che il più delle volte sembrano inefficaci, sempre che riusciate a colpire l'avversario (il più delle volte è davvero un'impresa). Inoltre, solo dopo svariate gare si capirà che ci sono delle barre di energia e dello scudo legate a doppio filo, e che sui tracciati sono disseminati globi di energia che rigenerano lo scudo e armi difensive e di offesa. Armi che però risultano quasi inutili se non passeremo ancora una volta dal garage a configurare l'astronave con le armi personalizzate. A quel punto, magari impostando il bonus di danno triplo per i razzi, o la ricerca tele-guidata, forse inizieranno a risultare un po' più efficaci, ma il sistema di modifiche appare comunque troppo sbilanciato e tende a favorire l'acquisto dei potenziamenti relativi a motore e aerodinamica. A cosa serva migliorare l'Anti-gravità rimane un mistero insoluto. Ogni gara ci darà in premio dei crediti in base al piazzamento ed ai danni inflitti, crediti da spendere in potenziamenti del garage.

La serie WipEout è sempre stata memorabile anche per la sua colonna sonora, con numerosi pezzi techno ed elettronica di band rinomate come Orbital, The Chemical Brothers, CoLD SToRAGE e via dicendo. Al confronto del modello a cui s'ispira, Formula Fusion fa davvero una magra figura da questo punto di vista. C'è solo una traccia musicale per ogni tracciato, e non vi è possibilità di cambiarla. Inoltre, i brani (tutti ad opera dei Leon Switch) sembrano molto (troppo) simili tra loro e tutt'altro che memorabili (in questo momento rimpiango le note di Chemical Beats!) e più simili a una musica da sottofondo di un disco-pub.

Oltre i 700Km/h diventa difficile riuscire tenere d'occhio il tracciato e occorre conoscere a memoria le varie curve.

I tipi di gara sono abbastanza vari, ma anche qui c'è da recriminare. Ad esempio, la modalità eliminazione è abbastanza classica, l'ultimo concorrente ad ogni giro viene eliminato. Il problema è che 10 giri sono troppo lunghi, e verso il quinto inizieremo ad annoiarci e non vedere l'ora che la gara finisca (specialmente se si sta al comando). La campagna ci pone davanti a una serie di gare di ogni tipo partendo dalla lega di velocità più bassa, e classificandosi almeno terzi si sbloccherà la lega superiore, assieme ad un tracciato e alle varie varianti. Pur essendo la modalità principale, la campagna si presenta piatta, quasi priva di emozioni, e già alla seconda lega di velocità si avrà l'impressione che sia tutto un "more of the same". Curiosamente inoltre, non è possibile scegliere l'astronave nella campagna, ma potremo solo applicare una personalizzazione a quella che ci viene proposta, una soluzione davvero poco comprensibile.

Una nota positiva la spendiamo per i tracciati, davvero ben fatti ed ispirati. Danno il senso di velocità e non manca un buon livello di dettaglio, la mano di The Designer Republic c'è e si vede. Buona anche la fisica, che risulta abbastanza realistica ed in linea a quella di WipEout. Ma purtroppo non può bastare solo questo a rendere Formula Fusion un valido racing a zero G.

Tra le altre note dolenti, segnaliamo anche la mancanza di multiplayer locale in split-screen. Tanto per fare un esempio comparativo, Fast RMX per Switch offre multiplayer locale fino a quattro giocatori con una sola console e fino a otto in Wi-Fi, e le risorse hardware a disposizione della console Nintendo sono ben al di sotto di quelle richieste dai requisiti di sistema di Formula Fusion. Almeno il multiplayer online è supportato, sotto forma della modalità "Online War".

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Il gioco è sviluppato con l'Unreal Engine 4, un motore noto per le sue prestazioni e per la sua estrema scalabilità. Quindi qualcosa sicuramente non quadra nel codice del gioco, visto che anche l'ottimo RedOut è sviluppato con lo stesso motore e non presenta alcun tipo di problema prestazionale, girando in maniera estremamente fluida anche su configurazioni hardware medio-basse. Formula Fusion, invece, mette sotto torchio anche configurazioni high-end e nonostante tutto anche queste non riescono a raggiungere i 60fps solidi. Ad aggravare la situazione, non è supportato il multi-gpu e nemmeno la risoluzione 4K.

Davvero un peccato quindi. Le aspettative su Formula Fusion erano alte, ma una release frettolosa ha finito per fare un grosso buco nell'acqua. Il perché di questa fretta visto lo stato evidente di incompletezza (peraltro dopo quasi 2 anni di Early Access) rimane un quesito insoluto. Forse la volontà di uscire sul mercato prima di WipEout Omega Collection? Gli sviluppatori si sono tuttavia dimostrati recettivi e umili nell'ammettere le lacune del loro gioco e stanno lavorando duro per migliorare le performance e aggiungere feature. Del resto vi è in programma una release per console, e in questo stato il gioco non vedrebbe facilmente un porting per PS4 e Xbox One, quindi sicuramente si faranno passi avanti nel tempo.

Allo stato attuale quindi, Formula Fusion non è un gioco da consigliare, ma sicuramente da tenere d'occhio per gli eventuali progressi. Nel frattempo, per fortuna, ci sono valide alternative per gli amanti di racing a gravità Zero, a cominciare da RedOut (disponibile su PC e tra poco anche su console in versione Enhanced) e dalla fantastica WipEout Omega Collection per PS4.

5 / 10