Forza Motorsport 6: Turn 10 ascolta i fan - recensione
Puro e semplice car porn.
Sono passati appena due anni dalla nostra recensione di Forza Motorsport 5, gioco di lancio di Xbox One che aveva convinto gli appassionati per le sue indiscutibili qualità tecniche, per l'ottimo modello di guida e, soprattutto, per l'incredibile novità rappresentata dai Drivatar.
Nonostante le sue qualità, tuttavia, Forza 5 aveva anche deluso molti fan per il ristretto numero di auto e tracciati presenti nel disco, complice la necessità di creare tutto da zero con un nuovo engine, molto più performante di quello usato fino al capitolo precedente.
A strappare più di un commento negativo, inoltre, era stata anche l'assenza delle gare sotto la pioggia, dettaglio che non a caso è stato poi trasformato in uno dei cavalli di battaglia dell'interessante DriveClub, esclusiva PlayStation 4.
Altra nota dolente del comunque ottimo Forza 5, era la presenza di un gran numero di microtransazioni, elemento che difficilmente potrà mai essere accolto a braccia aperte dai giocatori, in particolare da quelli più anzianotti (fetta di pubblico molto cara agli sviluppatori di giochi di guida).
Con Forza Motorsport 6, Turn 10 dimostra di aver ascoltato le critiche ricevute, al punto tale da migliorare il nuovo capitolo della sua saga automobilistica praticamente sotto ogni punto di vista, senza alcuna eccezione.
Ancora una volta si parte dall'eccellente comparto tecnico, che già in Forza 5 era riuscito a stupire con una prestazione da applauso caratterizzata 1080p e 60fps quasi sempre costanti, su una console ancora acerba e appartenente a una generazione palesemente in difficoltà, quando si parla di questa discussa combinazione alfanumerica.
Con questo nuovo episodio gli sviluppatori sono riusciti ad alzare ulteriormente l'asticella dal punto di vista tecnologico, proponendo un'esperienza a 1080p/60fps di una solidità invidiabile, nonostante l'aggiunta di effetti grafici di sicuro impatto. Il più evidente è sicuramente quello relativo alla pioggia, ora presente su una manciata di tracciati e capace di impressionare sia per la resa visiva che per il modo in cui modifica l'approccio alle gare.
Affrontando una corsa sotto la pioggia con la visuale dall'interno dell'abitacolo, si nota immediatamente la fisica applicata alle gocce che si accumulano sul parabrezza in attesa del passaggio del tergicristalli. A seconda della velocità e della direzione di spostamento della vettura, infatti, l'acqua reagisce in modo realistico, aumentando esponenzialmente il coinvolgimento garantito da questo gioco di guida.
Allo stesso modo, questa attenzione al dettaglio emerge quando si esamina il comportamento della vettura una volta in pista sul bagnato. Non solo, come è lecito aspettarsi, l'aderenza delle gomme è completamente diversa sulla pista bagnata, ma nel corso della gara si vengono a creare pozzanghere più o meno grandi, nei punti esatti in cui si formano nei tracciati reali.
Attraversare a tutta velocità questi fastidiosi accumuli di liquido porta a inevitabili fenomeni di aquaplaning, facendo perdere aderenza e rendendo il veicolo quasi incontrollabile per alcuni pericolosissimi secondi.
Questo elemento aggiunge un importante tassello alle strategie di gara, visto che conoscendo la disposizione delle pozzanghere è possibile scegliere di rinunciare alla traiettoria ideale per non rischiare di trovarsi in situazioni particolarmente difficili. Allo stesso modo, costringere un avversario a tentare un sorpasso rischioso in una zona parzialmente allagata, può garantire risultati importanti durante i testa a testa più agguerriti.
Anche le gare notturne garantiscono emozioni molto forti, grazie alla scarsa visibilità garantita unicamente dalla sottile striscia luminosa generata dai fari del proprio veicolo, o da quelli degli avversari nelle vicinanze.
Il lavoro dei programmatori, tuttavia, non si è certo esaurito qui, visto che a seconda del momento della giornata in cui viene affrontato un tracciato, cambia in maniera evidente la fisica di guida. La grande escursione termica che avviene tra il giorno e la notte nel tracciato di Yas Marina, per esempio, fa sì che gli pneumatici reagiscano in modo totalmente diverso, garantendo valori di aderenza specifici.
Peccato solo per la colpevole assenza delle condizioni atmosferiche dinamiche, che tanto abbiamo apprezzato in DriveClub. Le condizioni metereologiche, infatti, possono essere scelte unicamente prima di iniziare la gara, e non c'è verso che le cose possano cambiare a corsa iniziata.
Si tratta di un elemento di cui abbiamo sentito la mancanza, soprattutto dopo aver visto quanto possa essere emozionante, in DriveClub, trovarsi ad affrontare una situazione completamente diversa rispetto all'inizio di un evento, dopo appena qualche giro di pista.
Al di là di questo appunto, Forza Morotsport 6 si distingue per alcune interessanti novità nella struttura di gioco. Prima di tutto, segnaliamo con piacere l'assenza di qualsiasi tipo di microtransazione, come già precedentemente annunciato da Turn 10. Tutti gli elementi presenti nel gioco possono essere sbloccati investendo crediti ottenuti gareggiando, oppure attraverso il sistema in stile slot-machine già apprezzato nella serie Horizon.
A questo si vanno ad affiancare le Modifiche, vere e proprie carte in stile Hearthstone, acquistabili in pacchetti venduti a prezzi variabili. Investendo i crediti di gioco per comprare i pacchetti di Modifiche, in sostanza, si ottengono carte più o meno rare che, nella modalità Carriera, garantiscono utili bonus o interessanti penalità grazie alle quali incrementare l'eventuale ricompensa finale.
Come spesso accade per questo genere di extra, il rischio che si trasformino in vere e proprie droghe virtuali è piuttosto alto. Non è un caso che durante la nostra esperienza con il gioco abbiamo più volte preferito optare per qualche pacchetto di Modifiche, invece che affacciarci al concessionario di automobili.
Al di là di questo, l'esperienza offerta dalla modalità Carriera di Forza Motorsport 6 è lineare e gratificante, e permette di sperimentare in modo graduale le varie classi di automobili presenti nel gioco. Vincendo le gare (o semplicemente soddisfacendo i requisiti, che spesso richiedono anche di non arrivare necessariamente sul gradino più alto del podio), si ottengono punti esperienza che permettono di guadagnare livelli pilota.
Più aumenta il livello, più eventi si sbloccano, comprese alcune esibizioni speciali che rappresentano un modo piacevole per staccare un po' dalla routine delle gare della Carriera. Ogni esibizione offre la possibilità di mettersi alla prova con veicoli particolari, anche d'epoca, in competizioni appositamente studiate.
A tutto questo si vanno ad affiancare le mille modalità a cui la serie Forza ci ha ormai abituato. Ogni vettura può essere completamente personalizzata, sia sul fronte della carrozzeria che su quello delle meccaniche (motore, trasmissione e via dicendo), così da influenzare in modo anche drastico le prestazioni su pista.
Per i più pigri, o quelli che semplicemente non hanno tempo da dedicare al fine-tuning, è comunque possibile acquistare pacchetti di personalizzazione consigliati, in base alla quantità di crediti a disposizione.
Allo stesso modo, si possono personalizzare gli stemmi per il proprio Drivatar o le livree delle auto, per poi gettarle in pasto alla community sperando in qualche recensione positiva e in un eventuale utilizzo di massa.
Nonostante il gioco non sia ancora uscito, sbirciando tra i lavori fatti dai giocatori è già possibile trovare alcune perle, che vanno dalle sponsorizzazioni (Xbox e eBay, per fare due esempi) all'animazione giapponese, passando per i più classici accostamenti di colori e forme geometriche. Gli unici limiti, come spesso accade con questi editor, sono il tempo libero e la fantasia. Il resto è tutto in mano al giocatore.
Per chi volesse semplicemente divertirsi scegliendo una delle tante auto del pacchetto (più di 450) per provarla in una delle piste disponibili, è presente anche una modalità libera che permette di noleggiare le auto non ancora sbloccate, anche solo per valutarne l'eventuale acquisto. Le auto provate in questo modo non permettono di guadagnare crediti e punti esperienza, ma possono essere testate per capire quanto si adattino al proprio stile di guida.
Sul fronte del single player, quindi, c'è davvero tutto il necessario per potersi divertire per un numero imbarazzante di ore: 26 tracciati (10 in più rispetto a Forza 5), più di 450 auto, una carriera da oltre 70 ore, e le molteplici I.A. garantite dall'accoppiata Drivatar e Azure. Questi elementi bastano e avanzano per soddisfare anche i giocatori più esigenti.
Come da tradizione, è presente anche una corposa modalità multiplayer, che permette di organizzare gare emozionanti sia offline che online. Per la gioia di chi ama sfidare gli amici (o i parenti) sullo stesso televisore, è presente la spesso trascurata modalità split-screen.
Lanciandosi nella giungla dell'online, invece, è possibile partecipare a gare con un massimo di 24 giocatori sul medesimo tracciato. Le competizioni possono essere organizzate per categoria (ponendo dei limiti alla tipologia di vetture disponibili), per disciplina (come derapate e gare tradizionali), e in alternativa ci si può lanciare nella divertente modalità Virus, retaggio di Forza Motorsport 4, nella quale il pilota infetto deve cercare di speronare uno dei rivali per trasmettergli l'infezione.
A questo si aggiunge la nuova Lega online, dove i giocatori vengono divisi in gruppi in base ad abilità e stile di guida, per affrontarsi in competizioni attentamente organizzate e pianificate. Grazie alla nuova modalità Spettatore, inoltre, è possibile godersi le corse migliori stando comodamente seduti sul divano di casa, pregustando il giorno in cui le gare con i giochi di corse si trasformeranno in sport elettronici trasmessi anche in TV.
Come da tradizione per la serie, anche in Forza Motorsport 6 è possibile scegliere il livello di simulazione (attivando e disattivando i vari aiuti presenti) o il realismo dei danni, partendo da quelli semplicemente estetici, fino ad arrivare a quelli strutturali capaci di compromettere un'intera corsa.
Se vi state ancora chiedendo se valga la pena acquistare Forza Motorsport 6, la risposta è una, chiara e semplice: sì. Il nuovo capitolo della serie sviluppata da Turn 10 Studios non solo è caratterizzato da una mole di contenuti doppia rispetto al predecessore, ma anche da importanti novità che ne migliorano il gameplay.
A due anni dalla loro nascita, inoltre, i Drivatar continuano a stupire e convincere con prestazioni eccellenti, rendendo vive e vibranti le competizioni in single player. La differenza di comportamento tra le I.A. di Forza Motorsport 6 e quelle degli altri giochi di guida è clamorosa.
Se siete appassionati di giochi di corse e avete una Xbox One, è giunto il momento di mandare in pensione Forza Motorsport 5, ottimo compagno di avventure degli ultimi due anni, per passare a un'esperienza superiore sotto ogni punto di vista.