Frequently Asked Questions
Un viaggio nel mondo delle guide ai videogiochi.
"Non è ancora perfetto"
Molti giochi recenti si basano sul paradigma della "condivisione". Skate 3 per esempio richiede di uploadare i video delle proprie imprese nella sua città immaginaria; Blur invece invita a pubblicate su Twitter le proprie vittorie sfidando il giocatore in maniera indiretta, sbeffeggiandolo sul fatto che nessuno segue le sue imprese.
Skate e Blur sono entrambi ottimi titoli, ma implorare il giocatore ad essere il più bravo di tutti ha lo stesso effetto di quando vi chiedevano a scuola di essere il più bravo della classe.
Uno dei metodi migliori che gli sviluppatori hanno a disposizione per invogliare i giocatori a condividere qualcosa è quello di costruire un universo che non richieda solamente di essere esplorato. Quando ci si trova in una circostanza simile, gli scrittori di FAQ trovano del lavoro da fare e, come Gardner ha ben puntualizzato, la collaborazione inizia a diffondersi. Con la sua capacità di unire le persone, ponendole al centro di un progetto organico, il mondo delle FAQ può essere considerato sinonimo di comunità.
In alcuni casi la collaborazione della massa cresce a tal punto che è difficile per un singolo autore riuscire a gestirla. È il caso ad esempio di The Vault, la wiki di Fallout che è diventata una delle più impressionanti risorse create da dei fan sul web.
Questa realtà cataloga ogni singolo particolare della mitologia di Fallout, ma nonostante ciò non è un insieme disordinato di nozioni come la maggior parte delle wiki, grazie al fatto che fin dal 2005 il polacco Pawel Dembowski, il suo fondatore ora 27enne, ha delineato delle precise linee guida da seguire.
All'inizio The Vault era parte di Duck & Cover, un fansite di Fallout. Sebbene ci fossero state altre persone a darmi una mano, fondamentalmente il grosso del lavoro ricadeva su di me.
All'inizio sì, sebbene prendesse spunto dalla Fallout Bible, una guida sulla storia di Fallout che era stata creata da Chris Avellone, uno dei designer del team di Fallout 2, e ora di Fallout: New Vegas
La Fallout Bible non venne mai portata a termine a causa dell'abbandono di Avellone da Interplay. Per questo lo scopo della wiki era quello di ampliare e continuare il lavoro già svolto, con l'idea che quel documento avrebbe aiutato gli sviluppatori di Bethesda nel momento in cui si sarebbero messi all'opera per creare Fallout 3.
So per certo che è servita.
Sì, e la cosa è evidente anche da alcuni contenuti in game, come ad esempio i terminali nella Cittadella in Fallout 3, dove viene descritta la storia della famiglia dei Maxson, i leader della Brotherhood of Steel. Ci sono delle voci per Roger Maxson, il fondatore della BOS, per suo figlio Maxson II e suo nipote John Maxson.
Il fatto è che Maxson II era stato chiamato così da The Vault poiché in nessuna parte del gioco veniva fornita qualche indicazione sul suo vero nome e così, invece di crearne uno, gli sviluppatori hanno semplicemente copiato il nome presente nell'articolo, "Maxson II" , assumendo che fosse parte del canone.
Per la maggior parte della sua esistenza sono stato il suo unico referente, o meglio io e un altro paio di collaboratori che fondamentalmente dopo poco si annoiarono e mollarono tutto. La situazione è rimasta pressapoco questa fino all'arrivo di Fallout 3.
Date un'occhiata a questo grafico e provate a indovinare dove si posiziona l'anteprima di Fallout 3.
Certo che sì e addirittura a volte queste dispute coinvolgono persino gli sviluppatori. Ad esempio due del team originale di Fallout, Chris Taylor e Tim Cain, hanno due visioni davvero differenti di come i ghouls si originarono nell'universo di Fallout.
In realtà al momento non ho molto tempo da dedicarci come ero solito fare, ma la comunità che si è creata è talmente attiva che in realtà non c'è un vero bisogno della mia presenza per coordinare il tutto. Tuttavia non è ancora perfetto, ci sono diversi problemi o inesattezze da sistemare.
I fan più fedeli
Per mettersi a tavolino e redigere una soluzione solo testo di 4 megabyte, bisogna per forza essere dei nerd, altrimenti la stessa parola non avrebbe senso. Ma l'utilizzo che ne facciamo in questo contesto ha una valenza sicuramente positiva, sebbene sia facile confondersi e intenderla altrimenti. Dopo tutto, nel regno dei giocatori nerd, ci sono diverse tipologie di specie: il troll, il malato, il drogato e così via, che sicuramente riescono a catturare maggiore attenzione.
Tuttavia se dovessimo definire uno standard per i nerd, credo che la definizione migliore che potremmo usare sia proprio quella degli scrittori di soluzioni. È grazie a loro infatti che i videogiochi possono raggiungere tutti, rendendo il loro utilizzo possibile agli esperti così come ai novizi.
Ed è proprio questo che affascina del mondo delle FAQ: apre numerosi punti di discussione, mette a nudo il fatto che il giocare può anche essere qualcosa di difficile, ma che non dev'essere qualcosa di esclusivo. Alcuni infatti hanno bisogno di un piccolo aiuto e gli scrittori di guide non sono lì a giudicarvi per questo. Semplicemente, sperano di avere la risposta alle vostre domande.