Front Mission Evolved
Non ci sono più i Wanzer di una volta…
Devo ammettere di essermi avvicinato a questa saga piuttosto tardi. Mi è infatti praticamente passata davanti un'intera generazione di console prima che mi accorgessi di Front Mission, serie Square Enix nata nell'ormai lontano 1995 su SNES e proseguita poi quasi esclusivamente su piattaforme PlayStation.
In origine il primo Front Mission era un GdR strategico a turni, ma nel corso degli anni abbiamo assistito a contaminazioni più o meno evidenti, che hanno generato spin-off che spaziavano dal semplice shooter a scorrimento per arrivare al vasto mondo degli MMO.
Quando questo ennesimo capitolo è arrivato in redazione, mi è stato chiesto di recensirlo e siccome mi piacciono le sfide, ho deciso di ritornare alla guida di un Wanzer dopo ben 7 anni di pensionamento. Front Mission Evolved è ambientato, come al solito, nel futuro: siamo nell'anno 2171 e stavolta il protagonista della vicenda è tale Dylan Ramsey, un nome forse più adatto al protagonista di un film vampiresco per teenager che non all'eroe di un videogioco.
Lo stile non è quello dei titoli tattici di un tempo. Evolved è infatti un action-adventure in terza persona che poggia la maggior parte del suo gameplay sui combattimenti tra Mech, che come vi ho anticipato poche righe fa in questo gioco portano il teutonico appellativo di Wanzer.
Dopo averci giocato posso tranquillamente considerare questo Front Mission alla stregua di un Ace Combat "terrestre". Lo scorrere delle missioni è più o meno lo stesso: briefing, combattimento con un determinato numero di nemici e, in alcuni casi, con l'immancabile boss di fine livello. Punto. Finita la missione si ritorna alla base: breve filmato e si ricomincia tutto da capo.
Purtroppo però il paragone va fatto con uno dei capitoli più brutti di Ace Combat visto che tutto questo, oltre ad essere ripetitivo, non risulta neanche divertente, non per il sottoscritto almeno. La possibilità di personalizzare il Wanzer prima di ogni stage avrebbe dovuto dare un po' di sapore al piatto cucinato dal team Double Helix e invece...
La maggior parte delle missioni si riduce a una sorta di "nascondino" tra i palazzi, alla ricerca del momento giusto per mettere a segno qualche buon colpo.