Futuridium EP Deluxe: lo shooter che non t'aspetti - review
Un solido arcade vecchio stile, made in Italy.
Avere la possibilità di recensire due giochi sviluppati in Italia nel giro di una decina di giorni non è una cosa che capiti molto spesso. Dopo Murasaki Baby di Ovosonico, eccoci dunque a parlare di Futuridium EP Deluxe, shooter arcade creato dallo studio indipendente Mixedbag Games con sede a Torino.
Per chi non conoscesse la storia di questo gioco, l'originale Futuridium EP è nato come titolo freemium su PC e Mac, per poi approdare su dispositivi iOS con una versione dotata di (sadici) controlli espressamente pensati per i dispositivi Apple. Con l'arrivo su PlayStation 4 e Vita, Futuridium EP ha guadagnato il sottotitolo "Deluxe" grazie alle numerose novità inserite dagli sviluppatori sia in termini di gameplay che di contenuti. Ma andiamo con ordine.
Controllando una navicella spaziale il nostro obiettivo è trovare e distruggere tutti i cubi azzurri sparsi nei livelli, facendo naturalmente attenzione a non finire schiantati contro qualche parete o disintegrati dai vari raggi laser e missili che ci ostacolano il cammino. Una volta sterminati tutti i cubetti comparirà un nucleo, anch'esso da eliminare, che ci aprirà le porte per il livello successivo.
La navicella è dotata di un turbo (utilizzabile illimitatamente) e di una propria energia che diminuisce col passare del tempo oppure se si viene eliminati, ma che si ricarica distruggendo i cubi. Molto più facile a dirsi che a farsi, visto che la difficoltà generale di Futuridium EP Deluxe si assesta su parametri medio/alti, ed è indirizzato a quella categoria di giocatori che amano le sfide e non si scoraggiano dopo pochi minuti.
Parlando di contenuti, questa nuova edizione contiene cinquanta livelli e quattro modalità con cui mettere alla prova i propri pollici: Arcade è sicuramente quella più importante visto che permette di ottenere diversi bonus che andranno a renderci la vita più facile in tutto e per tutto. Il difficile è che ogni volta che si terminano i crediti bisogna cominciare daccapo la zona selezionata, e non si potrà raggiungere quella successiva se prima non si completano i dieci livelli che la compongono. Se all'inizio questa scelta può sembrare un tantino hardcore, raccogliendo crediti e memorizzando la posizione dei cubi le cose diventano a mano a mano sempre più accessibili.
Eliminando i cubetti si possono sbloccare crediti extra (si parte con l'averne soltanto uno), skin supplementari e le modalità Livello Singolo (ideali per fare pratica) e Classic, che propone degli stage coi cubi sistemati in posti differenti, senza la possibilità di usare il turbo e con ben 4 difficoltà crescenti. Insomma, non si può dire di certo che la carne al fuoco manchi.
Per coloro a cui piace mettersi in gioco, Futuridium EP Deluxe offre tre obiettivi per ciascuno stage: completare un livello senza mai distruggere la propria navicella, entro un limite di tempo stabilito ed eliminare tutti i cubi in un'unica combo. Se nella prima zona conquistare medaglie è un'impresa difficile, già a metà strada vi renderete conto di quanto siano sadici i ragazzi di Mixedbag, per non parlare dell'impossibile minigioco sbloccabile "Flappyridium, il quale obiettivo è quello di sopravvivere il più a lungo possibile come nel capostipite del genere uscito su iOS. I cacciatori di trofei sono avvisati.
Un titolo così difficile varrebbe poco o nulla senza dei controlli adeguati, fortuna che sia tramite il DualShock 4 che con gli stick analogici di Vita, Futuridium EP Deluxe si giochi praticamente senza alcun tipo di problema, e se alcune manovre sembrano all'inizio impossibili, con un po' di pratica si possono effettuare inversioni e sterzate da capogiro senza essere necessariamente Tom Cruise in Top Gun. Segnaliamo la presenza di tre diverse inquadrature per meglio adattarsi alle proprie esigenze, compresa l'eroica visuale in prima persona che necessita di uno stomaco di ferro per essere utilizzata.
L'aspetto tecnico non fa di certo concorrenza ad altre produzioni del genere su PlayStation 4, ma la scelta d'inserire filtri e distorsioni dell'immagine regala al gioco un aspetto apprezzabile e originale anche per coloro che sono cresciuti a pane e shoot'em up. I 60 frame al secondo sono assicurati anche nelle situazioni più concitate, peccato solo per il leggero lag che si avverte quando si cerca di navigare tra le voci dei menu.
Passando al comparto sonoro, i sedici brani composti per Futuridium EP Deluxe sono tutti di ottima fattura e spaziano dall'elettronica all'ambient, strizzando l'occhio al french touch che tanto ha avuto successo nel mondo dell'electro qualche anno fa. Gli artisti coinvolti nella realizzazione delle musiche sono Luca Gasperoni e Omar Ferrero, due nomi che, visti i risultati, ci auguriamo di rivedere presto in un videogioco.
Diamo uno sguardo anche alla versione per PlayStation Vita, inclusa nel prezzo insieme a quella per PS4, con la quale però non condivide l'apprezzato cross-save. Graficamente si presenta in modo eccellente anche sul piccolo display della console portatile Sony, con un frame-rate di 60fps variabili a seconda del numero di elementi sullo schermo. Durante la nostra visita negli studi di Mixedbag la scorsa estate, il team era ancora indeciso se mantenere questa fluidità oppure abbassare i fotogrammi a 30 per secondo, ma nonostante qualche leggero calo di tanto in tanto, la scelta fatta dal ragazzi di Torino c'è sembrata senza dubbio la migliore.
Per concludere, Futuridium EP Deluxe è un gioco che consigliamo non solo a tutti gli amanti degli shooter arcade vecchio stampo, ma anche e soprattutto a coloro che amino le sfide difficili e appaganti. Quanto ai contenuti, il titolo Mixedbag non ha davvero nulla da temere, visto che può vantare una longevità praticamente infinita grazie ai numerosi obbiettivi e alle classifiche online, senza contare che il prezzo a cui viene proposto (9.99€ e 7.99€ con Plus), è più che azzeccato per questa produzione.
Pur non ridefinendo un genere ormai tirato in ballo in decine di altri progetti, Futuridium EP Deluxe è riuscito a convincerci sotto quasi tutti i punti di vista, miscelando elementi di gameplay funzionali uniti a un comparto tecnico senza dubbio originale e a una colonna sonora che si sposa perfettamente con l'azione sullo schermo.
In attesa di scoprire nuovi dettagli del loro prossimo progetto (Forma.8), non possiamo far altro che guardare con grande interesse al team capitanato da Mauro Fanelli e Andrea Gellato, che ha saputo dimostrare col loro primo titolo per console di avere le idee ben chiare.