Steambox, Linux e il futuro dei videogiochi
Gabe Newell: il suo hardware e l'importanza di Linux.
Parlando alla Linuxcon, il fondatore e presidente di Valve ha fatto un resoconto dettagliato della storica e per alcuni versi pionieristica fiducia che la compagnia ha nel potenziale di Linux. Valve in passato è sempre stata una sostenitrice piuttosto esplicita delle piattaforme "aperte", ed è al lavoro su di un hardware basato su Linux (noto come "SteamBox") che concretizzerà molte delle sue idee per quanto riguarda il futuro dei videogiochi. E, stando alle dichiarazioni fatte da Newell durante il suo discorso, potremmo vedere i frutti di questo lavoro nel corso dei prossimi giorni.
"Il nostro prossimo passo in avanti riguarda il lato hardware", ha detto. "Ci sono una serie di cose che bisogna garantire per essere sicuri che una piattaforma di computing funzioni a dovere nell'ambiente del salotto di casa: questioni termiche, di rumorosità e anche di input. Contribuiremo a questi aspetti rilasciando una parte del lavoro che abbiamo svolto finora sul lato hardware."
"Siamo convinti che la frammentazione per quanto riguarda il posizionamento fisico e gli strumenti di input non sia né necessaria né desiderabile, sia per gli sviluppatori che per i consumatori. Ovviamente, con questa idea e questa direzione in mente, Linux è la base scontata da cui partire. Nessuna delle piattaforme proprietarie e chiuse saprà offrire la necessaria unificazione tra settore mobile, desktop tradizionale e salotto di casa."
Newell ha posizionato l'hardware Valve nel più ampio contesto di Linux come parte fondamentale del miglior futuro possibile per la games industry. Valve è stata fondata con la convinzione che i continui passi in avanti tecnologici sarebbero risultati in un rapido cambiamento di ogni aspetto della sua attività: distribuzione, marketing, produzione eccetera. Il fallimento nell'adattarsi a questi cambiamenti è stato la causa del declino per più di un'azienda, in particolare di quelle che hanno riposto la propria fede nei sistemi chiusi e proprietari.
"Nessuna delle piattaforme chiuse saprà offrire la necessaria unificazione tra settore mobile, desktop tradizionale e salotto di casa - Gabe Newell"
Lo stesso sviluppo di Steam è stato influenzato dal fatto che molti degli attori chiave dell'industria del PC si stavano muovendo verso piattaforme che consentissero loro una dose maggiore di controllo sugli accessi, sul contenuto, sui prezzi e altri fattori. Oggi le vendite di PC vivono un periodo di declino, mentre il business di Steam cresce del 76% su base annua.
"Il destino di diverse aziende del settore è appeso a un filo", dice Newell, prevedendo per il futuro l'uscita dal mercato di almeno 5 aziende "top" tra i vari produttori attuali. "Questa non era una circostanza prevista: si credeva infatti che i consumatori avrebbero continuato a comprare sempre più Personal Computer, a prescindere da quello che avremmo fatto e da che tipo di restrizioni avremmo imposto loro."
"E la velocità del cambiamento sta aumentando", ha aggiunto Newell. "Di certo non rallenteremo. I sistemi che sono improntati all'innovazione (quindi, per definizione, i sistemi aperti) avranno un vantaggio competitivo sempre maggiore rispetto a quelli chiusi e regolati."
Sul lungo periodo la supremazia della filosofia "open" si estenderà persino oltre le piattaforme, riguardando anche i contenuti. L'esperienza di Newell con la creatività della comunità di utenti Valve ha dimostrato come quest'ultima superi abbondantemente la potenza creativa della stessa azienda, nonostante siamo ancora solo ai primi esperimenti.
"I giochi saranno nodi di un'economia connessa, dove la grande maggioranza dei beni e dei servizi sarà creata dagli utenti - Gabe Newell"
"I giochi, essenzialmente, saranno nodi di un'economia connessa, dove la grande maggioranza dei beni e dei servizi sarà creata dagli utenti e non dalle compagnie", sono le sue parole. "I gruppi di utenti collegati avranno molto più successo, se saranno date loro le giuste possibilità e il giusto supporto, di quanto non potranno avere i singoli developer".
Secondo Newell, Linux potrebbe essere il catalizzatore per rendere possibile questa "grandiosa unificazione": l'unificazione di PC, piattaforme mobili e salotto, o anche di creatori di contenuti e consumatori. Linux è impiegato ancora da una minoranza di utenti, quindi c'è ancora molto lavoro da fare, ma Valve è coinvolta in una serie di iniziative mirate a migliorare la versatilità e la stabilità della piattaforma, per non parlare della versione Linux di Steam, che ora conta su un catalogo di 198 giochi.
"Al momento siamo in una situazione bizzarra: appena ti siedi sul divano, devi accettare di perdere la connessione con tutte le altre piattaforme di computing", ha detto Newell. "Devi comprare tutti i tuoi giochi da capo, i sistemi di input sono incompatibili. Noi pensiamo che questo sia sbagliato. Attraverso il design e il lavoro mentale necessario per creare astrazioni appropriate, sia per gli utenti che per gli sviluppatori, si può creare qualcosa che unisca l'ambiente desktop all'esperienza tipica dei nostri salotti."
Traduzione a cura di Luca Signorini