Gaikai ridimensiona il brevetto di OnLive
"Non hanno inventato loro la tecnologia".
La notizia riportata qualche giorno fa sul brevetto dei giochi cloud depositato da OnLive non preoccupa Gaikai, altro servizio cloud operante nella distribuzione digitale di giochi.
"Con OnLive condividiamo la fede nello streaming dei giochi per il futuro dell'industria", ha dichiarato a VentureBeat il CEO della compagnia, David Perry.
"Non crediamo che il concetto di gaming remoto sia brevettabile, molti di noi lo utilizzavano già negli anni '70, '80 e '90. La tecnologia non è stata inventata da Gaikai né da OnLive".
Perry ha sottolineato le differenze che intercorrono tra OnLive, servizio rivolto al consumatore finale che può sfruttare anche una MicroConsole per l'utilizzo con una TV, e Gaikai, il cui obiettivo principale è quello di fornire a publisher o ad altri operatori la possibilità di includere demo e giochi completi nei siti web.
"Non ci occupiamo della produzione di set-top box, elemento alla base del brevetto di OnLive", spiega Perry. "Fin dal principio abbiamo deciso di ridurre al minimo la barriera d'ingresso, per questo non chiediamo alcuna configurazione hardware specifica. Voi state assistendo all'evoluzione di due compagnie caratterizzate da modelli di business del tutto differenti". Va detto comunque che la MicroConsole è opzionale, e che OnLive può essere utilizzato con qualsiasi PC. Unico requisito, una banda larga sufficientemente veloce.
Un altro rivale di OnLive, Otoy, ha così commentato la notizia del brevetto: "Rispettiamo le proprietà intellettuali degli altri ma ci stupirebbe vedere un brevetto valido in grado di ostacolare la diffusione di servizi cloud dedicati alla distribuzione di giochi", ha dichiarato a VentureBeat il CEO Jules Urbach. "Questa tecnologia esiste almeno dagli anni '90".