Galacide, quando Puzzle Bubble incontra R-Type - recensione
Puny Human prova ad unire due generi storici dei videogiochi.
Gli shoot'em up a scorrimento orizzontale rappresentano uno dei generi (o meglio, sottogeneri) storici del mondo videoludico, e hanno raggiunto il loro picco di popolarità tra l'inizio degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta. Titoli come Defender, Gradius e R-Type , che ad oggi restano i più famosi, sono ancora classici intramontabili.
Ma c'è un altro genere che è riuscito a conquistare un'enorme fetta d'utenza fin da subito: il puzzle game. Dalla nascita di Tetris in poi, infatti, nomi come Puzzle Bubble e Bejeweled sono diventati conosciutissimi in tutto il mondo e hanno affascinato milioni di persone, anche quelle non particolarmente attratte dai videogiochi. Ma cosa potrebbe accadere se questi due generi si incontrassero? Un'idea interessante ci viene dal team indipendente Puny Human, che ha creato un particolare ibrido: Galacide.
A primo impatto Galacide si presenta come un classico sparatutto a scorrimento che fa subito venire in mente l'intramontabile R-Type: dopo una rudimentale introduzione narrativa, a noi sarà dato il controllo di una navicella spaziale da scegliere tra le due disponibili, mentre le altre potranno essere sbloccate in seguito. Ogni nave ha i suoi punti di forza e di debolezza, e più che altro le differenze riguardano la resistenza, la velocità e la potenza di fuoco. Dopo aver fatto la nostra scelta, ci ritroveremo in una classica mappa divisa per zone, le cui aree andranno sbloccate man mano che avremo superato la precedente.
Premuto il tasto "Start"(il titolo supporta alla perfezione il pad Xbox 360, usato in sede di recensione), si viene subito catapultati in un semplice e breve tutorial (in lingua inglese) che ci spiega le basi del gameplay: in poche parole, dovremo concludere con successo le nostre missioni non solo distruggendo le navi nemiche ma soprattutto sbarazzandoci dei blocchi colorati che ci sbarreranno la strada. Ogni nave nemica, dopo essere stata distrutta, rilascerà infatti una piccola sfera colorata che potremo usare come power-up da attaccare ai blocchi di uguale colore, in modo da farli sparire e poter proseguire. La meccanica, tutto sommato, ricorda quella già vista in classici come Puzzle Bobble e Bejeweled. Come spesso accade in questi casi, l'idea è semplice ma giocare non lo è affatto.
Galacide, infatti, dopo il breve tutorial mostra da subito di non voler regalare nulla al giocatore: serviranno una buona dose di riflessi e tanta pazienza per riuscire a proseguire, e ogni zona metterà a dura prova le abilità del giocatore tra proiettili vaganti, sciami di astronavi nemiche e, soprattutto, blocchi da far sparire prima che sia troppo tardi. Le sessioni sono infatti molto frenetiche e spesso ci si ritroverà letteralmente schiacciati dalla telecamera, che si sposterà inesorabilmente verso destra.
Fortunatamente gli sviluppatori hanno pensato ad alcuni piccoli aiuti: avremo a disposizione quattro potenziamenti sotto forma di power-up che troveremo sul campo e che ci aiuteranno a incrementare la nostra potenza di fuoco, nonché i medikit che ci permetteranno di recuperare parte dell'energia perduta. Galacide, infatti, ci fa sempre partire con tre vite e una barra di energia, esaurite le quali si dovrà iniziare da capo tutto il livello. I giocatori che amano le sfide impossibili avranno a disposizione anche due ulteriori livelli di difficoltà che renderanno il tutto più arduo.
Questa difficoltà si scontra però con la longevità della campagna single player, che si attesta purtroppo su livelli bassi ma che a fronte di un prezzo di €9.99 può risultare perlomeno accettabile. A questa si aggiunge poi la modalità multiplayer a quattro giocatori, i quali potranno cooperare per portare avanti le missioni principali, ma solo in locale. Inoltre è presente una modalità puzzle infinita in cui ci sono solo blocchi da far sparire, senza la presenza di navi nemiche.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, il motore che fa girare il tutto è il potente Unreal Engine 4, che qui però non viene certo sfruttato a dovere: gli effetti sono sicuramente piacevoli ma non stupiscono, però nel complesso c'è da evidenziare una generale pulizia grafica che risulta abbastanza gradevole. Da un punto di vista artistico, invece, il design delle astronavi non è particolarmente originale, così come quello dei nemici e degli anonimi boss finali, che vi dimenticherete molto presto.
La colonna sonora, invece, merita un applauso: i brani colpiscono fin dal primo ascolto e variano da sonorità "techno-psichedeliche" a pezzi dal retrogusto epico. Pur essendo presenti poche tracce, quelle disponibili sono molto gradevoli e si fanno apprezzare fin dal primo ascolto, senza risultare mai stancanti durante le frenetiche sessioni di gioco.
In definitiva, Galacide non riesce a mantenere tutte le promesse: l'idea è apprezzabile ma non soddisfa pienamente perché il titolo fa fatica a trovare un'identità, a causa di un bilanciamento non proprio ottimale tra i due generi, a cui si aggiungono un lato artistico non memorabile e una bassa longevità.
Si tratta quindi di un titolo discretamente divertente, piuttosto breve, che presenta alcuni spunti interessanti ma che sicuramente non è un capolavoro. Giocatelo se amate alla follia almeno uno dei due generi o se siete alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito e con un buon livello di sfida, senza però aspettarvi nulla di straordinario. Se invece non avete mai apprezzato gli shoot'em up e i puzzle game guardate altrove, perché Galacide non vi farà cambiare idea.