Game Room

In questo caso il catalogo presenta sette terribili titoli, venduti, come di consueto, al prezzo di 240 Punti: Space Hawk, Sea Battle, Space Armada, Mountain Madness Super Pro Skiing, Armor Battle, Football, Astrosmash e Sub Hunt, nessuno dei quali merita più di una rapida occhiata.

È comunque auspicabile che il progetto della Game Room possa svilupparsi in maniera più solida e valida con il passare del tempo. Ad oggi sono stati già promessi oltre 1000 titoli e tra questi siamo sicuri che ce ne saranno di meritevoli di attenzione (e denaro), in grado di riportare alla mente di tutti gli appassionati i gloriosi momenti della storia videoludica passata. Affinché ciò accada sarà però necessario che la qualità venga messa prima della quantità e, soprattutto, che i migliori publisher dell'industria come SEGA, Taito, Capcom e Namco, decidano di scendere in campo.

Il tutto senza contare l'assoluta necessità di includere anche alcune (se non tutte) delle migliori piattaforme del passato con i relativi cataloghi. In fondo lo Spectrum, il Commodore 64 e l'Amiga, ad esempio, potrebbero alzare il livello qualitativo della Game Room in maniera davvero significativa.

Al di là di tutto è innegabile che la Game Room possegga un grande, grandissimo potenziale. L'intera applicazione è infatti visivamente splendida (o almeno, come dimostrato da Atari, può esserlo), e la possibilità di creare e personalizzare la propria sala giochi, selezionando un tema, gli accessori e soprattutto i cabinati, è senz'altro un’ottima caratteristica che saprà suscitare l'interesse di una buona parte dell'utenza.

A impreziosire il tutto vi è poi un particolare ranking system che premia i giocatori più abili con una serie di elementi sbloccabili (utilizzabili per personalizzare ulteriormente la propria sala) che garantiscono maggiori stimoli di quanti già non derivino dalla presenza dei semplici Achievement.

La possibilità di muovere il proprio avatar all'interno delle sale giochi dei propri amici, lanciando a quest'ultimi anche delle sfide, è inoltre un'altra valida aggiunta che contribuisce a rendere questa realtà virtuale ancor più emozionante.

Altre feature forti di un grande potenziale sono state invece rovinate da alcune discutibili scelte operate dagli sviluppatori. Prendiamo ad esempio la possibilità di provare, gratuitamente, un gioco per 10 minuti; si tratta di un'ottima idea ma il fatto che si sia costretti a utilizzare questo tempo in una sola volta appare inconcepibile (provando un gioco per uno o due minuti e poi uscendo, si consumerà infatti tutto il tempo a propria disposizione).

A questo si aggiunge l'impossibilità di trasferire i giochi già acquistati sul Live Arcade anche nella Game Room; se solo gli sviluppatori avessero implementato un sistema di riconoscimento volto ad analizzare i contenuti già posseduti, tutto sarebbe stato molto più semplice. E le occasioni mancate, purtroppo, non finiscono qui. Ogni titolo è privo di qualsivoglia aneddoto sul suo sviluppo o sulla sua storia, o di immagini o interviste che possano stimolare l'interesse dei giocatori, aggiungendo dunque di riflesso valore al prodotto che ci si appresta ad acquistare. Un peccato.

Alla luce di quanto visto finora, la Game Room sembra dunque avere tutte le carte in regola per rivelarsi un vero e proprio punto di riferimento nel campo del retrogaming. Nonostante gli attuali difetti, tra cui una line-up abbastanza deludente, sarà infatti sufficiente una maggior attenzione per i dettagli e un maggior numero di grandi classici affinché l'applicazione possa diventare un must assoluto per qualsiasi possessore di una Xbox 360. Teniamo le dita incrociate!