Gamescom 2017: Dragon Ball FighterZ - prova
Il Dragon Ball definitivo?
Ogni volta che vediamo Dragon Ball FighterZ ci sale una fregola pazzesca. Essendo fan sin dal debutto televisivo su JuniorTV, vedere questo gioco in movimento è come osservare i propri sogni più bagnati diventare realtà. Non solo il nuovo gioco nato dalla collaborazione tra Arc System Works e Bandai Namco è un cartone animato in movimento, ma va a riprendere i personaggi e le situazioni degli archi narrativi più amati -e onestamente più riusciti- della saga di Toriyama, ovvero il periodo che va dall'arrivo su Namec fino alle lotta con Majin Bu. Più alcune licenze poetiche legate all'ultimo cartone animato, come le versioni Blu di Goku e Vegeta ottenibili attraverso il pre-order del gioco.
Ogni personaggio sarà caratterizzato non solo da un aspetto estetico differente, ma anche da uno stile di lotta unico in grado di riprendere le sue principali caratteristiche emerse nella serie a fumetti. Crilin, per esempio, potrà usare i Senzu per far recuperare l'energia a uno degli altri due lottatori della sua squadra, mentre 18 potrà richiamare durante la battaglia il gemello 17 in modo da potenziare le proprie mosse o allungare le combo. Piccolo, invece, è in grado di allungare le braccia per raggiungere gli avversari più lontani (chi ha detto Dalsim?) mentre Majim Bu è una sorta di carro armato: lento, ma devastante.
Nonostante un sistema di controllo pensato per il gamepad, che quindi cerca di semplificare le combinazioni di tasti, soprattutto quelle per attivare le mosse più devastanti nel repertorio dei lottatori, sarà fondamentale conoscere i membri del proprio team in modo da sfruttarne al massimo le potenzialità, oltre che per assemblare in maniera coerente un terzetto in grado di amalgamare al meglio le sue abilità.
Per esempio il giovane Gohan è molto potente, ma poco resistente. Per questo motivo avere un Crilin in squadra potrebbe consentirgli di recuperare salute quando è nelle retrovie, ampliando in questo modo il numero di volte che sarà possibile utilizzarlo.
Durante la nostra prova, sono bastati davvero pochi secondi per cominciare a padroneggiare, perlomeno in maniera superficiale, le principali mosse di ogni personaggio. Basta abbinare due tasti, infatti, per teletrasportarsi alle spalle di un nemico, o fare la più classica delle mezzalune per sparare una potente onda di energia, quale poi dipende dal personaggio. In questo modo anche le persone meno abili saranno in grado di realizzare mosse spettacolari e venire appagati da rombi, esplosioni e intense scene di intermezzo.
Con un briciolo di tempismo in più e di cognizione di causa sarà possibile giocare in maniera meno confusionaria e alzare lentamente la propria abilità, mettendo in luce come il giocatore più forte alla fine vince sempre.
D'altra parte gli Arc System Works sono maestri nel realizzare picchiaduro in grado di unire un gameplay tecnico, ma adatto alle console ad una grafica esaltante, da valorizzare attraverso una modalità campagna dal retrogusto anime, ricca di pathos e di filmati esaltanti. Esattamente quello che è stato annunciato durante la Gamescom di Colonia.
Bandai Namco non ha voluto diffondere maggiori dettagli su quella che sarà la trama del gioco, se non che si tratta di una storia originale. Quello che possiamo dedurre è che per un qualche motivo tutti i guerrieri Z saranno sconfitti e resi schiavi di una qualche entità che andrà poi, ovviamente, combattuta e sbaragliata. Il bello è che tutti gli intermezzi non saranno semplicemente descritti attraverso immagine statiche e lunghi dialoghi, ma saranno completamente animati con l'inconfondibile stile di ASW.
Ogni picchiaduro che si rispetti, però, devo avere nel proprio cuore la modalità competitiva. Per questo motivo lo sviluppatore sta programmando delle lobby online piuttosto complesse, nelle quali i giocatori possono incrociarsi, comunicare (attraverso emote), sfidarsi e guardare come spettatore le partite di altri colleghi.
Non solo i "semplici" uno contro uno, ma anche una nuova modalità per sei giocatori. In questo caso ognuno controlla un solo lottatore e quindi si alternerà sul campo di battaglia con i suoi due compagni, attendendo il proprio turno pazientemente in caso di scontro prolungato.
Un sistema interessante, sicuramente perfetto per il gameplay pensato per Dragon Ball FighterZ, che siamo curiosi di vedere come sarà percepito dalla comunità di gioco. Una piccola chicca delle lobby è che sono realizzate con grafica super deformed isometrica che dona un tocco di follia ad una produzione altrimenti persino troppo cool e seriosa per una serie che ha fatto della leggerezza dei personaggi e delle situazioni un suo marchio di fabbrica.
Coloro che prenoteranno il gioco, oltre a Goku e Vegeta SSGSS avranno accesso alla beta che si terrà a gennaio, ma otterranno anche un avatar speciale per la lobby online, in modo da mostrare a tutti il supporto al gioco. A proposito di supporto, Dragon Ball FighterZ sfrutterà la potenza supplementare di PS4 Pro e di One X, oltre che del PC, per offrire una risoluzione superiore a quella possibile su One e PS4. Il gioco è previsto per il 28 febbraio.