Gamescom 2018: Kingdom Hearts 3 - prova
Gameplay al potere.
Kingdom Hearts 3 è senza dubbio uno dei giochi più attesi del prossimo periodo invernale. Un po' perchè la serie di Square Enix unisce alcuni dei brand più amati del mondo, un po' perché questo terzo capitolo si sta facendo attendere da ormai troppi anni. Anni colmati da spin-off e remake che sono andati ad arricchire (per qualcuno complicare) la storia del gioco e aggiungere nuovi protagonisti e nuovi scenari ai tanti che sono già sfilati sui monitor di milioni di giocatori in tutto il mondo.
Questo perché la serie di Kingdom Hearts ormai non è più semplicemente quella che mescola Topolino, Paperino e i personaggi di Final Fantasy, ma una saga a sé stante, stratificata, capace di attraversare e unificare decine di film, serie televisive, fumetti e videogiochi in un unico grande affresco. Forse non sarà la più semplice da seguire, per via dei tanti spin-off e di una certa tendenza del suo creatore, Tetsuya Nomura, a complicare le cose, ma è senza dubbio una delle più affascinanti grazie alla sua capacità di dare praticamente a tutti un elemento da amare.
Quello che sappiamo è che Kingdom Hearts 3 non solo sarà il seguito diretto del gioco che uscì nel 2005 su PlayStation 2, ma riprende anche elementi della trama di Dream Drop Distance, 0.2 Birth by Sleep e Union X. In altre parole speriamo vivamente che tutti gli anni passati dall'ultima apparizione su console siano serviti agli sviluppatori giapponesi per trovare un modo per rendere la trama godibile anche da tutti coloro che non sono riusciti a star dietro alla complessa storia editoriale della serie.
Quello che abbiamo visto durante l'E3 2018 di Los Angeles e la Gamescom di Colonia non aiuta in alcunb modo a comprendere se da questo punto di vista il lavoro di Square Enix funzionerà a dovere, ma perlomeno ci ha dato la possibilità di capire come, molto probabilmente, l'aver atteso tanto tempo questo gioco possa avere dei riscontri positivi.
La nostra breve prova presso lo stand di Xbox, infatti, ci ha fatto scoprire la varietà del gioco. Sia il mondo di Hercules, sia quello dedicato ai simpatici personaggi di Toy Story, infatti, alternano tanti tipi di gameplay differenti, in grado di conferire a Kingdom Hearts 3 una cadenza e una fantasia tutti particolari.
Nel giro di pochi minuti, infatti, abbiamo dovuto cambiare prospettiva, ritmo e stile, più e più volte. Dai classici e rocamboleschi combattimenti in stile action RPG della serie, nei quali le magie tipiche dei Final Fantasy si mescolano ad armi sempre più originali e colorate, si è passati a scontri in stile Titanfall o a scalate sulle pareti manco fossimo dei novelli Kratos.
I cambi di gameplay sono frequenti, forse non sempre fluidi ma assolutamente coerenti col contesto di grande commistione di Kingdom Hearts III. In questo modo non ci sarà un momento di tregua e passeremo da un'idea alla successiva in maniera continua, mantenendo qualche elemento di contatto tra i diversi gameplay.
La cosa difficile sarà riuscire a stare dietro ai vari cambi di uso dei comandi. Questi, infatti, non solo varieranno di uso tra una sequenza e la successiva, ma avranno un effetto diverso a seconda dell'arma impugnata. Ognuna di esse, infatti, ha una sorta di carica che, se rilasciata, crea dei risultati del tutto diversi.
Il più spettacolare è sicuramente una specie di vascello che invade lo schermo travolgendo tutto ciò che incontra, ma siamo sicuri che ognuno troverà il suo preferito. Il bello è che le varie armi mantengono la carica se vengono messe in "panchina", consentendoci di alternarle per averle tutte pronte all'uso contro i nemici più potenti.
In questo modo si potranno costruire combo sempre più potenti e spettacolari, pensate per provare a soddisfare quei giocatori che sono alla ricerca di un sistema di combattimento più profondo del semplice premere furiosamente il bottone dell'attacco.
Un'altra parte fondamentale del gioco è l'utilizzo delle magie di Final Fantasy, fondamentali per curare o attaccare dalla distanza i nemici. Si tratta delle classiche magie di ghiaccio, fuoco e cura, ma non mancheranno nemmeno le potenti evocazioni in grado di scatenare antiche divinità sul campo di battaglia.
La cosa più importante di tutte è comunque il fatto che all'interno del gioco siano state inserite tutte le più importanti licenze da parte di Disney. Essendo passati molti anni dell'ultimo Kingdom Hearts, in questo terzo capitolo debutteranno campioni di incassi come I Pirati dei Caraibi, Rapunzel e Frozen, tutti film in grado di scatenare una sorta di isteria nei rispettivi fan. Ognuno di essi proverà a mantenere inalterata la sua anima sia dal punto di vista stilistico, attraverso una grafica che replica perfettamente i personaggi, i loro volti, ma anche i loro scenari e alcuni elementi propri dei vari personaggi.
In Frozen, per esempio, Anna ed Elsa si esibiranno in più di un canto, così come nel mondo dei Pirati dei Caraibi sarà impossibile non finire vittima di una delle macchinazioni di Jack Sparrow. E sarà questo il principale punto di interesse del gioco. Ovvero la sua capacità di saper cambiare volto e di rappresentare una sorta di enciclopedia interattiva di tutto l'immaginario Disney, ma anche di quello Square.
Se la casa giapponese riuscirà a mantenere alto il ritmo per tutta la durata del suo gioco, con continui colpi di scena ma anche con cambi di ambientazioni e protagonisti, allora il risultato sarà ottenuto e i fan di tutto il mondo potranno trovarsi di fronte ad una nuova avventura per la quale andare pazzi alla ricerca di citazioni e segreti.
In caso contrario il disappunto potrebbe essere molto forte, vista l'enorme quantità di tempo che si è dovuto attendere prima di questo terzo episodio. L'attesa, comunque, dovrebbe essere quasi giunta al termine, dato che Kingdom Hearts III arriverà su PlayStation 4 e Xbox One il prossimo 25 gennaio.