Gamescom 2018: One Piece World Seeker - anteprima
La leggenda del pirata giramondo.
Eppure tutti i vari tie-in creati fino ad ora sembrano non aver mai sfruttato pienamente il potenziale di One Piece: tra i più noti abbiamo la serie a tema musou dei Pirate Warriors, che senza ombra di dubbio riscuote successo nel mercato orientale. Purtroppo l'ultima avventura ispirata al manga risale al 2014, con One Piece Unlimited World Red, un titolo con alcuni limiti causati dalla sua natura di porting da 3DS.
Non sono mancati nel tempo anche picchiaduro sulla carta interessanti (leggasi Burning Blood) ma in questi casi è mancata la cura riservata alle altre serie di cui Bandai Namco possiede le licenze, ad esempio Dragon Ball o Naruto. In altre parole i titoli dedicati One Piece non hanno ancora trovato la strada verso il consenso globale ma le cose potrebbero cambiare. Le gesta della ciurma di Cappello di paglia hanno catturato nel tempo fan in tutto il mondo grazie all'esplorazione di un mondo vasto, ricco di misteri ancora celati e nemici temibili su ogni isola sconosciuta. Difficile ricreare virtualmente una formula così unica in videogioco ma l'atteso One Piece: World Seeker promette un qualcosa desiderato da tempo dalla community: una vera e propria avventura.
Giocheremo nei panni di Rufy, per lanciarci nell'esplorazione di una mappa più vasta rispetto alla serie Unlimited World. Prison Island, infatti, sarà uno scenario completamente inedito per la serie ma non privo di sorprese. Oltre a villaggi popolati da comuni cittadini, ci saranno diversi punti di interesse nei quali Rufy e la sua ciurma dovranno avventurarsi per confrontarsi con un cast di nemici davvero formidabile. Oltretutto l'isola è sovrastata dall'edificio della Corte Suprema dei Marine, un luogo assolutamente inaccessibile e nel quale si concentra tutto il potere di questa fazione. Riusciranno i simpatici pirati a penetrare le sue difese?
Proprio dall'enorme corporazione militare provengono i primi grandi villain che faranno la loro apparizione nel titolo: Smoke, Aokiji ed il temibile Akainu. Tuttavia il gioco non si concentrerà solo sulla marina, dato che è stata resa nota anche la partecipazione di Crocodile. Quel che dobbiamo aspettarci quindi è un plot narrativo inedito, che riuscirà a dare senso alla presenza di tutti questi personaggi su Prison Island. Rufy potrà sfruttare i poteri del frutto Gom Gom per raggiungere qualsiasi zona della mappa. L'isola, infatti, sembra nascondere importanti segreti da scoprire e Cappello di Paglia dovrà sfruttare i suoi arti estensibili per superare baratri, appendersi a sporgenze e così via.
Queste abilità serviranno, ovviamente, anche in combattimento. Non sia mai che Rufy perda l'occasione per menare le mani! L'isola è infestata da marine e tutta una serie di brutti ceffi che andranno messi al loro posto a colpi di Pistole Gum Gum. Le diverse tipologie di nemici costringeranno Cappello di Paglia a modificare di volta in volta l'approccio allo scontro. I nemici corazzati andranno aggirati, quelli armati di fucile saranno problematici dalla distanza, mentre quelli colossali saranno complessi da mandare al tappeto.
E poi ci sono le boss battle.
Queste saranno dei confronti viso a viso contro alcuni dei personaggi più celebri della serie, ovviamente dotati di poteri e resistenza fuori dal comune. Ognuno, infatti, sfodererà una routine di attacco specifica che andrà imparata per poter evitare un impatto capace di mettere velocemente Rufy KO. Questi scontri, ovviamente, saranno molto più spettacolari e tesi di quelli comuni e metteranno in risalto il sistema di combattimento del gioco, non particolarmente complesso ma pensato per giocatori piuttosto abili, che dovranno essere bravi a usare la grande capacità di movimento del pirata e la forza dei suoi attacchi.
In caso contrario in molte situazioni si potrà provare un approccio alternativo. Ha incuriosito non poco la presenza di alcune meccaniche stealth, al momento solo abbozzate, che permettono a Rufy di passare inosservato tra i nemici, come la possibilità di nascondersi in barili per spostarsi senza dare nell'occhio. Una scelta che avrebbe senso nel momento in cui lo scopo sia infiltrarsi in edifici senza far scattare qualche allarme, altrimenti le capacità di Cappello di Paglia dovrebbero dare la sicurezza necessaria ad ignorare qualsiasi meccanica furtiva. Tra l'altro quello che saremo chiamati ad utilizzare è il Rufy a seguito dei due anni di addestramento, capace di sfruttare l'haki e tutto il suo potenziale (più una macchina da guerra che un silenzioso infiltrato).
Ancora non è dato sapere se potremo impersonare gli altri membri della ciurma ma se la loro presenza come personaggi non giocabili sarà confermata, questo nuovo titolo rischia di partire con il piede sbagliato. One Piece ha raccolto consensi anche grazie a un intero roster di eroi a cui affezionarsi e l'idea (che ripetiamo, non è certa) di non poter sguainare le spade di Zoro o sfruttare tutte le trasformazioni di Chopper, potrebbe deludere molti fan.
Interessanti anche le novità legate alla gestione di Rufy: gli sviluppatori, infatti, hanno introdotto anche una piccola componente ruolistica, grazie alla quale dovremo raccogliere dei particolari materiali per costruire gadget e potenziamenti per il protagonista. Inoltre la storia sembra avere dei piccoli bivi che la modificheranno a seconda di chi si coinvolgerà durante l'avventura.
One Piece: World Seeker quindi incuriosisce nella sua ricerca di una strada inedita nei tie-in dedicati all'opera di Oda, ma al contempo lascia dei dubbi che verranno dissipati solo con la prova finale del titolo. Quel che è certo che ormai One Piece è considerato globalmente uno dei mostri sacri tra i manga giapponesi ma a differenza dei suoi "colleghi" ancora non annovera videogiochi degni della fama che lo precede. World Seeker raccoglie quindi una pesante eredità, quasi una "maledizione" piratesca da spezzare, e dovrà necessariamente fugare ogni dubbio entro l'uscita fissata per quest'anno.