Gamescom 2018: Starlink Battle for Atlas - prova
No Kid's Sky.
Un po' No Man's Sky, un po' Starfox e un po' Skylanders. Sono queste le prime impressioni che abbiamo ricevuto giocando a Starlink: Battle for Atlas, la nuova proprietà intellettuale di Ubisoft. Presentato durante l'E3 2017, il nuovo lavoro di Ubisoft Toronto solo quest'anno ha mostrato tutte le sue potenzialità.
Stiamo parlando di un action adventure a sfondo spaziale, nel quale manovreremo un'astronave tra la superficie dei pianeti e lo spazio più profondo. Starlink parla di un piccolo gruppo di piloti che è sfuggito per miracolo ad un'imboscata dei Forgotten Legion, una fazione di pirati spaziali che sta mettendo a ferro e fuoco la galassia di Atlas. I giovani eroi si trovano dunque costretti a rimettere insieme i pezzi, principalmente per salvare il capo della spedizione, rapito dal perfido Grax.
Da questa premessa partirà una serie di missioni procedurali che ci porteranno dentro e fuori i sette pianeti completamente ricostruiti, combattendo contro i nemici e interagendo con la fauna locale. Su Nintendo Switch sarà possibile persino collaborare con il prode Fox McCloud, il protagonista di StarFox, la storica serie di Nintendo.
Similmente a quanto accade in No Man's Sky, in Starlink: Battle for Atlas si passerà liberamente dallo spazio alla superficie dei pianeti, questa volta molto più caratterizzati sotto il profilo estetico e delle strutture. Su di essi sarà possibile combattere contro le orde di nemici sparse per la mappa o organizzati in piccole basi, scansionare la fauna autoctona, raccogliere oggetti o svolgere alcune delle molteplici attività presenti. Al momento abbiamo incontrato solo missioni che chiedevano di raggiungere il posto X per consegnare il pezzo Y, ma gli sviluppatori ci hanno assicurato che la varietà della missioni sarà maggiore e, anzi, queste potranno modificarsi in maniera casuale durante una partita.
A differenza del gioco di Hello Games tutte le attività si svolgeranno dall'interno della propria nave. Per questo motivo queste saranno modellabili a seconda delle esigenze e potranno essere potenziate e riconfigurate a proprio piacimento. Ed è proprio in questi frangenti che Starlink mostra tutte le sue potenzialità.
Questo perché, similmente a quanto accadeva in Skylanders o Disney Infinity, Starlink: Battle for Atlas arriverà nei negozi accompagnato da una linea di giocattoli piuttosto interessante. Solo che al posto della "semplice" statuetta con chip NFC incorporato, Ubisoft ha progettato una serie di navi spaziali da assemblare e posizionare sopra il pad.
Grazie ad un accrocchio da fissare al gamepad, infatti, dovremo montare la nostra nave direttamente sui controlli, così da vedere in diretta i cambi di struttura eseguiti. Attraverso una serie di porte (che fanno anche da agganci) ogni pezzo sarà in grado di comunicare al gioco la sua presenza, così da avere una perfetta riproduzione a schermo.
I pezzi di cui è composta ogni nave sono molteplici: il pilota, la struttura, le ali e le armi. Ognuno di essi avrà dei parametri di riferimento che li rendono unici. La nave venduta nel bundle è la classica tuttofare, ma sarà possibile acquistare i pezzi per creare navi-tank, o avere mezzi più veloci.
Non ci saranno limiti compositivi. Questo vuol dire che potremo montare delle nuove ali e delle armi di fantasia anche sullo Starwing di Fox senza problemi. L'unica cosa che non si potrà fare è portare il personaggio e la nave di Nintendo su Xbox o PS4, dato che il gioco non li riconoscerà.
La qualità dei materiali e quella costruttiva delle navi è eccellente, tanto da renderle un valido gioco anche a console spenta. Le combinazioni sono molteplici e crediamo che piaceranno molto ai più piccoli, che si divertiranno a portare le avventure di Starlink anche fuori dallo schermo.
Questo non vuol dire però che il gioco sia pensato solo per i più piccoli. Alcune sequenze, infatti, sono piuttosto impegnative e hanno richiesto un discreto quantitativo di riflessi e strategia per essere portate a termine. Questo perché le navi non sono invincibili, hanno un parametro di resistenza e di energia variabile a seconda del modello. Inoltre, le armi hanno effetti differenti. Alcune sono forti sulla distanza, altre a corto raggio, altre ancora infliggono un particolare stato ai nemici, come il congelamento o la pietrificazione. Sarà possibile schivare i colpi nemici, saltando o rollando, così come creare una barriera temporanea per schermarci per qualche secondo dagli impatti più duri.
Queste abilità saranno utili contro i boss disseminati per i 7 mondi di Starlink: Battle for Atlas, ma anche per risolvere alcuni semplici enigmi con i quali gli sviluppatori sperano di spezzare il ritmo dell'avventura. Avventura che potrà essere portata a termine in compagnia di un amico, solo in cooperativa locale.
Dal punto di vista tecnico le versioni provate, Xbox One e Switch, sono sembrate piuttosto solide. Praticamente identiche, non fosse per le ovvie differenze in fatto di risoluzione.
A distanza di qualche mese dall'E3, Starlink: Battle for Atlas si conferma un prodotto interessante, principalmente sotto il profilo dei "toy to life". Le navi di Ubisoft hanno quel fascino à la Transformers che non dispiace mai, risultando un gioco valido anche a console spenta. Senza considerare l'Airwing, che potrebbe diventare un vero e proprio oggetto da collezione per gli appassionati.
Sotto il profilo videoludico l'ultima fatica di Ubisoft Toronto mescola in maniera interessante alcuni elementi di No Man's Sky con una trama più corposa e un mondo dalle dimensioni più limitate, cosa che dovrebbe consentire agli sviluppatori di concentrarsi meglio sui dettagli e la struttura di ognuno degli ambienti presenti.
L'unica incognita rimane il ritmo, che potrebbe essere troppo diluito dalle enormi distanze della galassia di Atlas per sostenere una storia che dovrebbe durare diverse ore. È però ancora presto per un giudizio definitivo. Starlink: Battle for Atlas uscirà il prossimo 16 ottobre per Xbox One, PS4 e Nintendo Switch.