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Gamescom 2019: Blair Witch - prova

Il terrore torna vent'anni dopo.

Correva il 1999 quando nelle sale cinematografiche uscì The Blair Witch Project. Il film narrava la storia di Heather Donahue, Michael Williams e Joshua Leonard, studenti di cinematografia che decidevano di andare nei boschi della foresta di Black Hills, vicino a Burkittsville, nel Maryland, per investigare sul mito delle streghe di Blair Witch.

Molti bambini infatti erano scomparsi in quella zona negli anni '40 e il trio, armato solamente di due telecamere e di attrezzatura da escursionismo, decide d'investigare per capire se si tratti di una semplice diceria o se invece esista anche un fondo di verità.

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Il film a suo tempo fece scalpore per varie ragioni: perché chi lo vide in anteprima lo descrisse come uno degli horror più terrorifici di sempre, creando non poco hype; e perché si trattò di un progetto a bassissimo costo, capace di fatturare più di molti blockbuster dell'epoca. Soprattutto, però, era un film girato interamente in soggettiva, una novità per l'epoca, e inevitabilmente si generarono gli ovvi rimandi coi videogiochi, un fenomeno allora che presso il grande pubblico godeva di una fama ben diversa rispetto a quella attuale.

Il film fu un successo commerciale e ovviamente non restò un caso isolato. Negli anni successivi infatti arrivarono Book of Shadows: Blair Witch 2 (2000) e Blair Witch (2016). Poi più nulla fino allo scorso E3, quando in quel di Los Angeles il team polacco Bloober ha annunciato Blair Witch, il videogioco basato sull'omonimo film.

Gli sviluppatori, che sono gli stessi di Layers of Fear e Observer, hanno quindi lavorato in questi ultimi anni sotto traccia a un horror psicologico, ovviamente in prima persona, in uscita il prossimo 30 agosto per PC e Xbox One (e sarà presente anche all'interno del Game Pass).

Le atmosfere sembrano essere proprio quelle del primo film.

La trama, riassunta dagli sviluppatori sul loro canale YouTube, così recita: "È il 1996. Un giovane ragazzo scompare nella Foresta delle Colline Nere vicino a Burkittsville, nel Maryland. Impersonerete Ellis, un ex poliziotto con un passato travagliato che si unirà alla ricerca di questo ragazzo. Ciò che inizia come un'indagine ordinaria si trasforma presto in un incubo senza fine mentre affronterete le vostre paure e la Strega di Blair, una forza misteriosa che infesta i boschi."

Parlando coi nostri 'cugini' di Eurogamer.net, Basia Kciuk, sceneggiatore del gioco, ha spiegato la sue fonti d'ispirazione: "ogni gioco caratterizzato dal camminare in una foresta è stato per me una grande fonte d'ispirazione. Non ci sono tanti titoli di alto profilo ambientati nelle foreste". I nostri colleghi hanno quindi chiesto se ci saranno dei punti di contatto con Slender Man, ma Kciuk ha risposto che "anche se Slender Man è stato grandioso, è difficile trarne ispirazione".

Al contrario, gli sviluppatori hanno tratto molti più spunti da Firewatch di Campo Santo. "È un gioco che ci è piaciuto molto, anche se non è un horror. È stata una grande avventura in una foresta. Sebbene non sia spaventoso, è stato bello guardare i suoi meccanismi, come si svolge la storia, il suo ritmo".

Chissà se anche in questo caso ci sarà qualche genio che butta via la mappa!

Le fonti d'ispirazione, comunque, sono state anche altre. Maciej Głomb, sviluppatore di Bloober Team, ha infatti dichiarato: "abbiamo guardato anche Outlast e Silent Hill. Vogliamo catturare quella sensazione unica di giocare con la videocamera, che è ciò che Outlast fa davvero bene. Ovviamente abbiamo anche preso ispirazione dal film di Blair Witch!".

Sulla struttura del gameplay sono poi intervenuti Barbara Kciuck e Maciej Glomb: "Blair Witch presenterà anche loop temporali", ha detto Kciuk. "Senza però voler rovinare nulla, lasciatemi dire che non sono i loop stile Groundhog Day (film da noi tradotto in Ricomincio da capo, con Bill Murray, del 1993). Non sono pensati per aiutarvi a migliorare la tua situazione: Blair Witch li usa per ragioni molto più sinistre".

Nel corso di un'intervista è anche emerso che Blair Witch sarà caratterizzato dal combattimento, una novità per Bloober Team: "Così cambia sicuramente l'esperienza ma non direi che è un cambiamento drastico", ha affermato Glomb. "Siamo convinti che per creare un'esperienza horror davvero spaventosa, i giocatori debbano sentirsi vulnerabili".

Creare la stessa tensione e suspance del film nel videogioco sarà molto complesso.

E ha poi aggiunto: "vogliamo diversificare le nostre meccaniche, abbiamo già sperimentato sequenze d'inseguimenti e stealth, e con Blair Witch vogliamo provare un altro tipo di combattimento in cui i giocatori saranno finalmente in grado di difendersi". Ma da chi? Verrebbe da domandarsi? Dai servitori delle streghe, alcuni dei quali davvero veloci e paurosi, come quello che qui alla Gamescom di Colonia abbiamo affrontato in un bosco. L'unico modo per sconfiggerlo è illuminarlo, ma avere la prontezza di farlo per tempo non sarà facile.

Il segreto sarà affidarsi all'istinto di Bullet, il nostro cane, al quale potremo impartire anche specifici comandi attraverso un menu radiale, come ad esempio cerca, vieni, accarezza, sgrida, stai fermo e stai vicino. Si potrà costruire un rapporto col nostro quadrupede, ad esempio coccolandolo, il che lo farà diventare più efficiente man mano che migliorerà il rapporto d'amicizia. Molto utile, a tal riguardo, sarà la sua capacità di scovare indizi sparsi per la mappa e indicarceli.

Com'è immaginabile, i boschi di Blair Witch saranno bui, opprimenti e inevitabilmente la torcia elettrica diverrà uno strumento indispensabile per la nostra sopravvivenza. Non solo per illuminarci la strada ma, lo scrivevamo poco sopra, anche per accecare i nostri nemici, e la mente va inevitabilmente ad Alan Wake.

Non potevano mancare le scene filmate con la videocamera.

Peccato però che nei momenti in cui il soprannaturale farà capolino, caso strano essa inizierà a funzionare a intermittenza, aumentando quindo il tasso di adrenalina nel nostro corpo. Interessante a tal proposito sono state le tastiere meccaniche della Corsair usate per la prova, i cui led lampeggiavano insieme alla torcia mostrata in video. Abbiamo chiesto se questa feature sarà disponibile anche per le periferiche di altre marche, ma non ci è stata data una risposta al riguardo.

Altrettanto importante sarà il walkie talkie, col quale potremo restare in contatto con lo sceriffo che guida il gruppo di ricerca in mezzo ai boschi. Nei quali troveremo anche delle videocamere, lasciate lì da chi ci ha preceduto nella foresta, e che potremo usare in due modi. Per vedere scritte e indizi invisibili a occhio nudo, e per alterare la realtà. Questo è possibile inserendo dei nastri rossi che troveremo in giro, la cui peculiarità è che quello che vi è registrato sopra, finisce per accadere anche nella realtà.

Ad esempio, a un certo punto eravamo bloccati da una porta che non riuscivamo ad aprire. Abbiamo quindi guardato una registrazione e scoperto che qualcuno, prima di noi, era stato in quella stessa location tempo prima. Bloccando la riproduzione nell'esatto momento in cui lo sconosciuto apriva la porta, abbiamo alzato lo sguardo dalla telecamera e visto che la porta davanti a noi era ora aperta.

Chissà se il videogioco porterà alla riscoperta di questo genere di horror.

Attenzione, però: il gioco è ambientato nel 1996, quindi tutta le tecnologia che troveremo in Blair Witch sarà coerente con quella di oltre vent'anni fa. Che nessuno s'aspetti di estrarre uno smartphone per farsi aiutare dal satellite e trovare la strada fuori dai boschi, insomma.

Il gioco, come abbiamo detto, è stato annunciato in quel di Los Angeles ma nonostante i due anni di sviluppo e l'uscita ormai imminente, quella presente all'E3 non era una demo giocabile. Una cosa che ha fatto inarcare più di un sopracciglio, perché di solito ciò e sinonimo di un prodotto indietro con lo sviluppo. Ecco allora che l'appuntamento rappresentato dalla Gamescom di Colonia si è dimostrato l'unica opportunità per provare di persona il gioco prima della sua imminente release.

L'impressione, nel complesso, è stata positiva. Tecnicamente si tratta in un prodotto alquanto datato quando si guarda alla conta poligonale e alla qualità delle animazioni. I boschi, in compenso, sono estremamente evocativi e basta poco per farsi contagiare dall'atmosfera opprimente di Blair Witch.

Il gioco, dicevamo, sarà disponibile il 30 agosto per PC e Xbox. Maciej Glomb di Bloober ha però precisato che "siamo concentrati su Xbox One e PC, ma più avanti discuteremo dell'arrivo del titolo su altre piattaforme". PlayStation 4 pare la candidata più probabile, mentre per quanto riguarda Switch il lead writer Basia Kciuk ha così commentato: "per ora non abbiamo alcun commento da fare, ma intanto potete sempre divertirvi con altri nostri giochi, come Layers of Fear e Observer".

E il divertimento, se così possiamo chiamarlo, probabilmente non mancherà neppure stavolta. Quello che abbiamo visto ci è parso un gioco che, tolti un paio di jump scare, complessivamente intriga molto e spaventa poco. Dimostrandosi comunque capace di tenere alto il blasone di uno sviluppatore che si è ritagliato uno spazio di rilievo nell'ambito degli horror.

Avatar di Stefano Silvestri
Stefano Silvestri: Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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Blair Witch

Xbox One, PC, Nintendo Switch

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