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Gears of War Ultimate Edition: si torna a combattere le locuste - recensione

Tener vivo il marchio, aspettando il nuovo episodio.

Mentre il nuovo episodio per Xbox One è in via di sviluppo, Microsoft cerca di tener vivo il marchio di Gears of War proponendo la versione rimasterizzata del primissimo episodio della serie, quello che nel lontano 2006 fece innamorare milioni di giocatori, sequestrandoli per interminabili sessioni online in compagnia degli amici.

Ma ha senso presentare l'ennesima remastered dopo aver appena annunciato la retrocompatibilità dei titoli Xbox 360 su Xbox One? Considerando che l'intera trilogia di Gears potrà essere apprezzata di nuovo anche sull'attuale console Microsoft, quale utilità può avere questa Ultimate Edition?

In realtà, considerando che la saga Epic Games è ufficialmente entrata a far parte del circuito degli esport, l'idea di mettere a disposizione dei giocatori un multiplayer solido, a 1080p/60fps avrebbe tutto il senso del mondo, ma non se parliamo unicamente del primo episodio della serie.

Sebbene il primo Gears of War sia generalmente considerato quello con le mappe migliori della trilogia, infatti, il gameplay del suo multiplayer, nel 2015, può mostrare il fianco a qualche critica, essendo più lento e macchinoso di quello dei capitoli successivi, in particolar modo del terzo.

I nuovi modelli poligonali sono una gioia per gli occhi. Il livello di dettaglio è nettamente più alto rispetto al capitolo per Xbox 360.

Al di là di questo discorso, tuttavia, va detto che il lavoro svolto dagli sviluppatori con questa remastered è davvero ottimo sotto molti punti di vista. A differenza di quanto è accaduto con altre operazioni analoghe (come quella di God of War 3, per fare un esempio recente), in questo caso il team di sviluppo ha spinto l'acceleratore sul miglioramento dell'aspetto grafico, non limitandosi solo ad aggiornare le texture ma curando anche tutti gli elementi di contorno.

Particolarmente valido, in tal senso, è il lavoro svolto con le sequenze narrative della campagna, ricreate da zero per essere in linea con gli standard attuali. Il risultato finale è impressionante e fa tirare un sospiro di sollievo a tutti coloro che temevano di trovarsi di fronte ai vecchi filmati pesantemente compressi, come accaduto con altre remastered meno riuscite.

Sebbene la Campagna di Gears of War Ultimate Edition non giri a 60fps, ma si "accontenti" di un banale 1080p/30fps, l'impatto generale è davvero notevole, complici anche le nuove texture, una miglior gestione dell'illuminazione, modelli poligonali completamente rifatti e, soprattutto, una direzione artistica leggermente diversa, che ha preferito optare per una scelta cromatica più varia e vivida, rispetto ai toni grigiastri dell'originale.

Quello della piattezza cromatica era uno dei difetti imputati a Gears of War nel 2006. Giocando questa nuova versione, grazie alle nuove scelte artistiche sembra quasi di osservare il mondo di gioco per la prima volta, notando dettagli precedentemente nascosti dal grigiore uniforme e dai toni eccessivamente cupi.

Il multiplayer del primo Gears of War è più lento e impacciato rispetto a quello del terzo capitolo. Saprà ancora soddisfare i fan?

Perfino i collezionabili sono più facili fa vedere, dettaglio che non potrà che far felici tutti i cacciatori di trofei e i perfezionisti in circolazione. Le piastrine di riconoscimento nascoste nei vari livelli della Campagna sono ora visibili anche da grandi distanze, rendendo la loro raccolta decisamente meno problematica.

A quasi 10 anni di distanza rispetto alla prima uscita del gioco, alcuni momenti della Campagna mostrano di non essere invecchiati benissimo. Soluzioni che un tempo avevano saputo convincere, come quella a bordo del veicolo, durante la quale è necessario tenere a bada gli assalti nemici usando un potente fascio di luce, oggi come oggi appaiono meno divertenti, soprattutto se affrontate da soli.

Fortunatamente è ancora possibile affrontare la Campagna in compagnia di un amico, offline o online, operazione che anche dopo così tanti anni continua ad essere estremamente piacevole, soprattutto a livello di difficoltà Folle.

A questo si aggiungono i fumetti di Gears of War, sbloccabili raccogliendo le piastrine di riconoscimento e, soprattutto, l'immancabile multiplayer. Multiplayer che, sfortunatamente, non abbiamo avuto la possibilità di provare, visto che ad ogni nostro tentativo i server si sono rivelati deserti.

Alcune sequenze storiche del gioco sono ancor più convincenti e 'arroganti' in questa nuova versione.

Dopo aver giocato per alcune settimane al multiplayer online di Gears of War Ultimate Edition, possiamo assicurare a tutti gli appassionati che anche su questo frangente gli sviluppatori hanno lavorato per garantire un'esperienza all'altezza delle aspettative. L'elemento che salta immediatamente all'occhio sono i 60fps quasi sempre costanti, che influenzano il gameplay facendo provare sensazioni nuove, ma piacevolmente nostalgiche.

I ritmi degli scontri sono gli stessi già apprezzati in passato, con l'ottima alternanza tra approcci più violenti e temerari, ad altri ben più tattici e attendisti. Il design delle mappe è invecchiato molto bene, complice anche la piacevole struttura simmetrica e le dimensioni generalmente ridotte, soprattutto se paragonate ad altri titoli più moderni.

Per svecchiare un po' un gameplay altrimenti troppo legnoso, gli sviluppatori hanno scelto di introdurre alcuni elementi originariamente inseriti nei capitoli successivi, come l'interessante sistema per sbloccare gli extra, l'alone con cui distinguere nemici e alleati da grandi distanze, o la segnalazione di eventuali bersagli ai propri compagni di squadra. Il team ha poi incluso tutte le mappe uscite su PC (per raggiungere un totale di ben 19 arene), le modalità più apprezzate dagli appassionati (comprese Deathmatch a Squadre, King of the Hill, Gnasher 2 vs. 2 e Blitz), e i tanto sospirati server dedicati, che garantiscono una fluidità invidiabile e un online in grado di soddisfare anche i fan più esigenti.

Considerata la qualità globale del pacchetto e il prezzo a cui è venduto, consigliamo caldamente questa versione riveduta e corretta di Gears of War a tutti i fan della serie, che non mancheranno di provare un fortissimo senso di nostalgia sia con la Campagna che con il multiplayer. Sotto alcuni punti di vista, tuttavia, è innegabile che il gioco non sia invecchiato al meglio, in particolar modo se confrontato con altri titoli del genere usciti di recente.

8 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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In this article

Gears of War

Xbox One, PC

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