Ghost Recon Future Soldier: Khyber Strike - review
Nuova linfa per i fan del multiplayer.
Ubisoft continua a sostenere l'ultimo episodio di Ghost Recon con l'ennesimo DLC, pensato per alimentare l'interesse dei giocatori grazie alla nuova iniezione di contenuti, evitando così di far scemare l'interessa nei confronti del titolo.
Questa volta, a differenza di quanto è accaduto con Raven Strike, la legna gettata nelle fiamme della community online è perfetta per scaldare il cuore dei giocatori più competitivi, quelli che meno apprezzano le missioni in co-op e che spendono ore del loro tempo a eliminare avversari online.
In Ghost Recon Future Soldier: Khyber Strike, infatti, sono contenute tre nuove mappe multiplayer, una nuova modalità e l'ennesima arena per l'Orda di Ghost Recon, qui conosciuta come Guerriglia. A condire il tutto troviamo un gradito aumento del level cap (di dieci livelli) e, per i maniaci degli Achievement, nuovi Obiettivi tutti da sbloccare.
Questo rende automaticamente il DLC un pacchetto non adatto a tutti, visto che chi non apprezza il multiplayer competitivo del titolo di Ubisoft troverà come unico stimolo la mappa Village, in cui potrà affrontare orde di nemici, da solo o in compagnia di un amico.
Il resto della "tifoseria" di Ghost Recon Future Soldier, al contrario, sarà ben felice di acquistare un pacchetto contenente tre mappe multiplayer particolarmente interessanti e, soprattutto, la modalità chiamata Takeover, una sorta di Team Deathmatch arricchito da obiettivi sensibili che, una volta conquistati, garantiscono utili moltiplicatori di punteggio.
In un gioco che al lancio presentava diverse lacune sul fronte del multiplayer, le costanti aggiunte fatte attraverso i contenuti scaricabili hanno riempito, a suon di soldoni, i vuoti lasciati inizialmente dal team di sviluppo. Questa volta i fan del Team Deatmatch tradizionale troveranno pane per i loro denti, vedendosi spinti ad abbattere i membri del team rivale, cercando al tempo stesso di conquistare il punto di controllo avversario in modo da ottenere preziosi moltiplicatori del punteggio.
La presenza dei punti di controllo aggiunge all'esperienza obiettivi ben definiti all'interno delle mappe, veicolando l'attenzione dei giocatori e spingendo a optare per vari tipi di approccio. A seconda della mappa in cui si gioca una partita di Takeover, infatti, è possibile scegliere se dare la caccia ai soldati avversari per collezionare uccisioni agendo come un cane sciolto, oppure organizzarsi con i compagni di squadra per difendere il proprio punto di controllo e, al tempo stesso, conquistare quello avversario.
"In Khyber Strike sono contenute tre nuove mappe multiplayer, una nuova modalità e un'arena per l'Orda"
La mappa Village della modalità Guerriglia non offre punti sicuri da difendere, costringendo a cambiare continuamente posizione da una capanna all'altra per resistere ai sempre più insistenti assalti nemici. La presenza di un gran numero di piccole abitazioni rende la vita particolarmente difficile per i tiratori scelti e per i cecchini, che devono oltretutto fare i conti con un'atmosfera piovosa a peggiorare ulteriormente la visibilità.
Visto che stiamo parlando di un DLC studiato principalmente per espandere il multiplayer competitivo, come da tradizione andiamo a esaminare singolarmente le nuove mappe, in modo da sviscerare pregi e difetti del lavoro svolto dal team di sviluppo e dai level designer.
Transit: Questa mappa dalle proporzioni atipiche (si tratta di una specie di corridoio ampio e spazioso) è ambientata in una stazione ferroviaria sotterranea ancora operativa, con tanto di treni che passano ciclicamente sui binari. L'elemento ambientale aggiunge un pizzico di strategia, costringendo a prendersi il rischio di una morte istantanea per percorrere vie tanto vantaggiose quanto pericolose, soprattutto quando bersagliati dal fuoco nemico. La struttura allungata della pianta renderebbe Transit una mappa perfetta per i cecchini, se non fosse per i muri che separano i binari a ostacolare una visuale altrimenti ideale per i tiri dalla lunga distanza. La presenza di un secondo livello, inoltre, offre una soluzione perfetta per aggirare la sorveglianza eccessivamente serrata.
"Chi non apprezza il multiplayer competitivo del titolo di Ubisoft troverà come unico stimolo la mappa Village"
Palace: In un gioco di guerra che si rispetti non può mancare la mappa sviluppata sulla pianta di un complesso abitato pieno di finestre da cui tenere sotto controllo i cortili sottostanti. La gran quantità di scale e corridoi rende questa mappa particolarmente consigliata agli amanti del "close quarter combat" a base di fucili a pompa e granate stordenti. Il gran numero di finestre ai piani alti, comunque, garantisce diversi punti caldi anche ai tiratori scelti, meglio se dotati di versatili fucili d'assalto a colpo singolo in grado di garantire buone prestazioni sia a medio che a corto raggio. Di sicuro Palace non è una mappa pensata per i camper, visto che quella di rimanere in costante movimento resta la strategia consigliata per registrare le migliori prestazioni.
Switchback: Questa mappa ambientata nelle strade di una cittadina è stata studiata per costringere i giocatori a fronteggiarsi al centro del livello. Da entrambe le basi, infatti, tutti i percorsi conducono a una struttura situata al centro della mappa, nodo d'incontro delle strade che partono dai punti di respawn. Questa porta all'inevitabile confronto a viso aperto, che sfortunatamente tende a diventare monotono e poco interessante una volta che una delle due squadre ha conquistato la posizione. Il discorso peggiora ulteriormente se si affronta la partita con un gruppo di perfetti sconosciuti, dove l'impossibilità di pianificare strategie sensate rischia di portare a una quantità imbarazzante di morti sul campo.
Ghost Recon Future Soldier: Khyber Strike, disponibile su Xbox Live a 800 Microsoft Point e sul PlayStation Network a 9,99 euro, è sicuramente consigliato ai giocatori che continuano ad apprezzare la modalità multiplayer competitiva di Ghost Recon Future Soldier, ma non è certo appetibile per coloro che hanno acquistato il gioco per la Campagna in co-op.
Resta il fatto che Ubisoft continua a sostenere (e migliorare) un titolo partito con il piede sbagliato ma riscattatosi alla grande nelle settimane successive al lancio.