Ghost Recon: Future Soldier - Reloaded
Ubisoft non riporta in vita i fantasmi.
Quando in molti credevano che la serie dei fantasmi fosse destinata all'oblio, nell'anno di grazia 2012 è arrivato sugli scaffali Ghost Recon: Future Soldier. Idealmente si tratta dell'erede di una saga di sparatutto tattici che una decina d'anni fa avevano furoreggiato tra gli appassionati di sparatutto. Il successo della serie Call of Duty aveva tuttavia fatto perdere progressivamente mordente al franchise e per questo Future Soldier era stato salutato con una certa impazienza dagli estimatori di un certo genere di gameplay che speravano in un capitolo in grado di catturare il fascino dei primi titoli della serie.
Le aspettative sono andate parzialmente deluse, come avevamo avuto modo di spiegare in occasione della recensione delle versioni console e PC. L'impianto della campagna singleplayer, pensata per il giocatore ed altri tre commilitoni controllati dalla CPU, si è confermato poco innovativo, sulla falsariga di altri titoli simili che negli ultimi anni hanno visto la predominanza di scenari di piccole dimensioni e pesante scripting delle situazioni di combattimento. Non proprio l'ideale per un gioco che, fin dalle sue origini, aveva il suo punto di forza nel movimento in spazi aperti, gestendo più squadre, e sfruttando le diverse caratteristiche di ogni uomo in base all'equipaggiamento utilizzato.
Se la scelta di Ubisoft di puntare su un gameplay che seguisse le mode del momento era difficilmente opinabile dal punto di vista commerciale, molto meno contestate sono state le critiche arrivate al publisher francese per la qualità delle build realizzate. Trattandosi di un titolo espressamente concepito per console, le versioni Xbox 360 e PlayStation 3 si sono comportate abbastanza bene nonostante non fossero rifinite come molti si aspettavano. Un mezzo disastro è stata invece la versione PC, assolutamente inferiore alle sorelle minori a causa del pessimo lavoro svolto sull'adattamento del sistema di controllo da pad a mouse, l'interfaccia di gioco (rimasta quella dell'Xbox 360) e tutta una serie di bachi di varia natura che tra singleplayer, multiplayer e modalità cooperativa hanno reso ardua, per usare un eufemismo, l'esperienza finale.
Come previsto, sui forum ufficiali e non si è scatenato il solito putiferio, che ha avuto l'effetto di rendere la versione per home computer la meno gettonata del gruppo; nonostante gli sforzi profusi da parte di Ubisoft per correggere i bachi di maggiore entità, a tutt'oggi Future Soldier PC si conferma come uno dei porting meno riusciti degli ultimi anni. Tanta disparità di trattamento ha avuto ovvie conseguenze sulla diffusione di un gioco, che ha venduto discretamente su console e portato alla creazione di una community discretamente attiva su Xbox 360 e PS3 ma malissimo su home computer, con evidenti ripercussioni sulle dimensioni della comunità giocante.
L'arrivo della stagione natalizia 2013 ha fatto calare molto l'interesse sull'esperienza multiplayer di Future Soldier, che ora rimane giocato da un piccolo gruppetto di irriducibili su entrambe le console. Nulla che possa far pensare alle dimensioni delle community degli sparatutto più praticati e che possa garantire la presenza di server frequentati a tutte le ore. Il multiplayer della versione PC è praticamente morto e defunto subito dopo la fase di lancio, ma questo non ha sorpreso nessuno viste le incertezze iniziali e la qualità dell'offerta multigiocatore.
"Future Soldier rimane giocato online da un piccolo gruppetto di irriducibili su entrambe le console"
Il che è effettivamente un peccato, visto che Ubisoft aveva puntato molto sul multiplayer di Future Soldier grazie all'implementazione di armi all'ultimo grido e di numerosi gadget tecnologici in grado di pepare al massimo le partite nelle varie modalità di gioco. In origine, Ghost Recon: Future Soldier era stato venduto con quattro modalità multigiocatore a cui si affiancava la possibilità di affrontare la campagna singleplayer in modalità completamente cooperativa, in compagnia di altri tre amici. Al momento del lancio era possibile affrontare queste modalità sulle dieci mappe multiplayer, ma l'arrivo dei tre DLC ufficiali ha comunque aggiunto altra carne al fuoco proponendo numerosi contenuti in tutti i settori.
Artic Strike, Raven Strike e Khyber Strike hanno aggiunto complessivamente sei mappe multiplayer, due nuove modalità multiplayer e tre mappe per la modalità cooperativa "orda" chiamata Guerrilla. Anche il singleplayer è stato coinvolto con l'arrivo di tre nuove missioni collegate al plot principale. I DLC non hanno riscosso un successo enorme, visto il prezzo non propriamente popolare, ma almeno la qualità si è attestata su ottimi livelli in tutte e tre le occasioni, riscattando parzialmente le problematiche iniziali ed aiutando a tenere alto l'interesse della community, rimasta fedele al gioco anche durante la parte finale del 2012.
Come da tempo immemore accade per i titoli Ubisoft, nulla si è mosso sul fronte dei mod, ma questo era largamente atteso visto che l'azienda francese non ha l'abitudine di pubblicare SDK per i suoi giochi. Considerata la non entusiasmante nomea della versione PC, la sensazione è che i modder non avrebbero comunque fatto la fila per accaparrarsene una copia e mettersi al lavoro.
"Come da tempo immemore accade per i titoli Ubisoft, nulla si è mosso sul fronte dei mod"
Per quanto il Future Soldier sia nel complesso un gioco più che discreto, le vendite non esaltanti (due milioni di copie retail complessive, praticamente tutte su console) avevano già all'epoca lasciato intendere che Ubisoft era conscia di non avere in tasca un asso pigliatutto. Nonostante sia uscito a maggio 2012 e non abbia subito la concorrenza diretta di altri TPS, lo scarso successo di Future Soldier nei confronti degli sparatutto di grido testimonia in modo piuttosto emblematico quanto sia difficile imporsi in mercato sicuramente saturo e in cui le produzioni di fascia media difficilmente riescono a imporsi. L'impressione è che Ubisoft abbia commesso qualche errore di valutazione alla base del parziale flop, che abbiamo riassunto qui di seguito.
Il primo è stato quello di prendere una proprietà intellettuale conosciuta e caratterizzata in modo preciso (spazi aperti, libertà di movimento, pianificazione dettagliata, supporto al modding) per adattarla al mercato dell'utenza console, storicamente più attenta all'immediatezza che non alla profondità del gameplay. Le conseguenze di queste scelte portano in genere a semplificare le meccaniche di gioco fino a snaturarne le caratteristiche di fondo. Nel farlo spesso si cade nel secondo errore, ovvero adeguarsi a canoni di gameplay stabiliti da altri (scripting, cutscene, trama stereotipata) senza tuttavia arrivare allo stesso livello qualitativo.
In questa disamina si rispecchiano in pieno le qualità ma anche i maggiori difetti di Ghost Recon: Future Soldier, che tuttavia si può mettere sul banco degli imputati anche per un terzo errore, ossia quello di aver pubblicato una versione palesemente non all'altezza di quelle console. Se a livello commerciale il danno è stato minimo (si parla di nemmeno settantamila copie retail vendute a livello mondiale per la versione PC) il danno d'immagine è stato nettamente più rilevante, visto che la community Windows per parecchi anni è stata il traino della serie grazie a tornei e mod di alta qualità.
"Va evitata accuratamente la versione PC, ancora piagata da alcuni problemi irrisolti"
A parte le considerazioni sul mercato e sui destini commerciali della serie, vale la pena concentrarsi sui consigli per gli acquisti che vi possano far prendere in considerazione (o meno) l'acquisto in extremis di questo Future Soldier. Come avrete intuito, nonostante sia migliorata rispetto alla build iniziale, va evitata accuratamente la versione PC, ancora piagata da alcuni problemi irrisolti ma soprattutto penalizzata da una comunità multiplayer quasi del tutto inesistente.
Le cose vanno molto meglio su console, Xbox 360 in particolare, dove troviamo il maggior numero di copie vendute e qualche garanzia in più di trovare avversari nel multiplayer competitivo. Non aspettatevi tuttavia di competere con Call of Duty in quanto ad affollamento sui server, soprattutto quando i pesi massimi di fine 2013 inizieranno a fare capolino sulle console della generazione attuale.
L'unico vero incentivo all'acquisto è quindi rappresentato dal supporto alla modalità cooperativa. L'idea di sperimentare in compagnia di altri tre appassionati la campagna singleplayer mantiene ancora oggi tutto il suo valore, magari aggiungendo anche qualche orda in modalità guerriglia. Se state aspettando Ghost Recon 4 con una certa impazienza, i venti euro del cartellino del prezzo cui si può trovare Future Soldier sui siti dei maggiori retailer online, potrebbero alleviare le vostre sofferenze.