Ghost Recon: Shadow Wars
I Fantasmi si danno alla strategia.
Come da tradizione i vari personaggi si distinguono gli uni dagli altri per la loro classe di appartenenza, un aspetto, questo, che differenzia notevolmente il loro comportamento sul campo di battaglia; oltre ad equipaggiamenti e abilità speciali uniche, le varie tipologie di soldati hanno tutte un determinato livello di mobilità.
Il Commando e il Ricognitore possono ad esempio coprire una maggior distanza ad ogni loro turno rispetto ad altri soldati, mentre il Cecchino, pur avendo una minor mobilità, gode di un raggio d'azione molto più ampio e può quindi attaccare da grandi distanze senza il rischio di subire del fuoco di risposta, un'abilità speciale delle truppe di assalto quali artiglieri e commando, questa, che permette un contrattacco nel caso in cui l'attaccante si trovi nel proprio raggio d'azione.
Imparare a conoscere le caratteristiche distintive di ogni classe sarà chiaramente imprescindibile ai fini del vostro successo, perciò assicuratevi di sfruttare al meglio le informazioni che vi saranno fornite nelle missioni introduttive; agendo d'istinto senza aver prima padroneggiato le dinamiche di gioco, andrete incontro a una lunga serie di tristi sconfitte.
Com'è facile intuire le meccaniche sono quindi tutt'altro che proibitive, ma sarà comunque necessaria un po' di pratica prima di poter superare con successo le missioni più avanzate, specie nel caso in cui si opti per una difficoltà superiore a quella predefinita.
A rendere il tutto un po' più interessante vi è poi un discreto sistema di progressione dei soldati che, al termine di ogni missione, permette di potenziare le caratteristiche fisiche dei vari Ghost coinvolti nell'operazione appena conclusa. Purtroppo tale sistema non denota grande profondità (le variabili sono alquanto limitate) ma ciò non toglie che sia in grado di assicurare qualche stimolo in più a qualsiasi appassionato.
A completare le modalità proposte troviamo infine "Schermaglia", una raccolta di missioni extra sbloccabili avanzando nella Campagna, ed un discreto multiplayer, disponibile purtroppo solo in locale "hotseat", che permetterà a voi ed un vostro amico di confrontarvi in scontri all'ultimo sangue. Nulla di particolarmente complesso, questo è certo (anche perché dovendovi scambiare la console ad ogni turno) ma senz'altro una valida aggiunta per estendere la durata complessiva dell'esperienza.
Sotto il profilo puramente tecnico la presenza del 3D dà quella marcia in più a un comparto grafico altrimenti spoglio e incapace di garantire un impatto visivo realmente degno di nota. Il design è infatti molto "minimal" ma ciò non toglie che si dimostri tutto sommato adeguato a una produzione di questo tipo, anche e soprattutto grazie alla sopracitata resa tridimensionale.
Ghost Recon: Shadow Wars si dimostra dunque un titolo di buona fattura che pur non rivoluzionando o innovando il genere degli strategici a turni, riesce a garantire un'esperienza tutto sommato divertente e meritevole di essere vissuta. Al di là di questo non si può purtroppo negare che forse Ubisoft avrebbe potuto fare qualcosa in più in molti campi, multiplayer in primis, ma nonostante ciò gli appassionati del genere andranno senz'altro incontro a diverse ore di gradevoli scontri all'ultimo sangue.