Ghostbusters: Il Videogioco

Sono presenti alcune ottime battaglie con i boss, in particolare quella con Stay Puft (durante la quale avrete l'opportunità di penzolare da un grattacielo per sparargli in faccia), mentre altre, come quella con la sexy donna ragno, non sono purtroppo all'altezza delle aspettative. E purtroppo, nonostante molti si augurassero il contrario, non sono presenti fasi di guida che permettano di salire a bordo della storica Ecto-1. Un vero peccato.

Se foste fra coloro che non hanno digerito l'impossibilità di impersonare direttamente uno dei Ghostbusters, il multiplayer vi tirerà senz'altro su di morale, permettendovi di vestire liberamente i panni dei vostri beniamini. Purtroppo le opzioni disponibili non sembrano brillare per originalità: partite rapide e del giocatore, opzioni di personalizzazione, classifiche e così via. Manca inoltre il multiplayer offline e l’assenza di una qualsiasi modalità cooperativa ci ha lasciato un po' con l'amaro in bocca. Alla luce della struttura e dell’atmosfera di gioco una coop sarebbe stata sicuramente eccezionale.

Ad ogni modo il multiplayer non è certo stato realizzato per essere la colonna portante di Ghostbusters. Tutto si fonda infatti sull'esperienza single player e sul fatto che il gioco riesca a far sentire i giocatori una parte integrante della squadra. In questo senso Terminal Reality ha senz'altro fatto centro, perché al contrario di molti altri tie-in, Ghostbusters è infatti un prodotto fedele alla natura del brand. Gli sviluppatori si sono presi il tempo necessario per realizzare un gioco valido, rispettando le loro fonti e facendo attenzione alle richieste degli appassionati.

Ignorando la licenza cinematografica che lo accompagna, potremmo quindi definire questo titolo come un action-adventure nella media. Le meccaniche di gioco sono infatti buone e sufficientemente valide per assicurare un buon livello di divertimento, ma non vi sono reali innovazioni che possano innalzare gli standard della categoria. Ma il punto è proprio che la licenza non può essere ignorata, almeno non quando è fondamentale ai fini del divertimento...e questo è proprio ciò su cui Terminal Reality ha lavorato così duramente. Ed è proprio questo il motivo per cui il gioco funziona.

Si può usare lo zaino protonico, esplorare la caserma dei pompieri, combattere contro Slimer e Stay Puft, distruggere la libreria e ascoltare le battute di Bill Murray. Tutto questo, impreziosito da un comparto grafico di ottima fattura, crea un’atmosfera così coinvolgente e intensa che riesce, almeno in parte, a sopperire alla linearità e ai difetti che contraddistinguono l’esperienza di gioco.