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Ghostbusters

"Noi redivivi, loro redimorti!"

Cinema e videogiochi perseverano nel corteggiamento reciproco. Da anni ormai le trame dei videogame tentano l'approccio cinematografico, così come sempre più numerose sono le pellicole basate sui brand conosciuti in ambito videoludico. I risultati di tale connubio sono tristemente noti a tutti, eppure in molti sono ancora pronti a scommettere sull'efficacia di una unione del genere. Con la trasposizione ludica di Ghostbusters Atari è pertanto cosciente di avere tra le mani una carta importante e delicata al tempo stesso.

La speranza, come sempre accade in questo genere di operazioni, è quella di poter ritrovar intatto il feeling creatosi a suo tempo con i due simpatici film. A parte Rick Moranis (lo stralunato Mastro di Chiavi) e Sigourney Weaver, tutti gli attori protagonisti presteranno la propria voce e il proprio talento alle rispettive controparti digitali. Mossa onerosa ma intelligente, soprattutto se si vuole solleticare la componente nostalgica dei giocatori.

Un doppiaggio d'eccezione non è comunque garanzia di un titolo che possa definirsi promettente, ed è per questo che il team di Terminal Reality ha preferito (molto saggiamente) coinvolgere da subito i creatori della serie, vale a dire Dan Aykroyd e Harold Ramis, noti ai fan per le superbe interpretazioni di "Raymond Stantz" e "Egon Spengler". Trama e sceneggiatura sono quindi state affidate alle mani migliori, non solo per l'assodata qualità del loro lavoro, ma anche per la possibilità di avere a disposizione punti di riferimento "enciclopedici" in merito all'universo Ghostbusters.

Il gioco si propone di raccontare gli avvenimenti successivi alla seconda pellicola. Sarà ambientato nella New York del 1991 e vedrà i nostri beniamini nel pieno raggiungimento di fama e gloria. Il carico di lavoro è divenuto talmente eccessivo da costringerli ad assumere un nuovo collaboratore, ed è qui che entrerete in scena voi insieme al vostro alter-ego digitale. L'idea di aggiungere un personaggio inedito (e pertanto anonimo) è stata necessaria al fine di espandere in maniera coerente l'intero arco narrativo, senza dover imporre al giocatore la scelta di uno qualsiasi tra gli storici protagonisti. Non ci sarebbe dispiaciuto vestire i panni dell'irresistibile Dott. Peter Venkman, eppure il fatto di impersonare una new entry allarga senza dubbio lo spettro (termine quanto mai incisivo) di possibilità.

Abbiamo sognato infinite volte di indossare quei meravigliosi zaini protonici e puntarli dritti su Casper. Non chiedeteci il perché.

Quali possibilità? È presto detto. In veste di novellino sarete chiamati a testare le nuove armi create dagli instancabili dottoroni, vale a dire aggeggi sempre più sofisticati da utilizzare nella lotta ad anime demoniache e spiritelli ingordi. Il vostro armamentario si arricchirà quindi di un generatore di materia oscura che vi consentirà di congelare i nemici e frantumarli con colpi ben assestati. Potrete anche sparare una sorta di viscido muco verdastro (magari ricavato proprio da Slimer), con il quale tenere al laccio i fantasmi o spostare oggetti da grande distanza. Per la prima volta nella serie, sarete voi a "smerdare" le maledette presenze venute dall'aldilà. Niente male.