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Giochiamo a Futuridium VR col Morpheus in testa - prova

L'arcade degli italiani Mixedbag Games approda nella realtà virtuale.

C'è anche un pizzico d'Italia a Los Angeles, anzi, ben più di un pizzico. Quest'anno gli sviluppatori italiani presenti all'E3 erano più del solito e oggi vi raccontiamo del nostro incontro con Mauro Fanelli dei Mixedbag Games, che ci ha invitati nell'area riservata dello showfloor Sony per sederci comodi, infilare la testa in un Morpheus, e provare l'esordio dello studio torinese nel mondo della realtà virtuale con Futuridium VR.

Antefatto: Futuridium EP Deluxe è uno shooter arcade nato su PC e Mac, poi approdato su piattaforme mobile e infine convertito per PS Vita e PlayStation 4. Il gameplay è frenetico e divertente ma non senza qualche insidia dovuta ad un approccio tecnico pensato per i giocatori più esigenti. L'obiettivo di ogni livello è semplice, distruggere tutti i cubi bianchi sparando dall'abitacolo della propria navicella spaziale, evitando minacce che diventano via via più pericolose e soprattutto padroneggiando un sistema di controllo capace di dare grande soddisfazione una volta addomesticato. Il titolo giusto per la realtà virtuale?

In realtà non dobbiamo nascondere un certo scetticismo che ha accompagnato lo scoprire che, il misterioso progetto VR di Mixedbag Games, altro non era che proprio un'edizione speciale del loro Futuridium, ma una volta che abbiamo indossato il visore di Sony e ci siamo lanciati alla caccia dei cubi bianchi, i dubbi sono stati fugati dalla naturalezza con cui il gameplay si è sposato al nuovo approccio in soggettiva.

Lo stile psichedelico di Futuridium VR potrebbe spaventare ma la realtà virtuale quasi rende tutto più chiaro col cambio di prospettiva.

A dire la verità la visuale in soggettiva già c'era nell'originale ma ora siamo dentro l'abitacolo e possiamo girarci attorno per ammirare i mondi stilizzati e personalissimi creati dagli italiani. Si parte con una sequenza di lancio inedita, pensata per dare al giocatore il tempo di familiarizzare con la novità della VR, e magari passare qualche secondo a prendere confidenza con le dimensioni della navicella prima di premere il tasto per il lancio, poi si parte.

Si viene sparati verso i livelli e comincia rapida l'azione, anche se la velocità comunque non è fuori di testa e ci è parsa decisamente sopportabile anche ad essere debolucci di stomaco. Si dimentica rapidamente di avere in testa il Morpheus e l'attenzione è tutta per il gioco, che nella versione provata non offre differenze rispetto a quanto già visto a suo tempo. Anzi, qualcosa di diverso c'è ed è il modo in cui è stata gestita l'inversione di rotta, eliminando l'animazione e facendo girare di scatto la navicella.

A dirla così può sembrare strano o troppo repentino un movimento di 180 gradi ma vi assicuriamo che basta provarlo un paio di volte per capirne il funzionamento e iniziare a sfruttarlo per destreggiarsi gagliardi e con un discreto livello di sicumera tra gli ostacoli. Il gioco è tutto qui dunque? In realtà, ci svela Fanelli, quella portata all'E3 è semplicemente una versione di Futuridium VR con supporto al visore di Sony, un gioco che funziona ma ancora lontano dall'idea degli sviluppatori.

I livelli sono stuzzicanti e mettono a dura prova le abilità del giocatore, ma nell'idea dei Mixedbag Games c'è qualcosa di più...

Il piano è di essere presenti al lancio del visore previsto per la primavera del 2016, con un' esperienza che permetta ai Mixedbag Games di ritagliarsi un ruolo rilevante nella prima ondata di software sviluppati per la realtà virtuale, ma nella volontà del team di Fanelli c'è la creazione di qualcosa di più ambizioso. Si parla di un'avventura spaziale, non una semplice collezione di livelli da risolvere ma un gioco con una campagna single player strutturata e una storia.

Il progetto è ambizioso, si cita Star Fox come fonte d'ispirazione, ma il potenziale certo non manca visto come il concept originale del gioco si sia facilmente adattato alla realtà virtuale, fugando il pericolo di risultare solo un goffo tentativo di sposare la nuova tecnologia. Resta chiaramente da vedere se anche controlli e level design sapranno adattarsi al nuovo progetto, ma diciamo che le basi ci sono.

Futuridium VR non offre particolari novità rispetto alla versione del gioco che già conosciamo ma l'aggiunta del supporto al Morpheus riesce a rinfrescare l'esperienza offrendo una prospettiva inedita sul mondo creato dai Mixedbag Games. Chiaramente, le curiosità maggiori le abbiamo per lo sviluppo del progetto verso un'avventura più strutturata sul fronte narrativo, e allora non possiamo che darvi appuntamento su queste pagine perché non mancheremo di seguire il lavoro degli sviluppatori italiani.

Avatar di Alessandro Arndt Mucchi
Alessandro Arndt Mucchi: Giocatore cronico, lettighiere notturno, cuoco discreto, giurisprudente perplesso, musicista part-time, giornalista dal 2006. Da sempre esperto di versetti.
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