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Gli analisti criticano EA per MoH

"Un errore cedere alle pressioni".

Gli analisti hanno criticato la decisione di EA di rimuovere i Talebani dal multiplayer di Medal of Honor.

"Sono sorpreso e deluso", ha commentato Michael Pachter di Wedbush Morgan.

"Credo che le pressioni politiche siano sciocche, e non penso che alla maggior parte dei gicatori interessino. Se da un lato stare dalla parte dei Talebani è una cosa di cattivo gusto, dall'altro dal punto di vista storico è accurato dipingere un conflitto con due fazioni, e dal punto di vista tecnico è appropriato permettere ai giocatori di di stare da una parte o dall'altra".

"Da tanto tempo si possono vestire i panni dei Nazisti nel multiplayer di Call of Duty, ma non c'è mai stato un clamore simile".

"Nessuno può dire che i Talebani siano più cattivi dei Nazisti, ma apparentemente la politica non si preoccupa dei cattivi delle generazioni passate".

"Preferisco vedere sviluppatori che realizzano i giochi che vogliono, e che lasciano poi che sia il mercato a decidere della bontà di un'idea. In questo caso la reazione è arrivata dalla stampa, non dalla community, e credo che cedere alle pressioni sia stato un errore".

Per Colin Sebastian di Lazard Capital Markets si è trattato di una strategia di marketing.

"Il gioco ha già ottenuto notevole pubblicità gratuita grazie alla questione dei Talebani, e adesso possono tranquillamente rimuovere quell'etichetta dal prodotto".

"Credo anche che non vogliano prendersi il rischio di far passare in secondo piano le altre qualità del gioco".

Secondo Jesse Divnich, vice presidente di EEDAR, la decisione di EA è "assurda".

"Personalmente, avrei lasciato al giocatore la decisione di utilizzare la definizione Talebano oppure OpFor".

"E la cosa assurda è che si tratta semplicemente di un nome, di una parola composta da sette lettere. Non stanno modificando il gameplay o l'aspetto, stanno semplicemente sostituendo una parola con un'altra".

"Spero che i detrattori di Medal of Honor si sveglino con un sorriso sulle labbra, così che guardandosi allo specchio possano capire quanto sia vuota la loro vittoria".