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La Global Game Jam 2017 di Roma - articolo

Quarantott'ore per sviluppare un gioco, collaborando tra "sconosciuti".

Dal 20 al 22 gennaio in tutto il mondo piccoli gruppi di sviluppatori, che probabilmente prima di allora neanche si conoscevano, hanno unito le forze per creare videogiochi in appena quarantott'ore. Questa è la Global Game Jam, che ormai da nove anni diffonde la passione per la programmazione e l'arte videoludica attraverso iniziative su scala globale.

La Global Game Jam a Roma quest'anno è stata organizzata da Codemotion Italia presso il Luiss Enlabs, in collaborazione con l'Accademia Italiana Videogiochi che, oltre a sponsorizzare l'evento, ha partecipato con trenta studenti. Inoltre, alla manifestazione erano presenti una decina di ex studenti dell'Accademia.

In totale gli sviluppatori e gli artisti che hanno partecipato alla nona edizione romana della Global Game Jam sono stati circa centoventi, provenienti da tutta Italia.

Programmatori e designer da tutta Italia si preparano per partecipare alla nona Global Game Jam romana.

Ogni anno gli sviluppatori che aderiscono alla Global Game Jam vengono accorpati casualmente in piccoli team, di massimo cinque componenti, per realizzare nel poco tempo a disposizione un videogioco che nasca da una tematica specifica, rivelata solo all'inizio dell'evento.

In questa edizione della Global Game Jam i partecipanti hanno dovuto creare opere attorno al tema delle onde, declinate in ogni loro significato: onde sonore, di colore, radio fino alle onde prodotte dai lottatori di sumo. Come ogni anno non sono però mancate anche variazioni sul tema ancora più originali.

Le Global Game Jam non si basano sullo spirito competitivo ma per tradizione, alla fine dell'evento, una giuria seleziona i migliori lavori in base a diverse categorie. Quest'anno all'evento romano sono stati prodotti ventiquattro videogiochi, alcuni dei quali particolarmente interessanti dal punto di vista concettuale e ben curati, per essere stati sviluppati in così poco tempo.

Vi ricordiamo che tutti i videogiochi sviluppati durante una Global Game Jam sono disponibili gratuitamente sul sito dell'iniziativa, così come i loro codici sorgente.

Roberto De Ioris, docente presso l'Accademia Italiana Videogiochi, introduce la Global Game Jam.

Al primo posto come miglior gioco dell'evento troviamo Pro Evolution Sumo, sviluppato da ex studenti dell'Accademia Italiana Videogiochi: Francesca Zacchia (2D Art), Peppe Marano (Music, Sounds, Code), Giuseppe Mancini (Design), Valerio Immordino (2D Art) e Radghiv Borward (Code, Design). In sostanza si tratta di un gioco multiplayer, fino a quattro giocatori, in cui ognuno ha lo scopo di buttare fuori dall'arena i lottatori di sumo controllati dagli altri.

Al secondo posto Stick: a journey in the dark, a cui ha lavorato un team composto da studenti e docenti dell'AIV. Il gioco ricorda molto il titolo indie italiano Blind e il gioco sviluppato dal team di ex-Irrational Games, Perception. In Stick si controlla infatti un anziano cieco che può vedere solo gli oggetti attraverso le onde sonore prodotte dal suo bastone e il giocatore dovrà fare in modo di non imbattersi nelle inquietanti creature che danno la caccia al protagonista.

A pari merito, al terzo posto dei migliori giochi della Global Game Jam 2017 di Roma, ci sono Radio e Wave Me UP. Il primo è un interessante survival arcade in cui il protagonista, disperso in un deserto infestato da temibili vermi sotterranei, dovrà arrivare ai titoli di coda seguendo le onde radio prodotte da una ricetrasmittente.

Il secondo gioco al terzo posto è invece un titolo in realtà virtuale asimmetrico, in cui il giocatore con il visore dovrà operare diversi pazienti mentre l'altro, con in mano le cartelle cliniche, dovrà suggerire all'imbranato chirurgo il da farsi. In pratica una via di mezzo tra Surgeon Simulator e Keep Talking and Nobody Explodes.

Sviluppatori spesso sconosciuti tra loro devono collaborare e mettere assieme idee per creare un videogioco coerente in team.

Di seguito elenchiamo tutte le opere vincitrici delle altre categorie:

Miglior Grafica

  1. Boo-Chi
  2. Stick
  3. Radio

Miglior Colonna Sonora ed effetti sonori

  1. Boo-Chi
  2. Stick e Pro Evolution Sumo
  3. Draculo

Best Pretentiousness (Coppa Traverso) - Gioco piu' pretenzioso

  1. Stick
  2. Wave Me Up
  3. Taxi Butt-Hole

Il nostro consiglio è quello di prendervi del tempo e di mettere mano almeno a questi giochi premiati, preferibilmente in compagnia di un amico, visto che molti sono pensati per vivere un'esperienza multigiocatore. Dal sito dell'evento potete anche andare alla ricerca di titoli prodotti nel resto del mondo.

Partecipare ad una Game Jam significa fatica, ma anche tanto divertimento.

Anche quest'anno quindi la Global Game Jam si è conclusa, imprimendo come sempre ricordi indelebili nei partecipanti e negli spettatori che hanno assistito al lavoro creativo prodotto da frenetiche menti, al lavoro per creare in appena due giorni un videogioco, collaborando spesso con degli sconosciuti partendo dal nulla.

Il concludersi di un evento di questa portata e con tale forza emotiva lascia una sorta di malinconia che può essere superata solo in due modi: giocando i titoli prodotti anche nelle altre settecento Jam sparse per tutto il mondo, immaginando il lavoro che c'è stato dietro, oppure aspettando il prossimo anno, la decima Global Game Jam che sembra già così vicina e ricca di sorprese.

Avatar di Pier Giorgio Liprino
Pier Giorgio Liprino: Per far felice Pier Giorgio basta parlargli di politica, scienza e videogiochi. A questi ultimi s'è avvicinato da bambino giocando ad Age of Empires 2 e da allora è rimasto un appassionato PC gamer, con uno sguardo attento alle console.
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