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God of War 3 Remastered: un gioiello che non accontenta nessuno - recensione

Cinque anni e non sentirli.

La generazione delle rimasterizzazioni continua senza sosta, portando all'attenzione dei giocatori la versione tirata a lucido di un gioco che, nel 2010, era riuscito a sfruttare in modo eccelso l'hardware della PlayStation 3.

Fra tutte le esclusive uscite nell'ammiraglia della scorsa generazione Sony, infatti, God of War 3 era una di quelle che aveva maggiormente impressionato, sia per la complessità delle situazioni messe su schermo, sia per il fatto di non essere uscita nei mesi finali dell'era PS3, ma in un periodo in cui la console non era ancora stata del tutto spremuta dagli sviluppatori.

All'epoca della sua uscita God of War 3 seppe impressionare principalmente grazie all'incredibile lavoro artistico svolto dal team che si occupò della sua realizzazione, mostrando il fianco a qualche critica sul fronte delle texture e del frame rate.

Il Photo Mode permette di immortalare i propri momenti preferiti in un istante. Peccato che si tratti di uno strumento fin troppo limitato.

Nonostante questo, tuttavia, non stiamo certo parlando di un gioco dall'aspetto tecnico deludente. L'idea di proporre una rimasterizzazione utile per far apprezzare il gioco ai nuovi utenti e a tutti coloro che, nel salto generazionale, sono passati dalla scuderia Microsoft a quella Sony, ha comunque un senso, soprattutto in virtù dei 60 fps rocciosi che caratterizzano questa nuova versione.

Il vecchio God of War 3, infatti, offriva un'esperienza action di altissimo livello, ridimensionata solo dalla necessità di rimanere aggrappati al limite dei 30 fps, un po' come accadeva con DMC: Devil May Cry di Capcom. Esattamente come nel titolo di Ninja Theory, anche in questo caso il passaggio a un frame rate raddoppiato e più stabile è andato a migliorare in modo sensibile il gameplay, a tutto vantaggio della qualità dell'azione.

Anche coloro che hanno spolpato il capitolo uscito su PlayStation 3, quindi, avranno piacere a vivere di nuovo le fasi conclusive dell'avventura di Kratos, concentrandosi questa volta più sull'aspetto ludico che su quelli artistico e narrativo.

Ma ha davvero senso mettere a disposizione dei nuovi utenti solo l'ultimo capitolo di una bellissima trilogia? Considerando che i primi due episodi di God of War, usciti originariamente su PlayStation 2 per esser poi riproposti in HD su PS3 e PlayStation Vita, hanno già subito un processo di rimasterizzazione, il fatto che i neo-possessori di una PlayStation 4 non abbiano modo di apprezzare l'inizio della storia di Kratos ha un peso importante, nell'economia dell'intera operazione.

Le nuove texture e la maggior risoluzione fanno venire fuori dettagli difficili da apprezzare nella comunque ottima versione PS3 del gioco.

Chi si avvicinerà per la prima volta a Kratos con God of War 3, infatti, si ritroverà gettato nella mischia senza capire molto di ciò che accadrà sullo schermo. L'incipit della terza avventura è uno dei più esplosivi di sempre, e riprende la narrazione esattamente da dove era stata interrotta al termine di God of War 2, con un cliffhanger mastodontico.

Perché Kratos sta guidando i Titani nella scalata al Monte Olimpo? Perché ha deciso di ribellarsi agli dei e di eliminarli uno per uno? Tutti coloro che si avvicineranno a God of War partendo da questo episodio, non troveranno risposta a molte delle domande che gli baleneranno nella testa durante l'interminabile rissa mitologica, e le poche informazioni che riusciranno a recuperare, saranno così frammentate da risultare di scarso aiuto.

Dal punto di vista narrativo, quindi, avvicinarsi a God of War giocando solo il terzo episodio è più un danno che altro, ma sfortunatamente Sony non offre alcuna soluzione a chi, per sua sfortuna, possiede solo una PS4 e non ha a disposizione altre piattaforme PlayStation. L'unica soluzione, in questo caso, è il magico mondo di YouTube, con tutti i limiti del caso.

Se si esclude questo elemento, tuttavia, la remastered di God of War 3 si rivela essere un piccolo gioiello, capace di affiancare a un sistema di combattimento già eccellente nel 2010, una realizzazione tecnica superba. Non per meriti propri, sia ben chiaro. Gran parte del lavoro venne fatto dal team Santa Monica cinque anni fa, e i ritocchi di questa versione sono davvero poca cosa al confronto.

La sequenza iniziale di God of War 3 è capace di far impallidire ancora oggi la maggior parte dei giochi d'azione sul mercato.

Il lavoro svolto per aumentare e stabilizzare il frame rate ha dato ottimi risultati, nonostante le migliorie apportate sul fronte della grafica nuda e cruda. La qualità delle texture ha subito un netto balzo in avanti, contribuendo ad aggiungere profondità e dettagli a ogni singola scena.

L'elevata qualità visiva può essere goduta al meglio grazie al Photo Mode, aggiunto proprio per permettere ai giocatori di divertirsi a immortalare i propri momenti preferiti del gioco. Peccato, però, che questa nuova modalità non permetta in alcun modo di muovere l'inquadratura, costringendo di fatto a lavorare con vincoli piuttosto importanti alla propria creatività.

D'altra parte, anche nel gioco la telecamera è fissa, e segue le rigide dinamiche impostate dagli sviluppatori per garantire un'esperienza il più possibile cinematografica. Pur non pretendendo di poter manipolare in piena libertà l'inquadratura, avremmo auspicato almeno un minimo di controllo per personalizzare maggiormente gli scatti. I piccoli fotografi in erba, quindi, dovranno accontentarsi dei pochi strumenti messi a disposizione dal team di sviluppo, per realizzare i propri servizi virtuali.

Per l'edizione rimasterizzata di God of War 3 è stato fatto il minimo indispensabile, complice il già ottimo lavoro svolto in precedenza dagli sviluppatori. Tenendo presente questo dettaglio, il prezzo a cui il gioco viene venduto nei negozi (39,99 euro) è un po' troppo alto, soprattutto per chi ha già avuto il piacere di godersi l'originale su PlayStation 3.

Per godere al meglio l'intera esperienza di God of War, l'ideale sarebbe affiancare una PlayStation Vita alla PS4.

Tutti coloro che non hanno mai avuto la fortuna di vivere l'avventura di Kratos, tuttavia, troveranno in questo gioco un concentrato di azione, rabbia, adrenalina e divertimento, il tutto accompagnato da una realizzazione tecnica ancora oggi appagante.

Il nostro consiglio è di attendere qualche mese per un eventuale calo di prezzo, anche solo di una decina di euro, per esser certi di non pagare troppo una rimasterizzazione piuttosto basilare.

7 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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