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God of War: ieri, oggi, domani

La storia di Kratos dagli albori a God of War III.

Il gioco fu in grado di distinguersi ed ergersi ad assoluto capolavoro non soltanto per la trama epica, ricca di ritmo e di pathos, ma soprattutto per un gameplay che riusciva a coniugare alta spettacolarità ad una struttura di combo alquanto intuitiva. Il superlativo comparto tecnico faceva il resto sapendo spremere a dovere l'hardware del monolite di Sony. La varietà di attacchi eseguibili con le armi così come lo sfruttamento delle abilità magiche concesse dagli dei, unita alla presenza di alcuni enigmi da risolvere e ad un quantitativo di nemici veramente ampio, gli valsero il riconoscimento di Game of the Year su numerosi portali e riviste specializzate, oltre all'amore del pubblico.

Un tale successo non poteva non far presagire un seguito, puntualmente confermato nel marzo del 2006. Jaffe affermò che "nel mondo dei videogames è difficile che un sequel sappia eguagliare l'originale, ma penso che questa sarà l'eccezione che conferma la regola in termini di qualità, di gameplay e di storia. Ho sempre detto che God of War era il gioco dei miei sogni, bene non più: God of War II è davvero il titolo che ho sempre desiderato giocare".

Nel secondo capitolo vennero inserite alcune interessanti sessioni di volo a bordo del cavallo alato Pegaso.

In effetti riuscire a bissare un così ampio successo riuscendo a trovare nuovi modi per innovare non era un'impresa semplice. Gli ampi mezzi economici e la bravura di Santa Monica Studios contribuirono a confermare le dichiarazioni di Jaffe in sede di annuncio. Le uniche riserve riguardavano le tempistiche di lancio, visto che Microsoft aveva già portato sul mercato la sua nuova console e, per la release date del nuovo episodio, anche PlayStation 3 sarebbe stata già disponibile nei negozi. Il secondo capitolo giunse in Europa il 2 maggio 2007, a poco più di un mese dal lancio di Playstation 3 nel Vecchio Continente, senza tuttavia "sfiorare" la nuova macchina ma continuando a puntare sul caro monolite. Peraltro l'ampissima base installata di PlayStation 2 e la straordinaria solidità del titolo finirono per sortire uno strano effetto: complici anche il basso numero di titoli di nuova generazione, God of War II si tramutò in un successo incredibile offuscando qualsiasi progetto next-gen di casa Sony.

In questa seconda incarnazione ritroviamo l'eroe in possesso delle facoltà divine che gli sono state concesse alla fine del primo capitolo. Non più a torso nudo, Kratos ma con l'armatura che un tempo era appartenuta ad Ares e con le spade di Atena sostituite alle spade del Caos al termine del precedente capitolo. Nonostante il raggiungimento dell'Olimpo, gli altri dei non accettano che un mortale possa ricoprire un trono che dovrebbe competere ad un'entità del loro stesso livello. Gli incubi del passato continuano a tormentare l'animo del protagonista e la sua unica volontà diviene quella di conquistare l'intera Grecia al comando del suo esercito. Giunto a Rodi per assediare la città, viene privato dei poteri acquisiti ritornando a tutti gli effetti un mortale. Messo di fronte alla prospettiva di diventare schiavo di Zeus per essere salvato, il suo rifiuto lo porta a visitare nuovamente l'Ade. Aiutato dal Titano Gaia, riesce ad evitare il sonno eterno e a mettersi sulle tracce delle Parche e ad ucciderle cambiando poi la sua sorte così come quella dei Titani e muovendo in direzione dell'Olimpo per eliminare Zeus.

Nei campi Elisi Kratos incontra la figlia Calliope, ma dovrà lasciarla per adempiere alla sua missione.

Oltre alle migliorie apportate al motore grafico, in God of War II fu riproposta la medesima struttura di gioco ma vennero aggiunte nuove armi e abilità magiche differenti rispetto al passato, una nuova pletora di nemici e alcune sessioni di volo in sella al cavallo alato Pegaso, feature che già era stata pensata per il primo episodio e che era stata accantonata unicamente per ragioni di tempo. La potenza della storia e il carisma del personaggio, innalzato ormai ad icona, consacrarono la saga come una delle più spettacolari e riuscite produzioni degli ultimi anni.