GoldenEye 007
Bond, nostalgicamente Bond.
A dispetto degli anni che passano e delle console che si susseguono, ci sono titoli che semplicemente entrano nella storia, al punto da segnare un'epoca e lasciare una traccia indelebile nei cuori di milioni di giocatori. GoldenEye è certamente uno di quei titoli: ricordo ancora con sentito affetto, e una punta di malinconia, i pomeriggi e le serate trascorsi in compagnia dei più cari amici, tra incessanti duelli a suon di Proximity Mines sotto le chiappe ed infide Golden Gunnate alle spalle. Che momenti grandiosi, che emozioni indimenticabili.
Ad oltre un decennio di distanza, in un'era completamente diversa in cui multiplayer online e mega-blockbuster tutti uber esplosioni ed epiche cut-scene la fanno da padroni, Activision decide di giocare la carta nostalgia proponendo il remake (apocrifo, perché la Rare di una volta è passata a peggior vita e il team di sviluppo è assolutamente un altro!) di una delle icone dell'era N64. Sarà nuovamente cult?
L'operazione è indubbiamente furbetta, ma meno campata in aria di quel che si potrebbe immaginare: Eurocom ed Activision vogliono infatti proporre un FPS genuinamente fedele alla tradizione dell'originale (omaggi, citazioni e strizzatine d'occhio si sprecano, com'è giusto che sia!) ma al tempo stesso moderno e capace di stupire, nonché perfettamente adeguato ai canoni del genere anno 2010.
L'ottica di revisione ed adattamento si avverte a partire dalla trama: come traspare dal video introduttivo (un briefing spettacolare in puro stile “agente segreto” ideale per calare immediatamente l'utente nei panni della spia) il colonnello Arkady Ourumov ha smesso i panni del bacuccone un po' mafioso per assumere il physique du role degli attuali criminali figaccioni dell'Est Europa, e l'intero setting appare ora tecnologicamente e politicamente modernizzato rispetto a quello di 15 anni fa.
La contemporaneità del contesto non finisce comunque qui: il Bond di GoldenEye Wii ha perso le eleganti fattezze di Pierce Brosnan per assumere i connotati di Daniel Craig, con la fisicità brutale ed aggressiva del nuovo 007 accuratamente riprodotta nel gioco (grazie anche al voiceover dello stesso attore inglese).
La demo mostrata in quel di Los Angeles si apriva esattamente come l'intro della versione Nintendo 64: un assalto stealth ad un centro di fabbricazione di armi chimiche nel cuore della gelida Russia. A prescindere dagli struggenti ricordi l'uso delle coperture è sembrato massiccio... e non poteva essere altrimenti, i muretti sono diventati la moda di questa generazione! Grazie alla sua silenziosa eleganza Bond ha potuto utilizzare una serie di efficacissime "finisher" corpo a corpo e proseguire.