Gotham Knights, il provato
I quattro Cavalieri raccolgono la pesante eredità del Mantello in un action RPG open world.
Batman è morto. L'incipit narrativo di Gotham Knights, il nuovo action/RPG in lavorazione presso WB Games Montréal, è questo: tanto semplice quanto terrificante. A seguito di una misteriosa ma devastante esplosione presso Villa Wayne, il paladino di Gotham è rimasto tragicamente ucciso facendo piombare la celebre città nell'oscurità più totale.
Le gang criminali si sono riversate nelle strade contendendosi il dominio sui quartieri a colpi di piombo e brutali aggressioni mentre il corpo di polizia, dopo la dipartita del monumentale Jim Gordon avvenuta qualche anno prima, è in balia di una corruzione latente che impedisce ai (pochi) agenti rimasti di assumere il controllo della territorio.
Come se non bastasse, i gruppi armati speciali del GCPD si sono messi a caccia sia dei criminali, sia degli ultimi vigilanti mascherati che hanno tentato di mantenere l'ordine dopo l'uscita di scena del Crociato Incappucciato passando al setaccio anche i più oscuri vicoli di Gotham City.
In una situazione drammatica che, per la prima volta in assoluto, vede mancare l'unico baluardo che da sempre si ergeva tra ordine e distruzione, tra giustizia e caos totale, quattro nuovi Cavalieri dovranno raccogliere la pesante eredità lasciata da Bruce Wayne, indossare il mantello e tentare di riportare speranza ed equilibrio in un mondo che precipita inesorabilmente verso l'annichilimento.
Niente male come premessa, vero? Durante un evento che si è tenuto qualche giorno fa abbiamo potuto testare con mano Gotham Knights in una prolungata sessione di prova che ci ha permesso di dare un primo sguardo, oltre all'intreccio narrativo, anche alle meccaniche di gameplay imbastite per l'occasione e alla composizione del vasto open world che avremo la facoltà di esplorare nei panni di uno dei quattro componenti della Bat-Famiglia giocabili.
Prima di cominciare, una doverosa precisazione. Quando si parla di videogiochi dedicati al Cavaliere Oscuro, è inevitabile ritornare con la mente alla serie Arkham di Rocksteady che ha settato un nuovo 'golden standard' per i titoli su licenza che coinvolgono i supereroi del mondo DC.
Gotham Knights, pur avendo come protagonisti i personaggi creati da Bob Kane e Bill Finger, e condividendo alcuni spunti ludici, è completamente slegato dalle precedenti avventure di Batman, sia in termini narrativi che di gameplay. Non aspettatevi, dunque, di ritrovare le meccaniche tipiche degli Arkham: Gotham Knights è fatto di tutt'altra pasta.
La nuova opera di WB Games Montréal, come dicevamo, consente di indossare i panni di quattro personaggi piuttosto famosi legati alla persona di Bruce Wayne, tutti ben caratterizzati sotto il profilo psicologico ma anche profondamente differenti per stile di combattimento e interpretazione del concetto di 'giustizia'.
Il primo è ovviamente Robin, il più illustre alleato di Batman, qui impersonato da Tim Drake, la terza incarnazione del personaggio in ordine cronologico. Drake è un ragazzo dalle spiccate doti cognitive e atletiche, specialista delle operazioni stealth e sotto copertura, genio della strategia e maestro nel combattimento corpo a corpo armato del suo fidato bastone retrattile. Nell'ottica del gameplay, le caratteristiche di Robin si traducono nella possibilità di utilizzare una mimetica attiva per sgattaiolare alle spalle degli avversari ed eliminarli silenziosamente oppure scegliere di affrontarli a viso aperto con il suo fidato Bo Staff.
Il secondo personaggio a disposizione dei giocatori è Nightwing, ovvero Dick Grayson, il Robin originale che, a causa di un'insanabile differenza di vedute con il suo mentore Batman, ha abbandonato il ruolo di suo aiutante per perseguire una strada di vigilante tutta sua. Grayson è indubbiamente il più agile dei Cavalieri giocabili, grazie anche al suo background da artista circense, e può utilizzare i suoi fidati manganelli per eseguire combo rapidissime schizzando da una parte all'altra dello scenario e cambiando continuamente bersaglio.
Il terzo Cavaliere è Barbara Gordon, Batgirl, figlia del Commissario Jim Gordon e con ogni probabilità il personaggio più divertente da interpretare tra quelli proposti da Gotham Knights. Batgirl, infatti, è un autentico portento del combattimento corpo a corpo, ha la resistenza ai danni maggiore tra i quattro membri della Bat-Famiglia e può fare affidamento su una serie di modificatori elementali per infliggere alterazioni di stato sui malcapitati nemici.
Grazie alle sue conoscenze nel campo informatico, inoltre, può utilizzare l'hacking per bypassare la sicurezza di alcune porte o mandare in cortocircuito le difese dei nemici più coriacei. Durante la nostra prova, è indubbiamente il personaggio che ci ha convinto maggiormente.
Ultimo ma non per importanza è Red Hood, alias Jason Todd, il secondo Robin della storia che dopo essere stato ucciso (nell'iconica Graphic Novel 'Una Morte in Famiglia', ndR) e riportato in vita grazie ai poteri mistici della Fossa di Lazzaro, è tornato in circolazione più violento e spietato che mai. Red Hood, a differenza dei suoi comprimari, non ha alcuna esitazione nell'uccidere i nemici, ha a disposizione due pistole semiautomatiche che lo rendono letale a lunga gittata ma è anche dotato di una forza fisica straordinaria che gli consente di avere la meglio negli scontri a breve distanza.
Il gameplay di Gotham Knights affonda le proprie radici nella sensibile differenza di stile che i quattro portano sullo schermo per offrire al giocatore un'esperienza di gioco quanto più possibile attinente alle sue preferenze: se siete amanti delle operazioni sotto copertura potete scegliere di interpretare Robin; se gradite le combo articolate opterete per Nightwing; se preferite eliminare i nemici concentrando la vostra attenzione su un singolo obiettivo per volta c'è Batgirl; se siete fan degli scontri a distanza senza rinunciare a un po' di sana forza bruta, virerete su Red Hood.
L'intera campagna può essere affrontata in modalità single player o anche in cooperativa con un altro giocatore (ma purtroppo niente coop per quattro utenti in contemporanea), in una struttura da action/RPG piuttosto tradizionale e senza grosse novità di rilievo rispetto al canone ma non per questo meno appagante.
Ciascuno dei personaggi può essere potenziato tramite un apposito albero delle abilità suddiviso in quattro rami in cui spendere i punti esperienza ottenuti nel corso delle missioni per costruire il Cavaliere più adatto alle nostre esigenze. Anche l'equipaggiamento dei quattro eredi di Batman può essere personalizzato scegliendo tra una pletora di armi e pezzi di armatura reperibili sul campo di battaglia o anche craftabili tramite un apposito menu a patto di avere le risorse necessarie. Come di consueto, ciò permette di incrementare i danni inflitti, ridurre quelli subiti, applicare modifiche elementali alle armi o accedere a svariate altre modifiche delle statistiche dei protagonisti.
Il sistema di combattimento implementato in Gotham Knights, dal canto suo, parte dalle solide basi gettate dal lodevole Free Flow System visto nei vari Arkham ma se ne distacca considerevolmente sacrificando l'assoluta precisione e i tecnicismi che impreziosivano i precedenti titoli su Batman, in favore di un'azione più dinamica e spettacolare. Rimane di fondamentale importanza schivare gli attacchi nemici con il giusto tempismo per poter sfoderare poderosi contrattacchi ma, grazie all'introduzione degli effetti elementali e di una serie di abilità attive uniche per ciascuno dei Cavalieri, le fasi di lotta appaiono forse un po' meno galvanizzanti sebbene più forsennate rispetto al passato.
Ci sono naturalmente anche diverse boss fight contro alcuni dei più iconici antagonisti di Batman, tutte ben coreografate e differenziate in termini di approccio allo scontro. Quelle finora confermate comprendono l'immancabile Harley Quinn, l'implacabile Mr.Freeze, il terrificante Clayface e la malvagia organizzazione criminale nota come 'La Corte dei Gufi'. Se siete fan del Pipistrello, avrete pane per i vostri denti.
Particolare importanza, inoltre, è stata conferita alle fasi di investigazione che ora risultano decisamente più stratificate e articolate. Durante la nostra prova abbiamo potuto scansionare gli ambienti in cerca di tracce da seguire, partecipare a minigiochi di indagine che ricordavano le classiche avventure grafiche punta e clicca, con tanto di codici da trovare e inserire negli appositi terminali per sbloccare nuovi indizi ma anche raccogliere documenti utili ad approfondire la trama in modo da fare luce sugli intrighi che hanno portato alla fine del Crociato Incappucciato.
La struttura del mondo di gioco, infine, è organizzata come il più abituale open world, suddiviso in cinque quartieri a loro volta frazionati in diversi distretti, ciascuno contenente una serie di missioni e attività secondarie da portare a termine in cambio di preziosi punti esperienza. Potrete scegliere di uscire di ronda per sventare i crimini in strada e difendere i malcapitati cittadini dalle incursioni delle gang oppure optare per una progressione lineare seguendo semplicemente l'incedere delle quest principali. La scelta sarà soltanto vostra.
Per attraversare facilmente l'ampio territorio di Gotham, gli sviluppatori hanno ben pensato di introdurre ben tre metodi di navigazione differenti: il Viaggio Rapido tra le torri ideate da Lucius Fox disseminate per la città, le moto Bat-Cycle utili a sfrecciare tra le strade o le abilità specifiche degli eroi per sorvolare la zona.
Il modello di guida delle Bat-Cycle, a dirla tutta, non ci ha convinti appieno: per quanto la sensazione di velocità risulti gradevole, la manovrabilità appare fin troppo legnosa soprattutto in caso di curve repentine, e non è nemmeno paragonabile a quella della Batmobile presente in Arkham Knight, tanto per fare una facile comparazione.
Discorso differente per la planata dall'alto, caratteristica per ciascun eroe: Robin può teletrasportarsi tra i tetti della città; Batgirl può dispiegare le ali del mantello proprio come faceva il suo mentore; Nightwing può fare affidamento su un aliante per sfrecciare nei cieli mentre Red Hood può scatenare i poteri mistici a sua disposizione per spiccare ampi salti nell'etere. C'è anche la possibilità di impiegare il rampino per raggiungere rapidamente le posizioni sopraelevate e, in tutti i casi, è davvero soddisfacente poter guardare la tetra bellezza di Gotham City dall'alto.
Buono, già da ora, il comparto tecnico che coniuga modelli poligonali ben realizzati con animazioni piuttosto gradevoli e un'effettistica di assoluto rispetto. Meno convincente il doppiaggio in inglese che, a tratti, sembra un po' fuori fuoco rispetto alle varie situazioni che si vengono a creare. Menzione d'onore per lo spiccato dualismo costituito dalle sezioni diurne, solitamente ambientate nel Belfry, Quartier Generale delle operazioni dei Cavalieri, e quelle di ronda notturna tra le strade di Gotham, perennemente avvolta nel plumbeo abbraccio di un'oscurità apparentemente senza fine, in cui i peggiori criminali del mondo scorrazzano liberamente.
In definitiva la nostra prima prova con mano di Gotham Knights ci ha restituito sensazioni tutto sommato positive. L'ultima fatica di WB Games Montréal sta prendendo forma come un action/RPG abbastanza classico nella struttura ma comunque alquanto divertente da giocare, arricchito da un cast di personaggi affascinante e da un open world che sembra essere dotato di ciò che serve per alimentare la curiosità dei giocatori.
La bontà della trama giocherà sicuramente un ruolo fondamentale: se gli scrittori di Gotham Knights riusciranno a dare un seguito efficace all'ottima premessa del prologo, l'avventura dei quattro componenti della Bat-Famiglia potrebbe fare davvero la gioia degli appassionati del mondo DC Comics.
Gotham City ha bisogno di nuovi Cavalieri: sarete pronti a indossare il mantello?