Skip to main content

Gran Turismo 6 - preview

Il punto di svolta per Polyphony Digital.

Kazunori Yamauchi, noto ai più come il creatore di Gran Turismo, è un uomo ossessionato dall'attenzione al dettaglio. Ha gestito Polyphony Digital e curato lo sviluppo della serie come si farebbe con un laboratorio scientifico o con un museo, digitalizzando curve e caratteristiche di centinaia di auto e tracciati e spingendo al tempo stesso grafica e controlli a livelli di verosimiglianza assoluti.

La scala del progetto Gran Turismo è enorme, così come i numeri che misurano la serie: 15 anni, 70 milioni di copie vendute, 1.000 automobili. Ma questa ossessiva attenzione ai particolari è costata un prezzo diventato evidente al momento dell'uscita di Gran Turismo 5 nel 2010. Il quinto capitolo è stato il più bello e completo della serie, ma è sembrato anche in affanno a causa di opzioni online incomplete (poi migliorate, ma solo in parte) e un'interfaccia lenta e impacciata. Nella mia recensione avevo sottolineato che "il gioco sembra essere stato sviluppato da uno studio attento solamente alla propria visione, inconsapevole di tutto il resto".

Tra questi fattori esterni figura una concorrenza di tutto rispetto. Non solo la serie Forza Motorsport di Microsoft, ma anche una lineup PC in fermento (iRacing, rFactor e simili) e alcuni racing free-to-play per tablet estremamente popolari come Real Racing e CSR Racing. Questi titoli sono tutti più semplici da giocare o più economici di GT, o più intensi.

Ma stava accadendo anche qualcos'altro. Gran Turismo non stava semplicemente imitando il mondo reale, ma cominciava a influenzarlo. La GT Academy, organizzata in collaborazione con Nissan, stava trasformando i giocatori in veri piloti: uno di essi si è trovato sul podio di Le Mans, e Yamauchi stesso ha guidato automobili da gara sul circuito di Nordschleife Nürburgring. Dopo aver realizzato il suo sogno, avrebbe ancora avuto interesse a ricrearlo per altri? Dice lo stesso Yamauchi: "Era qualcosa che mi ha fatto pensare, chi sono io per vivere questa esperienza da solo senza condividerla con tutti gli altri?".

"Yamauchi non è più soddisfatto nel replicare la realtà. Vuole che Gran Turismo si interfacci con essa"

Sony festeggia 15 anni di Gran Turismo con questo filmato.

Ora, Yamauchi sostiene di non essere più soddisfatto nel replicare la realtà. Vuole che Gran Turismo si interfacci con essa.

Si tratta di un concetto che ha faticato ad articolare, attraverso la traduzione di un interprete, alla presentazione di Gran Turismo 6 avvenuta all'interno della cornice del circuito di Silverstone. "Una delle cose che rendono Gran Turismo differente è quella commistione tra reale e virtuale", dice durante la presentazione. "Credo che la GT Academy sia un ottimo esempio di ciò".

Più tardi, durante un'intervista: "Credo che nei prossimi 15 anni non saranno importanti solamente i miglioramenti nella grafica o nel calcolo della fisica. Credo che la parte con più potenziale sia quella che unisce reale e virtuale".

Dando un'occhiata ai primi dati rivelati di GT6, in uscita alla fine dell'anno su PlayStation 3, è possibile pensare che non ci sia nulla di nuovo in vista. Come GT2 e GT4, il gioco è un'espansione e una rifinitura del suo predecessore con più tracciati, più auto e tutta una serie di miglioramenti apportati alla già ricchissima formula tipica della serie.

Ma prima ancora di parlare di uno qualsiasi di questi punti, Yamauchi ammette che Gran Turismo è diventato macchinoso, complicato e lento. "GT5 è diventato un gioco molto complesso. Uno degli obiettivi di GT6 è gettare le basi per i prossimi 15 anni di sviluppo: ripuliremo e rivaluteremo tutto per rendere più agevole la transizione verso il futuro. In questo modo renderemo il sistema espandibile".

"Yamauchi ammette che Gran Turismo è diventato macchinoso, complicato e lento"

Quando chiediamo cosa vorrebbe migliorare di più in GT6, Yamauchi risponde immediatamente: "La risposta generale del gioco. Ho capito che la ricchezza di contenuti non ha importanza se l'esperienza non è fluida". In altre parole, è tempo di fare le pulizie di stagione e aprire le porte. GT6 sarà caratterizzato da tempi di caricamento molto più brevi e da un'interfaccia più semplice e molto più veloce, ideata sia per i controlli tradizionali che per quelli touch.

Questo perché GT6 sarà supportato da applicazioni per smartphone, tablet e PC che permetteranno di accedere ad alcune funzioni anche in assenza di PS3. Stranamente tra questi dispositivi non è stata menzionata PS Vita, e alla nostra richiesta di chiarimenti ci è stato risposto in maniera molto piatta: "Al momento non abbiamo nulla da annunciare di GT che riguardi PlayStation Vita".

Il goffo tentativo di portare la serie online fatto con GT5 verrà corretto con una serie di funzioni social migliorate. I giocatori potranno creare campionati e gare, e organizzarsi in club sia locali che nazionali. Anche se iRacing ha un chiaro vantaggio nel settore degli eSport, queste possibilità sembrano pensate proprio per stimolare questo tipo di competizione.

Yamauchi prevede un supporto molto longevo per GT6, sotto forma di contenuti scaricabili che non dovrebbero limitarsi a nuove automobili ma a un tracciato inedito a cadenza mensile. Un programma aggressivo e probabilmente pensato per contrastare la concorrenza di Forza e rafforzare lo status di Gran Turismo come simulazione di guida più completa al mondo. Polyphony dovrà dimostrare di riuscire a produrre regolarmente questi contenuti, ma sulla carta il sistema è molto più incoraggiante degli aggiornamenti erratici di GT5

"Yamauchi prevede un supporto molto longevo per GT6, sotto forma di contenuti scaricabili"

Gran Turismo 6 esce dai box

Di certo ci sono dei motivi commerciali dietro a questa scelta. Sony deve aver notato gli incassi fatti registrare dalla modalità Ultimate Team di FIFA, ad esempio. Jim Ryan, capo della sezione PlayStation europea, non lo nega. "Abbiamo decisamente delle ambizioni... vogliamo portare il fattore DLC a un livello superiore. La monetizzazione è ovviamente una parte importante per una società come Sony".

"Ma allo stesso modo è importante anche sostenere l'interesse dei consumatori per mesi e mesi, in modo che possano sentirsi parte di tutto ciò". Si parla di Season Pass? Forse addirittura di un abbonamento? E se per fare un esempio venissero messe in vendita, oltre ad auto e tracciati, anche parti come alettoni o cerchioni tramite le famigerate microtransazioni? "Non riuscirete a tirarmi fuori dei dettagli", dice Ryan, "ma stiamo considerando molte cose nuove, non solo DLC". Il sistema potrebbe rivelarsi costoso, ma se i contenuti fossero regolari e di qualità, i fan di Gran Turismo non storceranno facilmente il naso.

Tutto questo lascia intendere che Polyphony Digital abbia finalmente abbracciato l'idea del vidoegioco come servizio, un concetto che si adatta bene a una base di utenza che spende centinaia di ore su Gran Turismo. Ryan sostiene che GT sarà sempre "un'esperienza videoludica di prim'ordine", ma abbiamo la sensazione che Sony e Polyphony abbiano capito che uscite massicce ogni tre o quattro anni potrebbero non essere l'ideale.

Ciò non vuol dire che l'approccio di Polyphony non sia comunque in qualche modo esoterico. Come esempio della compenetrazione tra gioco e realtà, Yamauchi ha rivelato una pazzesca funzione sviluppata in collaborazione con Toyota che permette di scaricare dati telemetrici da un'auto sportiva GT86 (non una macchina speciale o particolarmente costosa) e riversarli in GT6 per convertire il "giretto" in un replay creato dal motore del gioco. La funzione sarà disponibile in futuro anche in altri modelli sportivi di Toyota.

"Yamauchi ha rivelato una pazzesca funzione sviluppata in collaborazione con Toyota"

Ho anche provato in prima persona questa opzione, constatando la riproduzione su PS3 di un mio giro su Silverstone. I gentilissimi sviluppatori di Polyphony erano così entusiasti di mostrare questa bizzarra e impressionante funzione, da insistere per farmi fare un secondo giro sul circuito dopo che i primi dati si sono rivelati corrotti. Non posso però che chiedermi chi sfrutterà questa possibilità in realtà: a conti fatti, è delle espansioni regolari menzionate in precedenza che GT ha bisogno.

Yamauchi ha rivelato di avere in serbo altri annunci riguardanti collaborazioni simili, e potrebbe essere proprio questa la differenza tra Gran Turismo e le altre simulazioni di guida. La visione e la passione di Polyphony sembrano aver portato la serie molto oltre l'acquisizione delle licenze. GT Academy ne è l'esempio più notevole: Darren Cox di Nissan ha addirittura dichiarato che si tratta di un ottimo modo per i giovani piloti di aggirare il sistema che prevede il finanziamento di un team da parte del pilota (tramite uno sponsor o personalmente).

Le prove della rilevanza di Polyphony nel mondo delle corse sono sparse per tutto Silverstone. La presentazione è cominciata dopo lunghissimi minuti di ringraziamenti a vari produttori, team e collezionisti che hanno fornito i mezzi da esposizione visibili nel circuito. È stato emozionante vedere dal vivo automobili tipiche di Gran Turismo come la Castrol TOM Supra, e udire i ruggiti del motore di una Mercedes SLS AMG GT3.

Gli accordi più importanti per i giocatori di GT saranno però quelli che Polyphony ha stretto con Yokohama Rubber e KW Automotive per riscrivere il sistema di simulazione di gomme e sospensioni, definito da Yamauchi come "un sistema molto profondo e affascinante della fisica del gioco". Insieme a una revisione del sistema di aerodinamica, queste rifiniture dovrebbero rinnovare notevolmente un modello di guida già considerato tra i migliori in assoluto.

"I cambiamenti apportati a una simulazione così profonda sono difficili da giudicare in base a una manciata di giri"

I cambiamenti apportati a una simulazione così profonda sono difficili da giudicare in base a una manciata di giri di prova effettuati su un codice preliminare, che a dire il vero non girava molto fluidamente (ma Yamauchi garantisce personalmente che la versione finale di GT6 andrà a 60 FPS in 1080p). Le prime impressioni sono state comunque positive. Il modello di guida sembra in grado di superare Forza anche nelle aree in cui quest'ultimo eccelle, mentre per quanto riguarda l'audio credo che non ci sarà modo di togliere Turn 10 dal trono. I motori di GT6 suonano infatti ancora troppo piatti.

Ci sono però molte altre domande su GT6 rimaste senza risposta in quel di Silverstone, principalmente riguardanti la natura del gioco oltre la simulazione. Il grind sarà alleggerito? Gli eventi speciali di GT5 faranno il loro ritorno? L'IA sarà finalmente più aggressiva? Avremo modo di riparlarne in occasione di E3, Gamescom e Tokyo Game Show. Altri dubbi, come quelli relativi alla capacità di Polyphony di allestire modalità online all'altezza, non verranno probabilmente chiariti se non dopo l'uscita del gioco.

Ho comunque lasciato Silverstone convinto del fatto che Sony e Polyphony abbiano capito di dover cambiare le priorità di Gran Turismo. Non c'è mai stato dubbio che il nuovo capitolo della serie sarebbe stato l'ennesimo monumento all'amore per le auto dimostrato da Kazunori Yamauchi, e l'evento ha messo in mostra un marchio estremamente radicato nelle due industrie. Yamauchi e Polyphony sembrano pronti a scalare il gigantesco muro di dati dietro cui si sono trincerati negli ultimi 15 anni, e a darci il benvenuto nel loro mondo.

Traduzione a cura di Emiliano Baglioni.

Avatar di Oli Welsh
Oli Welsh: Oli was Eurogamer's MMO Editor before a seven-year stint as Editor. He worked here for a colossal 14 years, shaping the website and leading it.
In this article
Related topics

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!