Gran Turismo Sport (Beta) - prova
L'ultimo test prima della release mette in pista i giocatori provenienti da tutto il mondo.
Gran Turismo Sport, dopo quattro anni di sviluppo e innumerevoli ritardi, si avvia finalmente ai nastri di partenza, ma non prima di aver fornito a tutti gli utenti PlayStation 4 la possibilità di assaporare lo spirito del gioco tramite una demo pubblica scaricabile liberamente dal PlayStation Network. Chiamiamola pure "demo", perché pensare a una demo dal peso di 43GB fa veramente strano. Se vogliamo fare un'iperbole, possiamo dire che questa demo pubblica di GT Sport sta al gioco finale come le prove di qualificazione stanno ad una gara di un gran premio.
Alla Milan Games Week avevamo avuto l'occasione di provare un paio di gare della modalità arcade del titolo di Polyphony, ma questa build pubblica ci ha permesso di assaporare molto di più rispetto a quel che ci è stato offerto alla fiera di Rho. Polyphony Digital ha infatti sbloccato svariate modalità e parti del gioco finale, in primis quella che sarà il cuore di questo nuovo capitolo dell'ormai ventennale serie di simulatori di guida, ovvero la modalità Sport, che ci mette in competizione con i giocatori di tutto il mondo in gare ufficiali online.
Ma non c'è solo l'online in Gran Turismo Sport. Abbiamo avuto modo di provare anche la modalità Arcade, la Campagna, le Lobby personalizzate, di dare una sbirciata ai menu relativi alle concessionarie delle case produttrici, ed infine abbiamo potuto testare a fondo anche la profondissima modalità Panorama, che permette di creare delle bellissime foto posizionando i nostri bolidi all'interno di paesaggi mozzafiato.
La modalità Arcade consta delle sottocategorie Gara Singola, Prova a Tempo, Prova Derapata, Schermo Condiviso per gare a due giocatori in locale, e Tour VR (disponibile solo se il sistema rilevava il PSVR), affrontabili nei tracciati Northern Isle, Dragon Traile e Colorado Springs. Tipi di gare che abbiamo già avuto occasione di testare precedentemente, per cui per la modalità Arcade abbiamo preferito concentrarci sulle Prove Derapata, che abbiamo visto poco finora.
Questo tipo di gare era presente già in GT6 per PS3, e abbiamo riscontrato con un po' di delusione che si tratta di una riproposizione netta dal titolo per console last-gen. Persino indicatori visivi, di punteggio e gli applausi del pubblico sono rimasti tali e quali a quelli del gioco di quattro anni fa.
Passando alla modalità Campagna, questa si divide in tre sezioni: Accademia di Guida, Sfida Missioni ed Esperienza sul Circuito. La prima non è altro che una riproposizione delle classiche prove delle patenti dei precedenti titoli della serie GT, mentre Sfida Missioni ci impone di portare a termine determinati obiettivi come ad esempio di recuperare un certo numero di posizioni in gara partendo defilati.
Infine, Esperienza del Circuito ci premette di allenarci in maniera specifica sui circuiti per comprendere al meglio dove frenare, come uscire dalle curve e scoprire i punti chiave di ogni percorso. In ognuna di queste tipologie di prove potremo ottenere un bronzo, un argento o un oro a seconda del tempo registrato, e potremo confrontare il tempo ottenuto con quello dei nostri amici e con quello di tutti i giocatori nella leaderboard.
Ognuna di queste tre sezioni offre una serie di prove, con un premio che ci aspetta a seconda della medaglia ottenuta nella relativa striscia di eventi. In totale avremo circa 150 eventi in cui destreggiarci nella campagna single-player, ma si tratta comunque di un riempitivo, una sorta di addestramento al mondo di gare online che ci aspetta là fuori.
Gran Turismo Sportnon è più come i vecchi Gran Turismo, il cui fulcro risiedeva nella campagna single player e le gare online erano un complemento. Questa volta sarà invece l'inverso. Il gioco di Polyphony si fregia della licenza FIA World Championship, e per assicurare ciò tutte le gare dovranno essere svolte con una connessione internet attiva, per assicurare la genuinità dei risultati nei confronti della community.
Dopo aver completato un bel po' di eventi della campagna single player ci siamo lanciati nella mischia della modalità Sport, che rappresenta il cuore del gioco. Questa offre gare ufficiali quotidiane e campionati che ci consentiranno di confrontarci con avversari umani da ogni parte del globo. Il sistema di matchmaking si occupa di accoppiarci a piloti per quanto possibile del nostro stesso livello, grazie a un sistema di Classificazione Pilota (CP) che si basa su diversi livelli: E, D, C, B, A ed S (in ordine crescente).
Tutti i piloti partono dalla classe E all'inizio e possono scalare le classi in base ai buoni piazzamenti nelle gare quotidiane. Ma non basta arrivare nelle prime posizioni per scalare le classi, visto che è tenuto in forte considerazione anche un altro parametro, la Classificazione Sportiva (CS). Questa tiene conto delle collisioni, del rispetto delle vetture più veloci e più lente in gara e della sicurezza in pista. Se quindi ad esempio andremo spesso in testa coda, tentando di re-immetterci nel circuito incuranti di dare la precedenza alle auto che sfrecciano dietro di noi, il nostro CS non farà altro che scendere, e di conseguenza sarà arduo salire nella Classificazione Pilota.
Le gare giornaliere a cui abbiamo partecipato in questa demo sono state ad accesso limitato nel tempo. Ciò significa che c'è un tempo limite per eseguire le qualificazioni ed ottenere un posto in griglia. A differenza della modalità carriera, le gare della modalità Sport si svolgono su un numero più ampio di tracciati: abbiamo gareggiato infatti ad esempio a Interlagos, allo storico Tokyo Expressway, tracciati non selezionabili nelle altre modalità di gioco presenti in questa build di test.
Ogni gara ha le sue regole, consultabili prima di partecipare all'evento. Tra queste compaiono categoria, tipo di partenza (lanciata o da fermo) numero di auto in gara (fino a 24), carburante, soste ai box, danni meccanici, usura gomme, aderenza fuori pista, effetto scia, e via dicendo.
Il giocatore viene invogliato a prendere parte agli eventi giornalieri grazie a un sistema di crediti, punti di esperienza e miglia giornaliere da macinare come obiettivi. Al raggiungimento dell'achievement si riceve ogni giorno un premio in regalo, ad esempio noi abbiamo ricevuto oggi una Mustang Rally Car. Tutte le gare a tempo che abbiamo trovato disponibili sui server durante la nostra prova erano impostate senza danni meccanici (presumibilmente una scelta per aumentare l'accessibilità e la scorrevolezza delle gare).
Questo ci ha fatto preoccupare che si potesse fare i furbetti utilizzando le auto avversarie come "sponda" per eseguire meglio le curve (un difetto storico della serie), ma fortunatamente è attivo un sistema di penalizzazione che decurta secondi preziosi dal nostro tempo finale a ogni impatto con auto avversarie e barriere del tracciato, comportamenti scorretti come tagli delle chicane e via dicendo. Alla fine della gara giornaliera quindi conta il tempo totale ottenuto sottraendo tutte le penalità, con relative possibili soprese nel piazzamento finale.
Questa demo di GT Sport permette anche di provare il sistema di lobby, con cui è possibile creare stanze o entrare in quelle create da altri utenti o nostri amici e prendere così parte alle gare con le regole e le impostazioni che più ci aggradano. Le gare personalizzate si svolgevono nello stesso numero limitato di circuiti selezionati per la modalità Campagna.
Pur essendo solo una versione di prova, è consentito l'accesso a quasi tutti i menu di gioco. Abbiamo dunque dato un'occhiata all'editor delle livree, alla customizzazione del pilota, al garage e al sistema di modifiche e potenziamenti dell'auto. Quest'ultimo è impostato in maniera leggermente differente rispetto ai precedenti capitoli, visto che si può ad esempio aumentare il livello di potenza dell'auto e di messa a punto spendendo le miglia percorse in gara.
Queste possono essere anche spese per acquistare auto speciali, caschi e tute per l'avatar, ruote, adesivi e vernici pregiate. In ogni caso, riteniamo che il sistema di gestione e potenziamento di auto del garage sia stato volutamente limitato in questa demo e ci riserviamo di valutarlo più obiettivamente in sede di recensione con in mano la versione completa del titolo.
Non possiamo non parlare della profondissima modalità foto implementata da Polyphony. Qui gli appassionati di fotografia hanno di che divertirsi con la possibilità di passare ore ed ore in cerca dello scatto perfetto, da modificare poi ovviamente con una quantità spropositata di effetti post-processing presenti nell'editor. Oltre alle foto scattabili durante le gare, la modalità Panorami presente nella home ci permette di posizionare le nostre vetture in paesaggi reali mozzafiato spartiti per location o tema.
A questo punto si potrà perfezionare la foto aggiungendo filtri preimpostati come quelli di app in voga come Instagram o Prisma, oppure regolare manualmente ogni parametro come esposizione, messa a fuoco, temperatura, grana, aberrazione cromatica, bagliore, saturazione, contrasto, vignettatura, e chi più ne ha più ne metta. Insomma, i maniaci della fotografia avranno di che deliziarsi con questo potente editor!
Infine, passiamo alle sensazioni di guida, l'aspetto più importante in un titolo racing con velleità da simulatore (seppur Yamauchi affermi che non GT Sport non miri alla simulazione vera e pura). Abbiamo testato il gioco con un volante Logitech G29 e ci siamo divertiti alla guida. La periferica viene gestita bene ed il force feedback restituisce credibilità alle correzioni dello sterzo. Queste ultime, come detto precedentemente, sono adesso più convincenti rispetto a GT6 per PS3, titolo in cui era facile perdere il controllo del mezzo pur attrezzati di ottimi volanti.
Ora la sensazione di aderenza al tracciato è più palpabile, ed anche il sonoro ci è sembrato migliorato. Con un sistema home theatre 7.1 e azzerando la musica durante le gare, si percepiscono suoni da ogni direzione e sembra davvero di stare dentro l'abitacolo: il rumore del motore varia da vettura a vettura e convince, anche se qualche effetto sonoro, come lo stridio delle gomme, ci è parso ancora non all'altezza degli standard moderni.
Quello che non ci è piaciuto? Le gare su sterrato, ancora confinate a un sistema fisico figlio dei precedenti capitoli della serie che ormai sembra fin troppo poco realistico rispetto ad altri competitors. Altri difetti? I tempi di caricamento delle gare, che sono risultati abbastanza lunghi su PS4 standard con hard disk da 500GB.
Concludendo, questa prova della demo pubblica di Gran Turismo Sport ci ha dato finalmente l'occasione di provare ogni modalità (seppur con il contagocce) che sarà presente nel gioco finale, e possiamo affermare che c'è tanta carne al fuoco. È importante però sottolineare che questo titolo si discosta nettamente dalla storica formula della serie, mancando quasi totalmente la classica carriera single player, ora relegata a una sorta di praticantato che ha lo scopo di formarci per le competitive gare online.
Del resto, il titolo "Sport" non è stato scelto a caso per questo capitolo, che non si presenta come un Gran Turismo 7 ma piuttosto come uno spin-off che punta tutto sugli esport. Bisognerà vedere come Sony e Polyphony Digital gestiranno i tornei online, le competizioni FIA di alto livello ed i contenuti aggiuntivi che Yamauchi ha già promesso a cadenza regolare dopo il lancio. Ci diamo quindi appuntamento tra pochi giorni, quando recensiremo la versione completa di Gran Turismo Sport.