Gran Turismo Sport - prova
Col PlayStation VR, è un'accoppiata vincente.
In occasione della prima edizione del Let's Play di Roma, abbiamo avuto l'opportunità di provare una recente versione di Gran Turismo Sport, ultima fatica di Poliphony Digital che ambisce a riportare la serie sulle sue tradizionali alte vette di eccellenza.
Sony ha portato all'evento una demo giocabile in ben tre modi differenti: con il classico joypad di PlayStation 4, su una postazione con sedile racing e volante con cambio integrato, e infine con la stessa periferica ma col PlayStation VR in una saletta dedicata.
Come lecito aspettarsi, l'esperienza cambia radicalmente a seconda del modo di giocare scelto, e nel nostro caso il divertimento è stato ogni volta crescente. Anche se le sensazioni con il volante sono state contrastanti, figlie del tipico approccio simul-arcade che Gran Turismo ha da sempre adottato e che in Sport è riconoscibile sin dalle prime curve, la competizione è sempre avvincente per la battaglia al primo posto del podio.
Lo abbiamo provato sia su potenti vetture da Endurance che su auto da strada preparate per le corse, attraverso i sei circuiti disponibili più uno sterrato da Rally, e in tutti i casi è stato evidente che gli sviluppatori vogliono proporre un'esperienza accessibile e godibile a tutti i tipi di giocatore, perdonando al pilota anche errori che invece sarebbero fatali in simulazioni più pure, Project C.A.R.S. su tutte.
Questa versione non include purtroppo il sistema di danni che è previsto per la release finale, ed è stato facile quindi approfittare di qualche sportellata per scalare le posizioni e arrivare tra i primi posti. Ci sono però le varie opzioni per disattivare gli aiuti alla guida e adattare il modello di guida allo stile del giocatore, per scegliere la sfida che ci diverte di più. Disattivando sterzata assistita e aiuti elettronici come l'ABS, il livello di sfida sale e diventa ostico anche per i più avvezzi.
Nonostante il gameplay permetta qualche sbavatura, non possiamo però dirci certo delusi dalle impressioni che GT Sport ci ha trasmesso: la simulazione nel complesso funziona e ci fa percepire la differenza tra le centinaia e centinaia di cavalli di una Audi R8 e una Peugeot 308, così come la rabbiosa reattività della Subaru che abbiamo provato sul tracciato da Rally.
Pesi, reazioni e spazi cambiano, costringendo il giocatore a modificare totalmente l'approccio alla gara. L'IA avversaria, però, risulta ancora troppo acerba e aspettiamo la versione finale per trarre un giudizio definitivo, con la speranza che Poliphony compia i necessari passi avanti.
Come detto in apertura, giocare con la periferica giusta fa la differenza. Se un volante di buona fattura ci permette di esibirci al massimo delle nostre capacità di guida, è unendolo al PlayStation VR che si ottiene un'esperienza incredibilmente immersiva.
I nostri movimenti cambiano, come se fossimo davvero su strada, e il divertimento sale alle stelle. Dove DriveClub aveva fallito, Gran Turismo Sport può invece riuscire, dimostrandosi il vero titolo di guida di successo in realtà virtuale.
La nostra prova è stata effettuata su una PlayStation Pro che si è dimostrata capace di reggere un frame rate abbastanza alto da evitare problemi di motion sickness, garantendo una definizione di buon livello.
Ci sono quindi alcuni dettagli da sistemare, dunque, ma Gran Turismo Sport si conferma un gioco capace di proporre un gameplay divertente per tutti gli appassionati di auto che non facciano della simulazione pura il loro vangelo. E PlayStation VR potrebbe essere la spinta in più per lo scatto vincente.